La fine della “Maggior Tutela” è slittata al 2022. Ma già oggi conviene informarsi sulle offerte del mercato libero di luce e gas, perché è possibile trovare condizioni vantaggiose.
L’emergenza Coronavirus, con il crollo dei consumi delle imprese costrette a chiudere, sta incidendo anche sulle quotazioni dell’energia e questo effetto si traduce in un beneficio per le famiglie, che potranno godere per qualche tempo di bollette di elettricità e gas più leggere.
Dal 1° aprile, infatti, l’autorità per l’Energia (Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha ridotto del 18,3% le tariffe luce e del 13,5% quelle del gas per il trimestre in corso.
Va precisato che la riduzione riguarda le quotazioni della “componente energia”, mentre rimangono invariate altre voci di spesa, come gli oneri di sistema, che costituiscono più di metà della bolletta. Il risparmio per una famiglia con consumi tipici è comunque significativo, traducendosi in 185 euro l’anno in meno. Questo beneficio, però, oltre a essere temporaneo (finita l’emergenza ci aspetta un rimbalzo dei prezzi all’ingrosso determinato dalla ripresa dei consumi), i riguarda solamente gli utenti in “maggior tutela”, ossia quelli che non hanno ancora ancora scelto un fornitore o un’offerta sul mercato libero. Per comprenderlo bisogna fare un passo indietro.
Dal 1° luglio 2007, grazie alla liberalizzazione del mercato dell’energia, tutti i clienti domestici e le piccole e medie imprese italiane possono scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e gas sul mercato libero.
Tuttavia, per consentire un passaggio graduale verso la libera concorrenza, è stata mantenuta l'erogazione di gas e luce secondo le condizioni stabilite periodicamente dall’Autority (da qui il nome di “tutela”); ogni tre mesi l’Autorità aggiorna le tariffe in base alle condizioni prevalenti di acquisto dell’elettricità e del gas sui mercati all’ingrosso: ogni tanto i prezzi scendono, come in questo caso, altre volte salgono. A oggi i consumatori che hanno abbandonato la “maggior tutela” e optato per il mercato libero sono solo la metà del totale, (il 59% delle piccole imprese e il 46,5% delle famiglie). Nel frattempo, il numero di venditori sul mercato libero continua a crescere, contando oggi circa 430 operatori per l’elettricità e quasi 400 per il gas. Un ventaglio davvero ampio di nomi e offerte tra cui scegliere, ma sul quale bisogna iniziare a ragionare per non trovarsi impreparati al futuro.
Il servizio di Maggior Tutela, infatti, è destinato a finire e, dopo una serie di proroghe, dovrebbe cessare di esistere a partire da gennaio 2022. Per quella data bisognerà quindi aver scelto un’offerta, a meno di non voler subire condizioni contrattuali decise per noi da qualcun altro. Un valido supporto nella scelta è fornito dal Portale Offerte gestito da Acquirente Unico, un sito pubblico e gratuito per confrontare e scegliere le offerte di elettricità e gas (a dicembre 2018 per il settore elettrico risultavano visualizzabili 774 offerte per i clienti domestici e 705 per le Pmi). L’ampia scelta di proposte offre senz’altro opportunità di risparmio, ma è necessario valutare bene qual è quella davvero conveniente in base al proprio profilo di consumo. Vediamo da quali premesse partire per una scelta più consapevole.
Cosa sapere per passare al mercato libero
- È importante chiarire che, quando cesserà il servizio di Maggior Tutela, chi non sarà ancora passato al mercato libero non subirà interruzioni nell’erogazione di luce e gas. I clienti senza fornitore saranno assegnati al “servizio di salvaguardia” attraverso procedure concorsuali (aste) con condizioni che sono in via di definizione.
- Il cambio di fornitore (o di contratto mantenendo lo stesso fornitore) è un’operazione gratuita praticamente immediata, inoltre usufruendo dei contratti online si accede generalmente a condizioni migliori.
- La prima scelta da effettuare riguarda la fornitura a prezzo fisso (vi sono offerte che lo mantengono fisso anche per più anni) oppure quella a prezzo variabile. Scegliendo un contratto a tariffa fissa ci si mette al riparo da oscillazioni dei prezzi della materia prima.
- Un fattore fondamentale da considerare è il costo al chilowattora (euro/kWh) per l’energia elettrica distinto per fascia oraria, e il costo al metro cubo (euro/mc) per il gas, che vanno confrontati con quello che attualmente si paga in bolletta. Spesso, inoltre, le offerte comprendono servizi aggiuntivi che possono essere interessanti (come servizi di assistenza).
- L’attenzione alla sostenibilità ambientale imporrebbe di verificare la quota di energia pulita, ottenuta attraverso fonti rinnovabili, garantita del fornitore di elettricità che si sceglie.
- Infine, passare al mercato libero in questo momento di emergenza, specie con offerte a prezzo bloccato, potrebbe mettere al riparo dal rimbalzo delle tariffe di elettricità e gas, che varieranno nuovamente dal prossimo luglio.
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