Il nuovo super Ecobonus al 110% consente di migliorare la classe energetica della propria abitazione senza sborsare un euro, ricevendo anche un bonus aggiuntivo. Vi spieghiamo quali sono i requisiti per accedervi.
AGGIORNAMENTO 20 LUGLIO 2020
Con le nuove disposizioni del "Decreto Rilancio", convertito in legge il 17 luglio 2020 (Legge n. 78), sarà possibile migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione gratis. Anzi, ricevendo persino in regalo il 10% aggiuntivo delle spese. Un provvedimento senza precedenti che cambia in meglio le condizioni - già estremamente convenienti - del vecchio Ecobonus al 50 o al 65%, che resta comunque sfruttabile per i lavori non compresi nel nuovo super incentivo.
Cosa cambierà con l’Ecobonus al 110%?
Analizziamolo nel dettaglio, anche se resta al momento qualche dubbio che dovrà essere risolto con le misure applicative contenute nei decreti attuativi attesi nelle prossime settimane. Innanzitutto, la maxi-agevolazione è riservata ai contribuenti Irpef proprietari fino a un massimo di due unità immobiliari e ai condomìni.
Nel testo approvato sono state, inoltre, equiparate le villette a schiera agli edifici unifamiliari, se indipendenti funzionalmente e con accessi autonomi rispetto alle altre unità.
Gli oneri da parte dei titolari della detrazione dovranno essere sostenuti a partire dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, attuale periodo di validità della disposizione.
Sconto in fattura e cessione del credito con l’Ecobonus al 110%
La novità sostanziale introdotta con il Decreto Rilancio, si diceva, riguarda la percentuale di detrazione, che passa al 110% sia per l’Ecobonus sia per il Sismabonus destinato a interventi per la riduzione del rischio sismico, ripartendo la cifra in cinque rate annuali di pari importo (con il vecchio Ecobonus sono dieci).
Ma c’è di più. È stata reintrodotta, infatti, la possibilità per i privati di optare, in sostituzione del credito d’imposta, di uno sconto immediato in fattura da parte del fornitore delle opere, pari al 100% del costo complessivo: in questo caso non si sborsa nulla e il costo totale viene anticipato dal fornitore (es. installatore, idraulico, ecc.) che, a sua volta, diviene titolare del credito fiscale del cliente e che potrà portarlo in detrazione o cedere il credito al fornitore che si rende disponibile o alle banche. Anche il privato potrà cedere il credito alle banche, per esempio per rimborsare il prestito che verrà utilizzato per pagare l’impresa che realizza l’intervento.
Gli interventi che consentono di accedere al super Ecobonus
Per quanto riguarda gli interventi ammissibili alla maxi detrazione, c’è una condizione importante: è necessario che ci sia il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio, oppure, ove questo non sia possibile per le caratteristiche dell’immobile, si deve ottenere la classe energetica più alta possibile.
Il passaggio di classe energetica deve essere certificato attraverso la presentazione dell’Attestato di prestazione energetica (ante e post operam).
Ricordiamo che le classi energetiche degli edifici sono dieci, dalla G, la meno efficiente, fino all’A4. Ma questa non è l’unica limitazione.
Per accedere all’Ecobonus al 110%, infatti, nei lavori deve essere obbligatoriamente previsto uno di questi interventi:
- isolamento termico dell’involucro edilizio tramite cappotto termico, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda; il limite di spesa è funzione del tipo di intervento e varia da 50.000 € per gli edifici unifamiliari o le villette a schiera, a 40.000 € per le unità immobiliari nei condomini composti da 2 a 8 u.i., fino a 30.000 € per le unità immobiliari negli edifici con più di 8 unità immobiliari;
- nel caso di impianti centralizzati, sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con caldaie a condensazione classe A oppure a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi e geotermici oppure con impianti di microcogenerazione o pannelli solari termici,, con limite di spesa variabile da 20.000 € a 15.000 € in funzione del numero di unità immobiliari nel condominio;
- nel caso di abitazioni unifamiliari, sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con pompa di calore o con caldaia a condensazione classe A, compresi gli impianti ibridi e geotermici oppure con impianti di microcogenerazione o pannelli solari termici, con limite di spesa di 30.000 euro.
Riassumendo: solo facendo almeno uno dei due interventi sopra descritti che accedono da soli al super Ecobonus si possono far rientrare nel perimetro del 110% anche tutti gli altri eventuali interventi previsti dal vecchio Ecobonus (per esempio le caldaie a biomassa, gli impianti di ventilazione meccanica controllata, i serramenti e le schermature solari, ecc). Sempre se fatti in concomitanza con uno dei due interventi principali, sono detraibili al 110% anche i costi per:
- istallazione di pannelli fotovoltaici (con tetto si spesa di 48.000 euro e vincolo di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale);
- installazione di impianti di accumulo elettrico da abbinare agli impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine per la ricarica delle batterie delle auto elettriche;
- rifacimento delle facciate.
Senza cappotto termico o caldaia nuova, tutti questi interventi possono comunque accedere al bonus valido in precedenza (50, 65 o 75%) a seconda della soluzione.
Viessmann può fornire tutti gli elementi impiantistici per raggiungere l’obiettivo del miglioramento della prestazione energetica necessario all’ottenimento del super Ecobonus.
Infatti, la gamma Viessmann comprende:
- sia i componenti trainanti richiamati direttamente dal Decreto Rilancio, come le caldaie a condensazione, le pompe di calore, gli impianti ibridi “factory made” o i pannelli solari termici
- sia tutti quelli abbinabili agli interventi trainanti, come i pannelli fotovoltaici e le colonnine di ricarica elettrica o le caldaie a biomassa. Senza dimenticare tutti i terminali impiantistici che rientrano nella riqualificazione globale dell’appartamento, come i fan-coil o i pannelli radianti.
Nella maggior parte dei casi, quando l’edificio presenta una classe energetica scarsa, sarà possibile raggiungere il doppio salto di classe senza necessariamente intervenire sull’involucro verticale, ma solo:
1. Sostituendo il generatore di calore (per esempio con una pompa di calore Vitocal o un impianto ibrido), a seconda del sistema di distribuzione
2. Possibilmente abbinando l'installazione a un impianto fotovoltaico Vitovolt
3. Eventualmente cambiando i serramenti, che in questo caso possono a loro volta beneficiare della detrazione al 110% in quanto abbinati a un intervento “trainante”.