5 agosto 2025  |  a cura di Alberto Villa  |  condividi con

Bando stufe Regione Veneto: fino al 100% di contributo per l'impianto

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5 agosto 2025
News, Normative e Agevolazioni fiscali

Anche per il 2025 il Veneto mette a disposizione un bando stufe per la rottamazione dei vecchi impianti a biomassa e a gasolio installando pompe di calore o nuovi generatori a biomassa.

Indice:

  1. Un doppio incentivo da non farsi scappare
  2. A chi è destinato il bando stufe della Regione Veneto
  3. Gli altri requisiti per accedere al bando stufe 2025
  4. I requisiti tecnici per gli impianti installati
  5. Quanto vale l’incentivo erogato
  6. Cosa fare per accedere all’incentivo
  7. Il completamento della domanda
  8. Esempio di contributo installando una pompa di calore
  9. Esempio di contributo installando una caldaia a biomassa
  10. Affidati a un professionista esperto anche per seguire le pratiche

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Un doppio incentivo da non farsi scappare

Ci sarà tempo fino al 15 ottobre 2025 per sfruttare il nuovo bando stufe messo a disposizione dalla Regione Veneto con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 731 dell’8 luglio scorso, che assegna un contributo a fondo perduto per la sostituzione di vecchi generatori di calore a combustibili solidi (biomassa legnosa, ossia legna, pellet o cippato) o a gasolio con nuove pompe di calore elettriche o generatori a biomassa.

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Il Veneto propone da qualche anno il “bando stufe” con lo scopo di favorire l’innovazione tecnologica per migliorare la qualità dell’aria e tutela dell'atmosfera.

L’iniziativa è decisamente vantaggiosa per i cittadini residenti in Veneto che intendono rottamare il vecchio impianto di riscaldamento inquinante adottando tecnologie più efficienti, sicure e sostenibili: l’incentivo regionale, infatti, è aggiuntivo rispetto all'incentivo erogato dal Conto Termico 2.0 e questo significa che i due incentivi possono essere sfruttati insieme. Così la nuova installazione può essere fatta a costi bassissimi, a volte recuperando fino al 100% delle spese sostenute.

Il bando 2025 mette mette a disposizione in totale 4 milioni di euro fino alla chiusura del bando.

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A chi è destinato il bando stufe della Regione Veneto

Per accedere al contributo bisogna essere cittadini residenti in Veneto, proprietari o detentori/utilizzatori dell’immobile oggetto dell’intervento che deve essere ubicato sempre in Veneto (incluse le seconde case).

Inoltre, bisogna essere in possesso di un ISEE 2025 (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 50.000 euro. Le spese per la realizzazione dell’intervento devono essere intestate a chi richiede il contributo.

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Gli altri requisiti per accedere al bando

Il bando presenta alcune condizioni che riguardano gli impianti. Prima di tutto i generatori a biomassa legnosa da sostituire devono possedere un certificato di classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle, oppure devono essere privi di classificazione.

Nel caso di sostituzione di un sistema a gasolio, inoltre, è possibile installare solo pompe di calore elettriche.

Un altro requisito importante è l’aver presentato al GSE, per lo stesso intervento, la domanda di accesso al Conto Termico successivamente al 11 luglio 2025, ossia la data di apertura del bando stufe.

Bisognerà poi risultare regolarmente assegnatari dello stesso Conto Termico entro la fine del bando (30 giugno 2026) per il medesimo intervento di sostituzione, quindi è necessario aspettare l’approvazione del GSE per il co finanziamento .

Ricordiamo che il Conto Termico 2.0 (la versione oggi in vigore) è un incentivo che riconosce un contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti di produzione di energia termica rinnovabile, negli edifici residenziali, come le pompe di calore, i sistemi ibridi, il solare termico e le caldaie a biomassa.

I requisiti tecnici per gli impianti installati

Anche i nuovi impianti che si installano devono possedere precise caratteristiche tecniche. In particolare, sia le pompe di calore (a fonte aerotermica, geotermica o idrotermica) sia le biomasse legna pellet devono avere potenza inferiore o uguale a 35 kW.  Inoltre, devono essere conformi ai requisiti della scheda 2.A del Conto Termico 2.0 (nel caso delle pompe di calore) o della scheda 2.B (per i generatori a biomassa).

Il generatore alimentato a biomasse legnose deve inoltre essere certificato 5 stelle con emissioni di particolato primario inferiore o uguale a 20 mg/Nm3. Solamente nelle zone alpine e prealpine sono ammessi anche generatori a biomassa classificati 4 stelle (per sapere quali sono i comuni nella zona prealpi e alpi è disponibile questo link).

Quanto vale l’incentivo erogato

L’incentivo erogato con il bando stufe 2025 riguarda tutte le spese rimborsate anche dal Conto Termico, ossia le prestazioni professionali connesse alla sostituzione di generatori alimentati realizzazione dell’intervento.

Per quanto riguarda l’ammontare del contributo regionale, vanno considerati l’incentivo lordo “IL” erogato dal Conto Termico e un coefficiente “coI” legato all’ISEE 2025, che varia da 1 per ISEE inferiore o uguale a 25.000 euro a 0,9 per ISEE compreso tra 40.000 e 50.000 euro.

Nel caso di installazione di generatori a legna, pellet o cippato, bisogna tenere conto anche del livello di emissioni di particolato primario (PP) secondo un coefficiente “coP” che varia da 1 per PP inferiore o uguale a 10 mg/Nm3 a 0,90 per PP compreso tra 15 e 20 mg/Nm3.

Per l’installazione di pompe di calore, la formula per calcolare l’incentivo erogato è la seguente, dove CR indica il contributo regionale e S indica la spesa ammessa al Conto Termico:

CR = (S – IL) x (coI)

Per l’installazione di generatori a biomassa, invece, è la seguente:

CR = (S – IL) x (coI) x (coP)

Cosa fare per accedere all’incentivo

Il bando stufe 2025 è stato aperto il 15 luglio 2025 e la prima richiesta di contributo, ovvero la manifestazione di interesse, può essere presentata entro le ore 12 del 15 ottobre 2025 a questo link. Bisogna essere in possesso dell’ISEE ordinario 2025 al momento della compilazione della domanda.

Bisogna anche aver già presentato al GSE, a partire dalla data di pubblicazione del bando, la richiesta dell’incentivo per la misura 2.B (impianti a biomassa) oppure per la misura 2.A (pompe di calore) del Conto Termico.

La graduatoria delle domande sarà approvata entro l’11 novembre 2025. La posizione nella graduatoria viene decisa in base all’ISEE 2025, moltiplicato per un fattore pari a 0,8 per i Comuni che hanno adottato ordinanze sulla qualità dell’aria, ed è formulata in ordine crescente: al punteggio più basso spetta la posizione più alta. A parità di punteggio, si tiene conto dell’ordine cronologico di arrivo della domanda.

Il completamento della domanda

Dal giorno successivo alla pubblicazione della graduatoria e fino al 30 giugno 2026 si potrà presentare il completamento della domanda accedendo sempre alla piattaforma informatica regionale e  inserendo la documentazione richiesta sull'intervento effettuato. L’elenco dei soggetti ammessi al contributo sarà presentato entro l’11 agosto del 2026 e i contributi verranno erogati fino ad esaurimento risorse.

Anche chi aveva presentato la domanda per il bando stufe 2024 ma non ha potuto finalizzare la richiesta entro il termine di chiusura, può partecipare al bando stufe 2025, se la richiesta per il Conto Termico è avvenuta tra il 14.06.2024 e il 30.06.2025

Esempio di contributo installando una pompa di calore

Ipotizziamo che si voglia sostituire un vecchio generatore a legna con certificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle (o una caldaia a gasolio) con una pompa di calore. Con una spesa ammessa dal GSE per l’intervento pari a 15.000 euro, un incentivo del Conto Termico pari a 3.000 euro e un coefficiente ISEE 2025 “coI” pari a 0,9, il contributo regionale sarà di 10.800 euro: a conti fatti, tolte le somme che si recuperano, si spendono solamente 1.200 euro.

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Esempio di contributo installando una caldaia a biomassa

Ora ipotizziamo, invece, di sostituire una vecchia caldaia a biomassa per installarne una nuova a cinque stelle. Con una spesa ammessa al conto termico pari a 20.000 euro e un incentivo del GSE di 4.000 euro, considerando un coefficiente ISEE 2025 pari sempre a 0,9 e un coefficiente per le emissioni di PP di 0,9 il contributo regionale sarà pari a 12.960 euro, che si sommano ai 4.000 del Conto Termico.

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Affidati a un professionista esperto anche per seguire le pratiche

Se vuoi semplificarti la vita e sfruttare l’opportunità del Bando Stufe 2025 per installare una caldaia a biomassa o una pompa di calore, , rivolgiti a un installatore esperto.

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