Gli impianti fotovoltaici su tetto fino a 200 kW possono utilizzare il modello unico semplificato, anche nei centri storici a determinate condizioni. Le strutture turistiche possono utilizzare la Dila.
Dopo qualche anno di crescita scarsa, il fotovoltaico italiano è di nuovo in salute, registrando una netta ripresa di installazioni in questa prima parte del 2022. Il caro energia, infatti, ha spinto sempre più famiglie e imprese a dotarsi di pannelli per produrre e auto-consumare la propria elettricità. Intanto per far fronte alla crisi energetica spingendo l’installazione di impianti rinnovabili, il Governo ha introdotto alcune importanti modifiche che semplificano le procedure di installazione dei pannelli fotovoltaici, sia in ambito residenziale che commerciale, oltre che in agricoltura (su quest’ultimo punto leggi anche Agrivoltaico, ecco come deve essere il fotovoltaico in agricoltura). In molti casi, quindi, oggi è possibile installare un impianto fotovoltaico senza più rincorrere vari permessi autorizzativi. Vediamo di cosa si tratta.
Indice:
- Via libera al fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici a determinate condizioni
- Fotovoltaico a terra semplificato per le strutture turistiche e termali
- I numeri del fotovoltaico italiano nel 2022
Via libera al fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici a determinate condizioni
Con il Decreto Energia dello scorso marzo (DL 17/2022 convertito nella Legge 34/2022), l’installazione degli impianti solari (fotovoltaici e termici) sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici è diventata un intervento di manutenzione ordinaria, rientrante nel regime di edilizia libera non subordinata all’acquisizione di permessi e autorizzazioni, per impianti fino a 200 kW di potenza (in precedenza la soglia era di 50 kW). Per questi impianti è quindi sufficiente adottare la procedura semplificata del modello unico, una prassi resa ufficiale a inizio agosto dal decreto di estensione del modello unico del Ministero della Transizione Ecologica che di fatto ha attuato quanto disposto nel Decreto Energia.
Il modello unico semplificato riguarda la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti con le seguenti caratteristiche:
- fino a 200 Kwp di potenza;
- situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo;
- per i quali sia richiesto il ritiro dell’energia al Gse.
Per procedere basta compilarlo e trasmetterlo al proprio gestore di rete, che dopo le verifiche necessarie avvia automaticamente l’iter di connessione alla rete.
Il modello unico semplificato può essere utilizzato anche per gli impianti fotovoltaici nei centri storici, ma solo a determinate condizioni: i pannelli devono essere integrati nelle coperture e non devono essere visibili da spazi pubblici esterni e punti panoramici.
Va precisato, tuttavia, che è necessario far verificare da un tecnico esperto quanto prescrive il Piano regolatore e il Regolamento edilizio del Comune di residenza, che potrebbero prevedere limiti specifici. Per esempio, gli immobili sottoposti a vincolo diretto (storici o di pregio) non possono accedere alla procedura semplificata del modello unico.
Fotovoltaico a terra semplificato per le strutture turistiche e termali
La Legge “Aiuti” (Legge 154 del 15 luglio 2022) aveva già introdotto semplificazioni per il fotovoltaico installato a terra nelle strutture turistiche e termali, stabilendo che fino al 16 luglio 2024, per impianti di potenza fino a 1 MW è possibile utilizzare la Dichiarazione di inizio lavori asseverata (DILA), a condizione che l’energia prodotta venga utilizzata prioritariamente ente per l’auto-consumo; gli impianti, pero, dovevano essere fuori dai centri storici e in aree non sottoposte alla tutela dei Beni culturali e del paesaggio.
Con la Legge Aiuti bis(legge 142/2022 di conversione del decreto 115/2022, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre), questa limitazione viene tolta: gli impianti in strutture turistiche e termali, dunque, ora possono essere installati con semplice DILA anche nei centri storici e nelle aree tutelate, a condizione che venga prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del progettista abilitato che attesti che gli impianti non siano visibili dagli spazi pubblici esterni limitrofi.
I numeri del fotovoltaico italiano nel 2022
Nei primi sei mesi del 2022, secondo i dati di Terna riportati da Italia Solare, nel nostro Paese sono stati installati oltre 1.000 MW di fotovoltaico, più del doppio rispetto all’intero installato del 2021 (406 MW), arrivando a una potenza cumulata complessiva di 23.577 MW, rispetto ai 22,5 GW di fine 2021.
Sono numeri di tutto rispetto, ma molto lontani dai quasi 9,5 GW istallati nel 2011 e ancora insufficienti a farci raggiungere i target al 2030 per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Anche perché la crescita di produzione da fotovoltaico ed eolico (rispettivamente +10,8% e +2,6 nei primi 8 mesi dell’anno) non è riuscita a controbilanciare il vero e proprio crollo dell’idroelettrico penalizzato dalla siccità. Così, nel complesso, l’elettricità da fonti rinnovabili è nettamente diminuita arrivando a soli 71,4 71,4 TWh, 11 TWh in meno dello scorso anno e il dato più basso dal 2014. Se la nostra missione è la transizione energetica, dobbiamo fare affidamento proprio sulla crescita del fotovoltaico.