31 dicembre 2020  |  a cura di Alberto Villa  |  condividi con

Caldaia a biomassa e Superbonus? Sì, ma con condizioni

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31 dicembre 2020
Biomassa, Caldaia a legna o pellet

Una caldaia a biomassa alimentata a pellet o a legna può accedere direttamente al Superbonus 110% come intervento trainante, se è a 5 stelle e se l’abitazione si trova in aree con determinate caratteristiche. E basta da sola per fare il doppio salto di classe energetica.

L’installazione di una caldaia a biomassa in un’abitazione unifamiliare, se fatta in sostituzione di un impianto di riscaldamento esistente e in aree geografiche con particolari caratteristiche, può accedere direttamente al Superbonus 110% come intervento “trainante”, esattamente come le caldaie a condensazione e le pompe di calore.
Detto in due parole, se decido di passare al pellet o alla legna per riscaldare casa e produrre acqua calda sanitaria, abbandonando il gasolio o il GPL, posso farlo a costo zero e quasi certamente senza dover valutare ulteriori interventi per ottenere il doppio salto di classe energetica, previsto sempre dal Superbonus. Perché? Perché la biomassa introduce nel bilancio energetico di un’abitazione un consistente apporto da fonti rinnovabili, un elemento molto importante per risalire la classifica dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’APE, infatti, basa la valutazione di efficienza di un edificio sulla quantità di energia non rinnovabile necessaria per soddisfare il fabbisogno termico ed elettrico: qualsiasi fonte rinnovabile introdotta, quindi, agisce abbassando direttamente questo valore.

Ogni ulteriore intervento di efficientamento sarà poi il benvenuto, dalla sostituzione degli infissi, all’installazione del fotovoltaico: in qualità di interventi “trainati” dalla caldaia a biomassa, anch’essi potranno essere portati in detrazione al 110%.

Producendo acqua ad alta temperatura, inoltre, una caldaia a biomassa è compatibile con qualsiasi tipo di terminale esistente, anche con i classici termosifoni, ed evita così la preoccupazione di effettuare opere più invasive come la sostituzione dei terminali presenti con altri a bassa temperatura (per sapere di più sulle caldaie a biomassa leggi "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile").

Attenzione: perché un apparecchio a biomassa possa accedere direttamente al Superbonus sono necessarie alcune condizioni stringenti:

  • l’abitazione deve essere ubicata in un Comune non soggetto a procedure di infrazione per la qualità dell’aria;
  • deve essere situata in un’area non metanizzata;
  • la caldaia a biomassa deve essere caratterizzata da prestazioni emissive elevate (5 stelle).

Se si rientra in questa casistica la caldaia a biomassa diventa dunque un intervento trainante che accede al Superbonus 110%, con una spesa massima ammissibile pari a 30.000 euro.

Comuni non soggetti a procedure d’infrazione

La prima verifica da effettuare per sapere se è possibile sfruttare il Superbonus per installare una caldaia a biomassa riguarda la “virtuosità” del Comune riguardo alla qualità dell’aria. Solo nelle località che non sono state sottoposte a procedure d’infrazione UE sulle emissioni è possibile procedere.
Buona parte della Pianura Padana nel Nord Italia, così come la maggior parte delle Grandi città nel Centro e nel Sud sono, quindi, aree vietate, ma vi sono vaste porzioni del territorio nazionale che rispettano questo requisito: per esempio, i Comuni nelle aree montane, ma anche molte porzioni di territori provinciali, oppure intere regioni, come Abruzzo e Basilicata. Il Decreto Requisiti emanato lo scorso agosto e gli altri provvedimenti attuativi relativi al Superbonus non riportano un elenco dei Comuni interessati alle procedure di infrazione, per cui è consigliabile farsi rilasciare dal Comune dove è ubicato l’immobile una dichiarazione apposita.

Aree non metanizzate

Una volta accertato che il Comune non è soggetto a procedure d’infrazione UE sulla qualità dell’aria, bisogna poi verificare che l’abitazione unifamiliare si trovi in un’area non metanizzata: si tratta generalmente di frazioni o quartieri di piccoli Comuni, aree esterne alla fascia di 80 metri di distanza dalla più vicina conduttura di distribuzione del gas metano. Anche in questo caso le Amministrazioni comunali saranno in grado di fornire l’informazione: ogni Comune individua le eventuali aree non metanizzate con specifica Delibera comunale, perché i cittadini che vi risiedono possano ottenere le agevolazioni sul prezzo del combustibile per riscaldamento (gasolio o Gpl).
Nella dichiarazione per la Relazione Tecnica necessaria ad accedere al Superbonus, andrà indicata la delibera del Consiglio comunale con la quale la frazione in cui si risiede è stata dichiarata area non metanizzata.

Le caldaie a biomassa 5 stelle

Per accedere al Superbonus la caldaia a biomassa deve essere classificata 5 stelle. Cosa significa? Vuol dire che l’apparecchio emette basse quantità di particolato primario, composti organici volatili, ossidi di azoto, monossido di carbonio, avendo inoltre un rendimento elevato. Le stelle, che vanno indicate dal produttore nella Dichiarazione delle prestazioni ambientali o Attestato di certificazione, vanno a 1 a 5 stelle: più stelle sono presenti più un apparecchio è “pulito”. Nel catalogo Viessmann sono disponibili varie tipologie di caldaie a pellet e a legna Vitoligno, con classi di efficienza fino alle 5 stelle.

E se non si può incentivare la caldaia a biomassa come intervento trainante? C’è sempre la possibilità di accedere al Superbonus 110% come intervento “trainato” dalla realizzazione di un cappotto termico. In questo caso (il riferimento normativo è il Decreto Legge 63/2013 che regola l’Ecobonus), l’agevolazione riguarda non solamente la sostituzione di un generatore di calore esistente, ma anche l’installazione in affiancamento a un altro generatore. E sempre solo in questo caso, l’agevolazione è estesa anche a tutti i generatori di calore alimentati a biomasse: non solo caldaie 5 stelle, quindi, ma anche termocamini, oltre alle caldaie 4 stelle a condizione che si sostituisca una vecchia caldaia a biomassa meno efficiente.

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