21 febbraio 2023  |  a cura di Massimiliano Ferrarese  |  condividi con

Dichiarazione di conformità: una garanzia di sicurezza

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21 febbraio 2023
Caldaie a Condensazione

La dichiarazione di conformità è un documento obbligatorio da redigere quando si realizza un nuovo impianto, si installa un nuova caldaia o si modifica il sistema esistente.

Indice:

  1. Cosa è la dichiarazione di conformità
  2. Perché è obbligatoria la dichiarazione di conformità
  3. Differenza fra dichiarazione di conformità e certificazione caldaia
  4. Al termine di quali lavori bisogna rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti
  5. Chi deve fare la dichiarazione di conformità
  6. Cosa contiene una dichiarazione di conformità degli impianti
  7. Tipologie di dichiarazione di conformità degli impianti
  8. Cosa fare se si acquista un immobile senza dichiarazione di conformità caldaia
  9. La normativa sulla conformità obbligatoria
  10. Affidati a un professionista Partner Viessmann per un preventivo

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Cosa è la dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità (DiCo), in gergo chiamata anche certificato di conformità, è un documento obbligatorio introdotto con il Decreto Ministeriale 37/2008 che riguarda tutti gli impianti all’interno degli edifici.

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La redazione e il rilascio al committente/proprietario è in capo all'impresa installatrice, che attesta che un impianto domestico è stato realizzato a norma di legge, conforme alle normative tecniche di riferimento, ed è dunque sicuro (attestato di conformità degli impianti).

La dichiarazione di conformità (DiCo) dell'impianto deve essere redatta in tre copie:

  • una copia, firmata dal committente, e inviata dal tecnico dell’impresa allo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune dove l’impianto è stato installato, entro 30 giorni dalla fine dei lavori;
  • una seconda copia resta in possesso del cliente finale o committente;
  • una terza copia serve per attivare le utenze.

Installatore o le azienda installatrici che ti realizzano il nuovo impianto nella tua abitazione (o il responsabile tecnico dell'impresa non installatrice in qualità di tecnico abilitato) sono obbligate al termine dei lavori a fornirti questo certificato di conformità. Il suo rilascio o la richiesta da parte tua non presenta un costo aggiuntivo a tuo carico.

Perché è obbligatoria la dichiarazione di conformità

Come visto sopra, non si tratta di una delle tante “scartoffie burocratiche” noiose e poco utili, ma al contrario è estremamente importante perché ci garantisce che gli impianti elettici e termici presenti nella nostra casa siano privi di rischi.

La certificazione in sé non ha una scadenza: resta valida sempre, a condizione che sull’impianto non vengano apportate modifiche.

Differenza fra dichiarazione di conformità e certificazione caldaia

La dichiarazione di conformità (DiCo) non è da confondere con la certificazione della caldaia (o pompa di calore). Quest'ultima, infatti, attesta l’omologazione CE dello specifico prodotto ed è indispensabile per poterlo immettere sul mercato. Non è da confondere nemmeno con il report scritto sul libretto d’impianto quanto i tecnici effettuano la manutenzione caldaia.

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Manutenzione caldaia da effettuare? Quest'anno è un intervento ancora più importante per assicurarsi che il proprio impianto funzioni al top dell’efficienza. > Leggi articolo

 

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Al termine di quali lavori bisogna rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti

Il certificato di conformità dell'impianto va rilasciato:

  • quando si installa per la prima volta una caldaia, una pompa di calore o un generatore volta in un nuovo edificio;
  • quando si sostituisce la caldaia esistente con una nuova caldaia o pompa di calore;
  • quando vengono effettuate delle modifiche all’impianto di riscaldamento. Se la modifica dell’impianto è parziale (ad esempio si interviene sui termosifoni in un locale), la dichiarazione deve riguardare la parte sulla quale si è intervenuti, fatta salva la garanzia di sicurezza dell’intero impianto;
  • quando si chiede un nuovo allaccio alla rete gas (il fornitore richiede che gli venga consegnato la certificazione di conformità per assicurarsi che ci siano le condizioni di una fornitura in sicurezza);
  • quando si richiede il certificato di agibilità dell’immobile (se è necessario per affittare o vendere);
  • quando si deposita una pratica antincendio.

Non è necessario produrre una nuova dichiarazione di conformità (DiCo) nel caso si effettui un intervento di ristrutturazione dell’abitazione senza il coinvolgimento degli impianti elettrici o termici.

Chi deve fare la dichiarazione di conformità dell'impianto

Come prescrive il DM 37/2008 articolo 4, la dichiarazione di conformità (DiCo) deve essere rilasciata obbligatoriamente dall’impresa che installa e collauda l’impianto, che deve essere abilitata.

Qualora si realizzassero più interventi (es. cambio caldaie impianti di riscaldamento e installazione impianti fotovoltaici) tutte le aziende coinvolte devono rilasciare le certificazioni di conformità degli impianti a regola d'arte.

Per poter ottenere l’abilitazione è necessario che l’impresa installatrice sia iscritta nel Registro imprese o nell’Albo provinciale delle imprese artigiane (quindi impresa abilitata presso la Camera di Commercio) e che il rappresentante legale dell'impresa o il responsabile tecnico abbia determinati requisiti professionali, elencati sempre nel D.M. 37/2008, per ricoprire il ruolo di tecnico abilitato.

Ad esempio, è previsto che il tecnico sia in possesso di requisiti, come un diploma di laurea in materia tecnica specifica oppure di un diploma di scuola secondaria con specializzazione relativa al settore, seguito da un periodo di inserimento di almeno due anni continuativi alle dipendenze di una impresa del settore.

Cosa contiene una dichiarazione di conformità degli impianti

La dichiarazione di conformità (DiCo) per essere valida deve contenere questi requisiti:

  • nome e indirizzo professionale del tecnico abilitato o del rappresentante autorizzato
  • identificazione del numero di serie (o numero matricola), tipo e modelli dei prodotti installati
  • dichiarazione con cui il tecnico abilitato si assume la piena responsabilità
  • mezzi di identificazione del prodotto/prodotti installati (eventualmente anche un'immagine come allegato) che ne consentano la tracciabilità
  • estremi dell'organismo notificato che ha svolto la procedura di valutazione della conformità (ove applicabili)
  • normativa cui è conforme il prodotto (es. omologazione caldaia), oltre a norme armonizzate o altri mezzi utilizzati per attestarne la conformità
  • nome e firma di chi regide la DiCo
  • data di rilascio della dichiarazione
  • ulteriori informazioni e allegati (ove applicabili)

Cosa fare se si acquista un immobile senza dichiarazione di conformità degli impianti

E' sempre opportuno verificare che le aziende (o singola azienda) installatrici che devono installare il nuovo impianto elettrico o termico siano in possesso della necessaria abilitazione, altrimenti non possono rilasciare le certificazioni necessarie.

A volte può essere necessario contattare un’impresa abilitata (anche se non è quella che ha installato l’impianto) esclusivamente per redigere la dichiarazione di conformità: ad esempio, quando si acquista un’abitazione già dotata di caldaia e il proprietario precedente non è in possesso del documento.

Se l’impianto da certificare è precedente al 2008, quindi privo della DiCo secondo le attuali normative, la dichiarazione di conformità può essere sostituita con la “dichiarazione di rispondenza (DiRi)”.

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Tipologie di dichiarazione di conformità degli impianti

Come anticipato, la realizzazione della dichiarazione di conformità (DiCo) è un requisito obbligatorio ed è prevista sia nel caso di impianti elettrici (dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico), sia nel caso di nuovo impianto di riscaldamento.

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Anche quando avviene la posa in opera un nuovo impianto fotovoltaico, ad esempio, tra i vari documenti forniti dall'impresa c'è il bisogno assicurarsi di ricevere e conservare questa tipologia di certificato, che, in sintesi, assicura che la realizzazione dell'impianto è avvenuto "a regola d'arte".

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La normativa sulla dichiarazione di conformità obbligatoria

La dichiarazione di conformità è diventata obbligatoria per legge con il D.M. n. 37 del 2008 (leggi qui), poi modificato e integrato in seguito, che ha abrogato da legge 46/90 disponendo il “riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.

La conformità obbligatoria riguarda gli “impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze” ed è relativa a tutti i tipi di impianti presenti in un edificio:

  • sistemi di riscaldamento
  • sistemi di condizionamento
  • impianto elettrico
  • impianto idrosanitario
  • evacuazione dei fumi
  • automazione di porte e cancelli
  • sistema di allarme

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Viene stabilito che le imprese devono realizzare gli impianti secondo la “regola d'arte”, in conformità alla normativa tecnica vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi.

Il Decreto Legge 37/2008 fornisce il modello di documento standard per redigere la dichiarazione che obbliga il tecnico abilitato a indicare una serie di elementi: bisogna indicare la norma tecnica applicata, dichiarare l’installazione di componenti e materiali adatti al luogo di installazione e che è stato effettuato un controllo dell’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità. Prevede, inoltre, che siano allegati il progetto impiantistico, uno schema di impianto realizzato e una relazione con le tipologie dei materiali utilizzati.

Migliorare la tua casa dal punto di vista di comfort ed efficienza energetica? La risposta è affidarsi a un professionista, come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann!

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Tutti questi bisogni richiedono interventi specifici e concreti, che sono tutto fuorché secondari o di poco valore.

Fare la scelta giusta non è facile e immediato, ma richiede:

  • raccogliere le giuste informazioni
  • districarsi e comprendere concetti complessi
  • ricevere adeguata consulenza
  • fare valutazioni

Solo alla fine di questo percorso si possono prendere decisioni, che, come anticipato, portano con se un investimento economico, delle volte rilevante.

The Winner Is... placard with bokeh background

Questo percorso poi non riguarda solo i proprietari di case, ma anche chi gestisce edifici commerciali o un’azienda che, soprattutto in quest'ultimo periodo, si trovano a fare i conti con l'impennata dei costi dell'energia.

Sicuramente fare la scelta giusta dal punto di vista energetico e impiantistico consente una reale riduzione dei consumi (e costi), il miglioramento del livello di comfort e, allo stesso tempo, l'aumento del valore dell’abitazione o dello stabile in generale.

Per obiettivi così importante è fondamentale rivolgersi a un tecnico professionista, un installatore affidabile con esperienza e qualificato come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann.

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