Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell’aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%.
Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz’altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale.
Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti.
La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un’abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l’installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l’impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore).
Biomassa legnosa, una fonte “carbon neutral”
La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L’apporto di CO2 in atmosfera è considerato “neutro”, perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all’ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull’ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo.Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle
Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento.Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice “vezzo” di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle.
Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull’efficienza dell’impianto e sulle emissioni nocive. Per essere certi di utilizzare legna o pellet di prima qualità bisogna verificare che appartenga alle classi più alte delle certificazioni ENPlus (per il pellet) e BIomassPlus (per la legna da ardere).
Le caldaie a biomassa Viessmann
Viessmann offre la possibilità di riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria utilizzando sia il pellet che la legna.- Nel primo caso, la scelta è Vitoligno 300-C, caldaia automatica efficiente (il rendimento stagionale arriva al 95,3%) in classe 4 o 5 stelle a seconda della potenza (12,24,32 kW= 5*, 18 kW= 4*), con basse emissioni di polveri e abbinabile a pannelli solari termici. Vitoligno 300-C è indicata per il riscaldamento di abitazioni unifamiliari di nuova costruzione e per riqualificazioni di abitazioni esistenti. Aggiungendo l’interfaccia Vitoconnect, la caldaia può anche essere gestita da remoto tramite l’app ViCare.
- Vitoligno 150-S, invece, è una caldaia efficiente che utilizza legna in pezzi ed è disponibile con potenze di 23 e 30 kW, con un rendimento che arriva al 93,1%. La regolazione della combustione tramite sonda Lambda ottimizza il funzionamento e abbatte le emissioni inquinanti. Entrambe le caldaie a biomassa Viessmann permettono di accedere agli incentivi statali.
Grazie all’accordo con l’azienda svizzera Schmid, leader nella produzione di sistemi per la combustione di biomassa legnosa, Viessmann mette a disposizione del mercato italiano anche nuovi modelli di caldaia a legna:
- Schmid Zyklotronic, ha una potenza di 30 kW con modulazione e un sistema di caricamento frontale della legna. È una delle poche caldaie a legna sul mercato italiano che può fregiarsi delle 5 Stelle, con emissioni veramente molto basse. Dotata di sonda lambda e di una speciale camera di combustione ad andamento vorticoso, permette combustione ottimale e abbattimento delle polveri già in questa fase. Può essere dotata di accensione automatica e ritardata, collegando un cavo al router ADSL di casa è monitorabile a distanza da tutti i dispositivi.
- Schmid Novatronic per legna lunga fino a mezzo metro, ha potenze di 30, 40, 45, 55 kW con modulazione e un sistema di caricamento della legna superiore ed estremamente comodo. È dotata di sonda lambda e di un’ampia camera di caricamento legna, che permette una combustione ottimale e un lungo intervallo fra una carica e l’altra.
- Schmid Novatronic per legna lunga fino a un metro, ha potenze di 60, 80 kW con modulazione e un sistema di caricamento della legna superiore ed estremamente comodo. È dotata di sonda lambda e di un’ampia camera di caricamento legna, che permette una combustione ottimale e un lungo intervallo fra una carica e l’altra. Può essere dotata di accensione automatica e ritardata, collegando un cavo al router ADSL di casa è monitorabile a distanza da tutti i dispositivi.
Gli incentivi per le caldaie a legna e pellet
Un generatore di calore a biomassa può fruire di tutti i diversi incentivi statali per l’edilizia, che consentono di abbattere in misura diversa il costo di acquisto.- Superbonus 110%
Esistono situazioni nelle quali il Superbonus 110% è utilizzabile per gli impianti a legna e pellet, che possono così essere acquistati a costo zero. Le caldaie devono avere le 5 Stelle (certificato ambientale) per fare in modo che l’intervento sia “trainante”. È generalmente molto facile ottenere il miglioramento di due classi energetiche passando dal gasolio alla legna o al pellet. Attenzione, però: l’abitazione deve essere in zona non metanizzata e il Comune deve essere escluso da procedure di infrazione per la qualità dell’aria (per sapere di più leggi "Caldaie a biomassa e Superbonus? Sì, ma a determinate condizioni"). Inoltre, c‘è la possibilità di fruire del Superbonus 110% come intervento “trainato”: le caldaie possono avere anche 4 Stelle, a condizione che sostituiscano un impianto a biomassa già esistente. - Ecobonus e Bonus casa 50%
Una caldaia a biomassa può godere sia del “normale” Ecobonus per l’efficienza energetica degli edifici, sia del Bonus Casa destinato alle ristrutturazioni edilizie, con aliquota di detrazione del 50% e convertibile in sconto immediato in fattura. Queste agevolazioni fiscali sono state prorogate fino al 31 dicembre 2021 dall’ultima Legge di Bilancio. - Conto Termico
Il Conto termico è un incentivo diretto erogato dal GSE che copre fino al 65% delle spese sostenute per l’installazione degli apparecchi a biomassa. L’incentivo è tanto più alto quanto migliori sono le prestazioni dell’apparecchio, classificate dal coefficiente moltiplicativo CE, che varia da 1 a 1,2 a 1,5.
Tutte le caldaie Vitoligno, la Zyklotronic e la Novatronic (30, 40, 60, 80 kW), sono caratterizzate dal valore massimo del coefficiente (1,5). In ambito residenziale il Conto termico è utilizzabile per la sostituzione di vecchi generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, biomassa, carbone, con nuovi generatori a biomassa. In ambito agricolo può essere sostituito anche un impianto a GPL.