C’è quello che prescrive la normativa e poi c’è il buon senso: in inverno bisognerebbe impostare circa 20°C (mai più di 22), mentre in estate la temperatura ideale è non meno di 24-26°C.
Mantenere una corretta temperatura in casa, evitando caldo eccessivo in inverno o troppo fresco in estate, non solo consente di tenere sotto controllo i consumi e di risparmiare in bolletta. Una temperatura giusta, infatti, è anche decisamente più salutare e confortevole.
La temperatura tra le mura domestiche non dovrebbe essere decisa a proprio piacimento, esiste infatti una normativa che prescrive cosa bisogna fare. Certo, nessuno verrà in casa vostra a controllare, ma attenersi a queste regole studiate per contribuire al risparmio energetico senza penalizzare il comfort, è un comportamento intelligente ed ecosostenibile.
Partiamo allora da quello che dice la normativa.
La temperatura ideale in casa inverno: 20°C
Per la stagione invernale la normativa fissa a 20°C la temperatura che possiamo impostare all’interno delle nostre case, ma ci sono 2°C in più di tolleranza.Venti gradi sono più che sufficienti per un ambiente confortevole, considerato che in inverno l’abbigliamento dovrebbe essere adeguato: è inutile impostare 25°C e mettersi in maglietta, anche perché - come sottolinea l’ENEA - per ogni grado centigrado in meno, i consumi di energia per il riscaldamento si riducono del 5-6%.
Il consiglio è di regolare a 20°C la temperatura della zona giorno e nel bagno, scendendo a 18-19°C nella zona notte, perché durante il sonno la temperatura corporea diminuisce. È buona prassi, inoltre, non spegnere l’impianto, ma regolare il cronotermostato abbassando solo di qualche grado la temperatura nelle fasce orarie in cui non c’è nessuno in casa oppure quando si è assenti per pochi giorni; questo vale soprattutto se l’edificio è ben coibentato perché disperde poco calore all’esterno e la temperatura impostata, una volta raggiunta, si mantiene con un basso consumo di energia. Spegnendo l’impianto, invece, il consumo di energia per ristabilire la temperatura desiderata è decisamente maggiore.
Importante: il cronotermostato deve essere ben posizionato, su pareti che non siano a contatto con l’esterno, lontano da fonti di calore come i caloriferi o da zone troppo fredde, perché solo in questo modo rileva il clima “reale” all’interno dell’abitazione.
La temperatura ideale in casa in estate: 26°C
In estate la normativa imporrebbe di non scendere sotto i 26°C, ma anche in questo caso c’è una tolleranza di -2°C.Tuttavia, per evitare eccessivi sbalzi termici quanto si esce o si entra in casa, la temperatura ideale in casa non dovrebbe mai abbassarsi oltre i 5°C di differenza con l’esterno. Così, se fuori ci sono 32°C, sarà sufficiente un ambiente a 27°C per sentirsi a proprio agio.
Anche per la climatizzazione estiva è importante affidarsi a un sistema di termoregolazione che modula il funzionamento della macchina in base alla presenza di persone nei locali.
I climatizzatori più evoluti sono dotati di questa opzione (per esempio il climatizzatore Vitoclima 300-Style di Viessmann) e ormai quasi tutti dispongono della funzione “notturna” che diminuisce automaticamente la temperatura ambiente durante la notte.
Gli edifici efficienti e ben isolati sono molto vantaggiosi anche durante la stagione calda perché riducono la quantità di calore che entra all’interno degli ambienti. Per ridurre al minimo l’apporto di calore è comunque consigliabile installare un sistema di ombreggiatura nelle pareti esposte a sud, est e ovest.
L’effetto dell’umidità sulla temperatura percepita
Spesso non basta impostare i gradi correttamente per ottenere la temperatura ideale in casa. C’è un altro fattore, infatti, che influenza fortemente la temperatura che percepiamo rispetto a quella reale: si tratta dell’umidità. È risaputo che temperature estive molto alte e invernali molto basse sono meglio tollerate se il tasso di umidità dell’aria non è elevato.
Ma qual è la differenza tra la realtà e la percezione?
Ecco un esempio. Con una temperatura ambiente di 30°C e un tasso di umidità relativa del 40%, il corpo umano percepisce esattamente 30 gradi. Ma se l’umidità è dell’80%, allora la temperatura percepita sale addirittura a 38°C!
In generale, minore è la temperatura maggiore è il tasso di umidità dell’aria che possiamo tollerare; in particolare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in inverno e in ambienti a 20-22°C la percentuale ideale è compresa tra il 40 e il 65% del valore massimo che l’aria può contenere a quella temperatura. Sotto il 40% il clima diventa troppo secco, favorendo l’insorgere di malattie respiratorie, mentre sopra il 60% di umidità il clima è troppo umido e si crea condensa sulle pareti più fredde, con probabile formazione di muffe. In estate e con ambienti a 26°C l’intervallo di umidità tollerato è tra il 30 e il 40%.
Quindi chiudo con un consiglio sempre valido: per limitare l’effetto dell’umidità non resta che arieggiare bene e spesso i locali o, in alternativa, dotarsi di un sistema di ventilazione meccanica controllata.
La vostra casa sarà così confortevole e l'aria sarà pulita e salubre.