6 dicembre 2017  |  a cura di Sergio Cucchiara  |  condividi con

Detrazione fiscale caldaia 2018: cosa cambia e cosa rimane

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6 dicembre 2017
Normative e Agevolazioni fiscali

La Legge di Bilancio 2018 è in dirittura d'arrivo avendo ottenuto l'ok da parte del Senato e, salvo modifiche alla Camera, diventà effettiva entro pochi giorni. Sono state introdotte alcune novità per quanto riguarda il settore dell'efficienza energetica, nello specifico le detrazioni fiscali per il risparmio energetico valevoli per la sostituzione di caldaie o generatori di calore. Vediamo cosa cambierà, con molta probabilità, e cosa rimarrà invariato.

Detrazione Caldaia: Ecobonus 2018 per la Riqualificazione Energetica 

Il cambiamento che per primo balza agli occhi, mentre si legge il testo aggiornato della normativa sulla riqualificazione energetica, riguarda l’abbassamento dal 1 gennaio 2018 dal 65% al 50% delle detrazioni fiscali per infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e caldaie a biomassa.

Questo taglio è stato deciso con l'obbiettivo da parte del Governo di incentivare quegli interventi sugli immobili che consentono un maggior risparmio energetii pannellio (es. cappotto termico o isolamento dell'intera unità abitativa).

Per approfittare quindi della detrazione caldaia del 65% per sostituire il vecchio generatore di casa occorre fare in fretta, la scadenza fissata è per il 31.12.2017.

L'aspetto positivo è dato dalla semplificazione delle pratiche burocratiche. A parità di aliquota (Ecobonus 2018 al 50% e detrazioni fiscali per ristrutturazione al 50%) sarà, infatti, molto più snello e semplice indirizzarsi e usufruire dell'agevolazione per ristrutturazione, senza dover effettuare la pratica all’ENEA per beneficiare, invece, dell'Ecobonus.

Tutto invariato, invece, per gli altri interventi di efficientamento energetico:

  • Posa di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria
  • Installazione di pompe di calore per riqualificare l’impianto di climatizzazione invernale e/o estiva
  • Lavori riguardanti il cappotto termico dell'edificio
  • Installazione di impianti domotici beneficeranno ancora per un anno della detrazione fiscale del 65%

Questi beneficieranno anche per il 2018 della detrazione fiscale del 65%.

Per stimolare maggiormente la domanda di interventi verrà instaurato il Fondo Nazionale per l'Efficienza Energetica, che permetterà di ottenere maggiori garanzie a coloro che chiederanno un prestito per pagare interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione (per il 2018 sono previsti 50 milioni di euro ripartiti tra Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero Ambiente). 

Bonus Ristrutturazione Edizia: Confermata la Detrazione Caldaia 50% 

Per tutto il 2018 sarà ancora possibile richiedere la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di recupero edilizio. Ciò permetterà di dimezzare le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, come per esempio la posa di pannelli fotovoltaici, con un limite massimo di investimento pari a 96.000 €. 

Chi acquisterà mobili o elettrodomestici efficienti (classe A+ o superiore, A per i forni) in concomitanza con i lavori di ristrutturazione, nel periodo che va dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, potrà usufruire anche del Bonus Mobili e recuperare il 50% della somma spesa (per un importo massimo 10.000 €). 

Invariata, in entrambi i casi, la modalità di rimborso: 10 rate annuali che verranno scalate dall’IRPEF dovuta nella dichiarazione dei redditi.

Detrazione Caldaia e Condomini

Per quanto riguarda i condomini (come accennato nel precedente articolo) sono già state confermate fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni del 70% e del 75% per i lavori eseguiti su parti comuni dell’edificio.

L’efficientamento energetico del condominio è molto importante, perché permette di ridurre gli sprechi e migliorare il comfort abitativo, soprattutto nel caso di palazzine con riscaldamento centralizzato. 

La Legge di Bilancio 2018, però, punta ad agevolare gli appartamenti con riscaldamento autonomo o quegli inquilini che vogliono migliorare l’efficienza del proprio alloggio al di fuori dell’intervento condominiale. Dal 1 gennaio 2018, infatti, la cessione del credito per l’ecobonus sarà possibile anche per le opere eseguite sulle singole unità immobiliari, fino ad ora disponibile solo nel caso di interventi su parti comuni.

Cosa Significa?

L’inquilino che, ad esempio, effettuerà la sostituzione del vecchio generatore con una caldaia a condensazione molto più efficiente o che sceglierà un generatore a energia rinnovabile, potrà trasferire l’ammontare della detrazione spettante a un soggetto terzo (l’azienda che esegue i lavori o un istituto di credito), utilizzando questa cessione come metodo di pagamento per la prestazione svolta. 

Questa pratica, nota come Finanziamento Tramite Terzi, rientra tra le operazioni messe in atto dal Governo per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici. 

Per agevolare le famiglie a basso reddito che vogliono riqualificare il proprio immobile ma che non riescono a sostenerne l’investimento, lo Stato ha deciso di agevolare anche la concessione di credito da parte delle banche. A tal proposito è stato istituito un Fondo di Garanzia per l’Efficienza Energetica di 150 milioni di euro, che permetterà di accedere più facilmente ai prestiti. 

Le detrazioni risparmio energetico rientrano tra le misure attuative della Strategia Energetica Nazionale, con la quale il Governo punta ad aumentare il numero di edifici realmente efficienti. 

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