26 marzo 2020  |  a cura di Francesco Zaramella  |  condividi con

L'impianto fotovoltaico fa bene a portafoglio e ambiente

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26 marzo 2020
Fotovoltaico, Efficienza Energetica

Risparmio in bolletta, remunerazione dell’energia non consumata, detrazioni fiscali ed emissioni zero: quattro buoni motivi per installare un impianto fotovoltaico domestico in autoconsumo.

Anche se per il fotovoltaico non esistono più i ricchi incentivi del Conto Energia, i vantaggi dei pannelli per produrre elettricità sono molti, soprattutto se si consuma “sul posto” l’elettricità prodotta: significa da un lato risparmiare sulla bolletta elettrica e, dall’altro, contribuire allo sviluppo dell’energia sostenibile grazie allo sfruttamento di una fonte rinnovabile a emissioni zero.
L’elettricità che non viene autoconsumata può, inoltre, essere immessa in rete e valorizzata, grazie ai servizi che mette a disposizione lo Stato tramite il GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Infine, per il fotovoltaico è possibile sfruttare anche quest’anno le detrazioni fiscali del 50%.
Installare un impianto fotovoltaico domestico o condominiale in autoconsumo (entro i 20 kW di potenza), quindi, è conveniente e qui vi spieghiamo perché.

Risparmio in bolletta con il fotovoltaico

In media, un impianto fotovoltaico di taglia “familiare”, dai 3 ai 6 kW di potenza, consente di diminuire del 30% il prelievo dell’elettricità dalla rete.
Una percentuale superiore è possibile solo se si installano anche sistemi di accumulo, ossia le batterie che consentono di conservare l’elettricità, in modo da poterla consumare in fase serale e notturna quando l’impianto non produce.
Anche senza sistemi di accumulo, la bolletta si riduce in media del 25%, grazie alla riduzione di tutti i costi legati alle componenti variabili legate ai consumi (quota energia, oneri di rete, imposte). Più elettricità si autoconsuma, più si riduce il costo della bolletta, soprattutto se si fa attenzione a distribuire i consumi il più possibile nelle ore diurne.

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Valorizzazione dell’elettricità non consumata

Se l’elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico domestico non viene consumata, è possibile guadagnare grazie alla cessione alla rete di quella in eccesso.
Le modalità messe a disposizione dal GSE sono due: lo Scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato.
Lo Scambio sul Posto è un meccanismo utilizzabile per tutti gli impianti fino a 500 kW di potenza che consente di compensare economicamente l’elettricità che si immette in rete in un certo momento (per esempio durante il giorno non riuscendo a consumare tutta quella prodotta dall’impianto fotovoltaico) con quella prelevata dalla rete in un momento differente da quando avviene la produzione, come di sera o in caso di maltempo. Il GSE confronta a intervalli stabiliti l'energia immessa in rete dal proprio impianto e quella prelevata e, se a fine anno sono stati immessi nella rete più kWh rispetto a quelli prelevati, effettua un conguaglio calcolato su differenti variabili.
In alternativa allo Scambio sul Posto si può optare per il Ritiro Dedicato dell’energia elettrica da parte del GSE, che funge da acquirente elargendo un corrispettivo per ogni kWh immesso in rete, secondo le condizioni economiche di mercato.

La detrazione fiscale del 50% per gli impianti fotovoltaici

L’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio rientra anche nel 2020 tra gli interventi di ristrutturazione per i quali sono previste le agevolazioni fiscali.
Si tratta della possibilità di detrarre dalle imposte Irpef il 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle spese pari 96.000 euro. Il rimborso viene effettuato in 10 anni, con rate annuali di pari importo.
La detrazione è possibile sia per i proprietari degli immobili sia per per i familiari o parenti conviventi (entro il terzo grado).
Anche i condomìni possono detrarre il 50% delle spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico destinato ad alimentare le utenze condominiali comuni (come le luci delle scale e l’ascensore), con il limite di 96.000 euro di spesa per ciascuna unità immobiliare. Per usufruire delle detrazioni fiscali è necessario trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati, esattamente come accade per la riqualificazione energetica degli edifici.

I benefici ambientali del fotovoltaico

Uno dei principali benefici della tecnologia dei moduli fotovoltaici è dovuta al fatto che consente di produrre energia elettrica senza la combustione dei combustibili fossili e, dunque, senza emettere né CO2 né altre sostanze inquinanti come le polveri sottili.
Si calcola che un impianto di taglia familiare da 3 kW che produce in media 3.300 kWh l’anno, eviti l’immissione in atmosfera di 1.640 kg di CO2 ogni dodici mesi.
Il fotovoltaico al momento attuale è considerata l’energia più pulita a disposizione per alimentare le nostre case.

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