La super detrazione può essere convertita in sconto immediato oppure in cessione del credito. Per poterne fruire è necessario ottenere le asseverazioni dei professionisti che certificano il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese.
Il super Ecobonus potrà essere sfruttato fino alla fine del 2021, ma già oggi la sua introduzione ha prodotto effetti misurabili sulle intenzioni di investimento degli italiani riguardo alla riqualificazione energetica della propria casa.
La possibilità di detrarre il 110% delle spese effettuate per numerose tipologie di interventi, infatti, (per sapere di cosa si tratta leggi "Arriva l’Ecobonus al 110%: ecco come funziona la super detrazione") sta spingendo molte persone a valutare questa scelta. Lo evidenziano i dati di alcuni portali che mettono in contatto gli utenti con i professionisti del settore.
Secondo Habitissimo, per esempio, nel solo mese di giugno (quando il super Ecobonus era stato appena annunciato), le richieste di preventivo sul portale sono aumentate complessivamente del 39% rispetto all’anno precedente, mentre un sondaggio della stessa società evidenzia che il 35% degli intervistati ha dichiarato di voler ristrutturare la propria casa. Una conferma arriva anche dai numeri di Pronto Trends, l’osservatorio di ProntoPro, che ha visto aumentare anno su anno del 17% le richieste pervenute da quando il governo ha annunciato l’arrivo del nuovo bonus fiscale, e che osserva come tre persone su quattro intendano investire per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione.
Tra le motivazioni che rendono così interessante il super Ecobonus c’è senz'altro la possibilità di effettuare i lavori di riqualificazione a costo zero senza anticipare un solo euro, grazie all’opzione dello sconto immediato in fattura.
Ma di cosa si tratta? Vediamo come funziona questa opzione che, insieme alla cessione del credito, viene offerta come alternativa alla detrazione Irpef.
Super Ecobonus con sconto in fattura o cessione del credito
Innanzi tutto, è bene ricordare che, per chi scegliesse la modalità standard della detrazione d’imposta Irpef (per il super Ecobonus è ripartita in cinque anni), la quota annuale della detrazione che non può essere “assorbita” dall’imposta lorda di ciascun anno, non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta degli anni successivi, né può essere chiesta a rimborso.
Ma, come chiarisce la guida “Superbonus 110%” pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, al posto della detrazione d’imposta c’è la possibilità di optare per queste due alternative:
- contributo, sotto forma di sconto in fattura, sul corrispettivo dovuto con importo massimo non superiore al corrispettivo stesso (in questo caso, quindi, non si avrà diritto al 110% delle spese, ma “solo” al 100%) anticipato dai fornitore di beni e servizi che effettuano gli interventi. Il fornitore potrà recuperare il contributo anticipato sotto forma di credito d'imposta di importo pari alla detrazione spettante, potendo anche cederlo ad altri soggetti come banche e altri intermediari finanziari;
- cessione ad altri soggetti del credito corrispondente alla detrazione spettante, incluse banche e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni (ad esempio alcune banche stanno iniziando a proporre accordi all'utente finale per acquistare 110 euro di crediti pagandone all'Utente finale 102 euro).
Lo sconto in fattura o la cessione del credito possono essere effettuati anche relativamente a diversi stati di avanzamento dei lavori relativi a un intervento che, nel caso del Super Ecobonus, non possono essere più di due. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento e il secondo ad almeno il 60%.
Oltre che al super Ecobonus, le opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito si possono ora applicare a tutte le detrazioni previste dalle agevolazioni già in vigore per gli interventi sull’edilizia riguardando, quindi, anche tutti questi casi:
- recupero del patrimonio edilizio al 50%;
- riqualificazione energetica degli edifici (normale Ecobonus dal 65% all’85% a seconda dei casi);
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (bonus facciate);
- adozione di misure antisismiche rientranti nel sismabonus;
- installazione di impianti fotovoltaici, compresi quelli che danno diritto al super Ecobonus;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, compresi quelli che danno diritto al super Ecobonus.
È importante ricordare che per accedere alla detrazione fiscale e alle opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito, nel caso del super Ecobonus è necessario ottenere il visto di conformità relativo alla documentazione che attesta la sussistenza dei requisiti necessari.
Il visto di conformità è fornito dai soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (commercialisti, ragionieri, responsabili dell'assistenza fiscale dei CAF) e verifica, in particolare, la presenza delle asseverazioni rilasciate dai professionisti incaricati, secondo le disposizioni da poco rilasciate dal ministero dello Sviluppo Economico, per dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti e che le spese sostenute sono congrue.