Sempre più famiglie hanno scelto le caldaie o le stufe a biomassa per la loro casa perché, a differenza delle tradizionali caldaie alimentate a combustibile fossile, permettono un risparmio molto più elevato e possono essere installate in abitazioni private, in attività commerciali e industriali.
Oltre al pellet le altre fonti principali a biomassa legnosa sono: legna a ciocchi, i tronchetti di legno, la segatura ed il cippato. Il pellet che deriva dagli scarti della lavorazione del legno non è tutto uguale, questi cilindretti pressati possono avere un potere calorifico differente per questo alcuni ottengono la certificazione di qualità ed altri non vengono ritenuti idonei.
Qual è il pellet migliore? Per scoprirlo devi prestare attenzione a tutti questi elementi:
- Durabilità Meccanica: troppa polvere all’interno del sacchetto può causare problemi con l’alimentazione della stufa ma non solo, potrebbe esserci un aumento di sporco sia dentro la stufa che in casa oltre ad una riduzione nell’efficienza di combustione.
- Contenuto di Ceneri nel Pellet: un’elevata produzione di cenere può creare problemi di combustione a causa dell’intasamento dei fori del bracere.
- Lunghezza del Pellet: altro fattore da considerare è la lunghezza dei pezzi di pellet perché dovrebbero avere tutti la stessa dimensione così da facilitare il sistema di carico automatico (6-6,5 cm)
- Proprietà Chimiche: più difficili da individuare, sono legate ai residui sul braciere che possono creare problemi di corrosione alla stufa/caldaia.
- Provenienza: devi controllare che il prodotto arrivi da stabilimenti che utilizzano legno vergine di primo taglio.
- Materia Prima: il pellet può essere ricavato da: cortecce, segatura, trucioli, chips, rifili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine e non deve avere residui di collanti chimici o formaldeide.
- Etichetta: l’etichetta deve indicare i valori di cloro e zolfo presenti (fai molta attenzione perché, se questi valori sono elevati, la qualità del pellet può essere compromessa).
- Umidità: la percentuale di umidità contenuta deve essere molto bassa, quella ideale infatti si aggira attorno all’8%.
- Potere Calorifico: il potere calorifico di un pellet di buona qualità deve essere attorno ai 4.700/5.000 kcal/Kg
- Qualità: verifica che siano presenti altre certificazioni di qualità e, tra le più importanti, ti segnaliamo quelle ENplus-A1, EN ISO 17225-2.
Per capire qual è il pellet migliore, oltre agli elementi che abbiamo appena riassunto, puoi fare una valutazione anche a livello visivo, prestando attenzione ai seguenti aspetti:
Il pellet è un’ottima scelta per il riscaldamento della tua casa perché puoi risparmiare in modo notevole sui costi.
Un sacco di pellet da 15 kg ha un costo che si aggira attorno ai 4,50 € (circa 0,30 €/kg), mentre gasolio, metano e gpl, i combustibili più utilizzati, hanno un prezzo molto più elevato(il gasolio è attorno ai 0,94-0,96 €/lt, mentre il GPL sfuso per riscaldamento ha un costo tra i 1,034 - 1,075 €/lt*).
*tariffe gennaio 2016
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