Il riscaldamento a pavimento è un tipo di impianto sempre più richiesto dalle famiglie italiane. Il comfort non è l’unico vantaggio, da aggiungere c'è certamente la mancanza di moti convettivi dell’aria che risolvono il problema della polvere e acari in casa. Vorresti saperne di più sulla convenienza economica? Facciamo insieme i conti, mettendo a confronto radiatori e impianto a pavimento.
Riscaldamento a Pavimento + Caldaia a Condensazione: la Coppia Perfetta
Prima di addentrarci nel tema di questo articolo è opportuno specificare una cosa: installare una caldaia a condensazione è sempre conveniente, anche in presenza di un vecchio impianto a radiatori.
Quindi, il risparmio principale si ottiene in partenza: con una nuova caldaia a condensazione i risparmi sono sull’ordine del 30-40% sul consumo di gas. Dotandosi di un generatore a condensazione a temperatura scorrevole, che adegui la propria temperatura in funzione di quella dell’ambiente esterno, si garantisce che la caldaia funzioni per quanto più tempo possibile nelle condizioni ideali per sfruttare la condensazione, generando risparmio.
Naturalmente, nei casi di immobili che presentano un isolamento termico scarso e dotati di vecchi impianti a radiatori progettati per lavorare a temperature anche fino a 70-80°C, una caldaia a condensazione sfrutterebbe solo parte del proprio potenziale. L’efficienza energetica è un tema dalle molte sfaccettature!
Esempio Concreto di Risparmio
Dati di Partenza
- Villetta singola di 100 mq
- Famiglia di 4 persone
- Clima del Nord Italia (Provincia di Milano), con inverni rigidi e umidità
- Sistema di ridscaldamento autonomo
- Caldaia tradizionale a gas da 24 kW e impianto a radiatori
- Consumi: 1.000 m³ di gas, per una spesa di circa 850 € all’anno.
In questa situazione si trae un grande beneficio nell’effettuare un intervento di riqualificazione energetica: la sostituzione della vecchia caldaia con una condensazione produce, già da sola, un risparmio associato a un maggiore rendimento e allo sfruttamento della condensazione, permettendo di beneficiare anche delle detrazioni fiscali al 65%.
In termini pratici, riscaldare l’abitazione (dotata di impianto a radiatori) con una caldaia a condensazione produce un risparmio indicativo pari almeno al 20% rispetto all’utilizzo di una caldaia tradizionale, dunque di circa 170 € all’anno.
Notiamo, però, che a rendere realmente interessante l’investimento nella riqualificazione energetica è la sostituzione dei vecchi radiatori con un impianto a pavimento: il risparmio nei consumi sale ad almeno il 35%, corrispondenti a circa 300 € all’anno.
Intervento di Riqualificazione Energetica
Se pensi che il riscaldamento a pavimento costi molto vediamo cosa propone il tecnico installatore dopo aver progettato una soluzione su misura per le esigenze di questa famiglia.
- Nuovo generatore Vitodens 200-W da 26 kW a condensazione ad alta efficienza a temperatura scorrevole (spesa di circa 3.000 €)
- Impianto a pannelli radianti per coprire circa 100 mq (circa 3.500 €)
- Detrazioni fiscali al 65%
A fronte delle detrazioni, l'investimento netto risulta pari a 2.275 €, che corrisponde a un ammortamento di circa 7 anni; a questo si aggiunge un incremento sensibile sia in termini di comfort che di risparmio della propria abitazione per almeno 15-20 anni.
Naturalmente, non è sempre vero che sostituire il proprio impianto a radiatori con un impianto di riscaldamento a pavimento sia conveniente: per la sua natura costruttiva, quest’ultimo sistema è dotato di grande inerzia termica (ovvero trattiene il calore nel tempo) ed è particolarmente adeguato in caso di esigenze di riscaldamento costanti ed omogenee nel tempo (leggi questo articolo). Conviene, dunque, se la casa ha bisogno di essere riscaldata regolarmente tutti i giorni per parecchie ore, cioè se viene "vissuta" per molte ore; diversamente, è meglio pensare ad altri sitemi.
Consumi
Un elemento molto importante da valutare nel caso tu stia pensando al riscaldamento a pavimento è il consumo, una volta che sarà installato l'impianto.
Un impianto a pavimento, infatti, diffonde calore con una temperatura dell’acqua più bassa rispetto ai radiatori: è sufficiente una temperatura regolata tra i 30°C e 40°C per un effetto confortevole, di conseguenza anche i consumi in bolletta saranno minori.
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