La spesa per riqualificare l’impianto di riscaldamento di condominio è importante. Lecito, quindi, chiedersi se il risparmio energetico tanto desiderato e promesso, andrà a coprire i costi e in quanto tempo l’investimento inziale potrà essere ammortizzato. Facciamo i conti.
La prima opzione, quando l’assemblea decide di cambiare la caldaia del condominio, è quella di suddividere l'intera spesa tra tutte le famiglie e pagare in un’unica soluzione attraverso il denaro di cui si dispone. Questa è una strada praticabile se tutti gli inquilini possono contare su una quantità di risparmi tale da affrontare la spesa iniziale per la sostituzione dell'impianto, senza mettere in crisi il bilancio familiare.
L'alternativa è chiedere un finanziamento che copra tutte le spese, dalla diagnosi energetica del condominio, all’installazione, fino alle manutenzioni. In questo caso si potranno rateizzare i costi.
Ma tra canone mensile del finanziamento, interessi e consumi, accendere un prestito sarà davvero conveniente? Risulta essere la soluzione più vantaggiosa?
Vantaggi del Finanziamento Condominiale
- Possibilità di finanziare tutti o solo parte degli inquilini che partecipano alla spesa, ognuno potrà fare le proprie scelte
- Una sola pratica di finanziamento per tutti, appoggiata sul conto corrente del condominio, sarà l’amministratore a prendere accordi con l’istituto di credito
- Nessuna richiesta di fideiussione ai condomini
- Nessuna ipoteca
- Il prestito non figura a carico dell’inquilino
- Possibilità di finanziare anche interventi sull’involucro
Svantaggi del Finanziamento Condominiale
- Valutare i tassi d’interesse sul finanziamento
- Disponibilità a pagare un canone mensile invece di un’unica soluzione
Niente Finanziamento: Vantaggi
- Nessun tasso d’interesse
Niente finanziamento: Svantaggi
- Dover disporre di qualche migliaia di euro senza dilazioni
Cosa può comprendere il prestito per l’acquisto di una caldaia condominiale?
Le fasi per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento sono almeno tre: la diagnosi con la progettazione e il preventivo, l’installazione e, infine, la manutenzione:
1. Chi sceglie di non accedere ad un finanziamento dovrà pagare tutte e tre le fasi singolarmente o in un’unica soluzione al termine dei lavori.
2. Con il pagamento di un canone mensile, invece, si ottiene la disponibilità dei beni e di tutti i servizi accessori. Si possono inserire nella richiesta di finanziamento la diagnosi energetica, la progettazione, il materiale idraulico necessario per il nuovo impianto, l’installazione, un pacchetto di manutenzioni post installazione e, per concludere, i costi stessi del finanziamento.
Ma risparmio davvero?
Con il pagamento di un canone mensile si ha sin da subito la disponibilità del nuovo impianto e di tutti i servizi accessori, manutenzione inclusa. Restano da aggiungere i consumi che, però, non appena sarà entrato in funzione il nuovo impianto, diminuiranno di circa un terzo da subito.
Non va poi dimenticato di inserire anche le detrazioni fiscali, di cui si potrà beneficiare in caso di riqualificazione energetica, entro il 31 dicembre 2017.
Ecco un grafico che confronta i consumi prima e dopo la sostituzione della caldaia condominiale.
Ecco un grafico che offre una simulazione chiara dell’andamento dei costi per un condominio in caso di intervento con finanziamento a 60 mesi. Le fasce arancioni evidenziano i costi ottenuti dopo la riqualificazione del vecchio impianto. La sovrapposizione dei due grafici di costo, invece, risalta il significativo abbattimento di costi ottenuto. Il risparmio è possibile fin da subito.
Per capire quanto si risparmia sul riscaldamento con un generatore, leggi anche questo articolo.
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