12 febbraio 2017  |  a cura di Sergio Cucchiara  |  condividi con

Come Allungare la Vita della Caldaia: Trattamento Acqua

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12 febbraio 2017
Acqua Calda Sanitaria, Trattamento Acqua

I depositi di calcare nella caldaia possono compromettere il corretto funzionamento della caldaia e ridurne le prestazioni anche del 20%. È, quindi, necessario intervenire tempestivamente con un trattamento dell’acqua, per evitare incrostazioni e corrosioni e assicurare lunga vita alla caldaia. 

Ti è mai capitato di notare: 

  • Acqua che esce dal rubinetto a una pressione troppo bassa
  • Ridotta produzione di acqua calda
  • Intasamenti di rubinetti e tubature
  • Breve vita di alcuni elementi dell'impianto a contatto con il calcare (es. scambiatore a piastre)
  • Presenza di fastidiosi depositi sulle stoviglie

Se hai riscontrato almeno uno di questi segnali, può essere che nel tuo sistema idrico residenziale sia presente del calcare. 

Il problema si verifica più frequentemente quando nell’acqua ci sono elevate quantità di calcio e magnesio che, soprattutto ad elevate temperature, solidificano portando alla formazione di grossi granuli bianchi. La concentrazione di questi elementi determina il grado di durezza dell’acqua: più l’acqua è dura e più sarà soggetta alla formazione di calcare. 

A seconda della tipologia di caldaia presente nella tua abitazione e della quantità di depositi al suo interno, esistono diverse soluzioni per combattere il problema del calcare nell’impianto termico ma nessuna di queste è la più efficace:

  • Filtri anticalcare per trattenere impurità e particelle solide
    Se abiti in una zona dove l’acqua è particolarmente dura e vuoi salvaguardare la caldaia e gli elettrodomestici collegati al sistema idrico (ad esempio lavastoviglie, lavatrice e scaldabagno), devi installare subito dei filtri anticalcare. Essi sono in grado di trattenere le impurità, come sabbia e micro-particelle di metalli, limitando il deposito delle particelle di calcare e proteggendo le tubazioni da eventuali ostruzioni.
  • Lavaggio chimico per eliminare le incrostazioni
    Se, invece, hai già riscontrato una o più delle situazioni elencate sopra, devi passare subito all’azione. Il lavaggio chimico è una delle prime operazioni da fare, per eliminare il calcare dalla caldaia.
    Consiste nel far passare un particolare composto chimico che elimina gli accumuli, liberando così le pareti del bruciatore da eventuali incrostazioni.
    Dopo la pulizia potrebbero però comparire i danni lasciati dal calcare (buchi, assottigliamenti), che fino a quel momento erano rimasti invisibili, e ciò potrebbe portarti addirittura a dover sostituire la caldaia.

  • Dosatori di polifosfato per proteggere le tubazioni
    I polifosfati rilasciati da questi apparecchi contribuiscono a prevenire i danni da incrostazioni di calcare e contribuiscono anche alla protezione delle tubature, delle guaine, delle valvole e di tutti i componenti della caldaia. E' necessario, però, impostare la temperatura dell'impianto non oltre i 45-50°C, perché a elevate temperature, oltre ai polifosfati, vengono rilasciate anche sostanze che si depositano sulle tubature, limitando di molto l'efficacia del prodotto. Inoltre, è consigliato installare questo prodotto sulla sola acqua d'impianto, non sull’acqua ai rubinetti della cucina e del bagno.

Ricorda: il lavaggio chimico è un'operazione importante che si fa generalmente nel momento in cui si interviene sull'impianto (es. sostituzione caldaia o manutenzione straordinatria) e in questo caso si dovrebbero utilizzare sostanze che permettono di conservare l'integrità della caldaia e dell'impianto stesso, ma se usate troppo frequentemente comportano costi elevati.

Ecco perché ti consigliamo di rivolgerti a un tecnico qualificato prima di intervenire.

Trattamento Acqua: l'Addolcitore per Allungare la Vita della Caldaia

L’installazione di un addolcitore è, invece, una soluzione decisamente efficace, soprattutto nel lungo periodo, e per nulla pericolosa. I dispositivi in commercio, come gli addolcitori a scambio ionico Viessmann, eliminano calcio e magnesio dall’acqua sostituendoli con sali di sodio, elementi molto solubili e per nulla incrostanti. Questa operazione, che avviene in completa autonomia, permette di addolcire l’acqua riducendone la durezza, con notevoli vantaggi sia sui costi di manutenzione sia sui consumi energetici.

Un’acqua meno dura, inoltre, fa sì che l’azione dei detergenti utilizzati nella lavatrice e nella lavastoviglie sia più efficace, riducendo la quantità di prodotto necessaria per avere ottimi risultati. 

Una caldaia senza calcare funziona meglio e consuma di meno, facendoti quindi risparmiare sulla bolletta. 

L’addolcitore va dimensionato sulla specifica tipologia di caldaia presente e in base alla durezza da rimuovere: in questo modo sarai sicuro che il processo di rigenerazione porterà acqua priva di calcare a tutto l’impianto idrico della tua casa. 

L’installazione di questa unità, fondamentale per assicurare lunga vita alla caldaia e a tutti gli elettrodomestici che funzionano con l’acqua, non comporta nessun intervento strutturale né alcuna modifica all’impianto di riscaldamento.

In aggiunta, l'addolcitore è un investimento che si ripaga in meno di 2 anni.

 

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