19 settembre 2023  |  a cura di Alberto Villa  |  condividi con

Come riscaldare casa senza gas

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19 settembre 2023
Pompe di Calore, Risparmio ed Efficienza energetica

Abbandonare il gas e passare alle rinnovabili per riscaldare casa è possibile: con le pompe di calore elettriche o, in alternativa, con le caldaie a biomassa. Ecco tutto quello che devi sapere.

Indice: 

  1. Risparmio ed ecosostenibilità con il riscaldamento senza gas
  2. Doppia finalità: contenere i costi e assicurare il comfort
  3. Costi iniziali e costi operativi
  4. Primo passo: rendere più efficiente l’abitazione
  5. Secondo passo: scegliere il sistema di riscaldamento senza gas
  6. Riscaldare con la pompa di calore
  7. Riscaldare con i climatizzatori estivi reversibili
  8. Riscaldare con l’impianto fotovoltaico
  9. Riscaldare con il solare termico
  10. Riscaldare con la caldaia a biomassa  
  11. Il progettista come punto di riferimento

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Risparmio ed ecosostenibilità con il riscaldamento senza gas

L'esigenza, espressa da sempre più famiglie, di orientarsi verso apparecchi per la climatizzazione domestica che siano innovativi e allo stesso tempo efficienti incontra le direttive statali ed europee che spingono e incentivano il passaggio a generatori di calore alimentati da fonti di energia rinnovabile.

Lo scopo è quello di tutelare l'ambiente e assicurare alle generazioni future e attuali una sempre più elevata qualità della vita attraverso la riduzione del consumo di combustibili fossili.

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Fino a qualche anno fa, fare a meno del gas per il riscaldamento di casa era solamente una scelta obbligata per chi non poteva fare diversamente.

In una zona non servita dalla rete del metano, come un'abitazione in montagna, si optava per soluzioni alternative come i classici “bomboloni” di gasolio o Gpl da istallare all’esterno.

Nessuno si sarebbe mai chiesto come riscaldare casa senza gas se non fosse stato in una condizione simile. Oggi le cose sono cambiate e riscaldare una casa senza gas è diventato un obiettivo di molte famiglie.

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Optare per l’elettricità al posto del gas permette infatti di limitare i consumi energetici abbassando le bollette (se questo passaggio viene fatto correttamente). Addirittura, permette quasi di azzerarle se l’elettricità viene autoprodotta dal proprio impianto fotovoltaico, diventando almeno in parte autonomi per l’energia. Con il gas, questo risultato non si può ovviamente raggiungere.

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Spostare il riscaldamento dalle fonti fossili all’elettricità, inoltre, è un mezzo importante per abbattere le emissioni e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, perché si passa alle fonti di energia rinnovabile, evitando o riducendo la combustione di fonti fossili. Se non si vuole passare all’elettricità, un’alternativa è quella dei generatori a biomassa, che permettono comunque un risparmio economico ma che non sono esenti dal problema delle emissioni di CO2.

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Doppia finalità: contenere i costi e assicurare il comfort

Se ti stai chiedendo come riscaldare casa senza gas e passare all’elettricità o alla biomassa, la prima domanda che sorge spontanea è se questa sia la scelta giusta per abbattere i costi delle bollette. Allo stesso modo, però, una soluzione ottimale deve tenere conto del comfort. L'impianto deve essere in grado di garantire la temperatura ottimale in tutti i locali e in tutte le stagioni, anche in quelle più rigide.

Le tecnologie trattate in questo articolo rappresentano la migliore offerta che coniuga la massima efficienza del sistema con la migliore soluzione per il risparmio e la generazione autonoma di energia.

Probabilmente, inoltre, cerchi una soluzione capace di fornirti oltre al riscaldamento anche l’acqua calda sanitaria per il bagno e la cucina. Oggi con sistemi di riscaldamento alternativi al gas metano si può ottenere tutto questo, a patto di rispettare determinate condizioni.

Parleremo dunque di soluzioni alternative al gas, considerando sistemi ibridi che comprendono pompe di calore e pannelli fotovoltaici. Le soluzioni proposte saranno rapportate ai rincari che ogni fonte energetica sta subendo così da individuare la migliore risposta al miglior prezzo.

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Costi iniziali e costi operativi

La convenienza nel riscaldare senza gas metano, utilizzando invece l’elettricità, dipende essenzialmente da due fattori:

  1. costi iniziali
  2. costi operativi

Questi ultimi sono diversi a seconda del sistema di riscaldamento scelto e variano nel tempo in funzione di quanto paghi l’energia elettrica rispetto al gas.

Per quanto riguarda i costi iniziali, invece, l'installazione di sistemi di riscaldamento alternativi al gas può comportare una spesa di partenza più elevata. L'installazione di una pompa di calore può richiedere un investimento più significativo rispetto a una caldaia a gas metano.

Senza dimenticare che un investimento iniziale più alto può trasformarsi in un guadagno nel giro di poco tempo, grazie al risparmio di energia che otterrai con il nuovo sistema. Come spieghiamo più avanti, le spese evitate in bolletta utilizzando una pompa di calore sono davvero interessanti.

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Primo passo: rendere più efficiente l’abitazione

Per passare dal riscaldamento con caldaia a gas all’elettricità (pompe di calore) la prima cosa da fare è ridurre il più possibile il fabbisogno energetico, rendendo la tua casa più efficiente. Non è sempre indispensabile, ma è senz’altro molto conveniente ed è una scelta di buon senso.

Caldaia a condensazione o pompa di calore? Come scegliere. > Leggi l'approfondimento

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Abbassare a monte la richiesta di energia necessaria per riscaldare (o raffrescare) la tua casa, significa poter installare un sistema meno potente, oppure che l’impianto di riscaldamento funzionerà a pieni giri per molte meno ore al giorno.

Inoltre, ci sono sistemi (come le pompe di calore che vedremo in seguito) che funzionano bene proprio quando il fabbisogno termico per il riscaldamento è basso.

La soluzione principale per ridurre il fabbisogno e alzare la classe energetica di un edificio sono il cappotto termico e la sostituzione degli infissi.

Il cappotto termico, secondo l’Enea, permette di risparmiare in media il 40% sui consumi energetici, con un risparmio maggiore nel caso dei condomini. Nelle nuove costruzioni il cappotto termico è sempre previsto, se invece stai ristrutturando una casa con bassa classe energetica (F o G) dovrai probabilmente mettere in conto questo intervento.

Laddove non sia possibile (sia per questioni tecniche sia per questioni economiche) isolare l'edificio è comunque possibile inserire una pompa di calore ed ottenere un riscontro in termini di miglioramento della classificazione.
Leggi l'approfondimento Installazione pompa di calore in vecchi edifici. Sì o no?

Secondo passo: scegliere il sistema di riscaldamento senza gas

A questo punto potrai scegliere come riscaldare casa senza gas a seconda delle tue esigenze.

Le soluzioni a disposizione, come abbiamo detto, sono sostanzialmente di due tipi:

  • Generatore elettrico, quindi una pompa di calore
  • Caldaia a biomassa

Entrambe ti consentono di riscaldare e di produrre acqua calda sanitaria utilizzando un unico sistema, proprio come una caldaia a gas.

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A queste potrai affiancare il solare termico per sfruttare il calore del sole e, nel caso della pompa di calore, un impianto fotovoltaico per produrre l’elettricità che consumi.

Altre alternative elettriche, ad esempio i radiatori elettrici o riscaldamento elettrico a pavimento, sono sconsigliabili in quanto inefficienti e costose in bolletta. 

Riscaldare con la pompa di calore

Le pompe di calore riscaldano, raffrescano e producono acqua calda sanitaria utilizzando energia elettrica ed energia termica rinnovabile presente in natura (aria, acqua o terreno).

Sono considerate il sistema di riscaldamento del futuro, perché sono efficientissime (rispetto alla caldaia consumano dal 50% al 20% in meno di energia, a seconda delle condizioni) e non inquinano.

Le più diffuse per il riscaldamento degli ambienti sono del tipo aria-acqua: significa che prelevano calore dall’aria esterna e lo trasferiscono all’acqua dell’impianto.

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Disponibili in diverse tipologie e taglie per tutte le esigenze (come le Vitocal di Viessmann, installabili in case unifamilari, condomini, edifici commerciali e industriali), le pompe di calore funzionano in modo particolarmente efficiente con acqua a bassa temperatura attorno ai 35-40°C , sebbene oggi esistano modelli ad alta temperatura in grado di scaldare l’acqua oltre i 60°C, utilizzabili anche in alcune situazioni con i normali radiatori, ad esempio le nuove pompe di calore Vitocal 250-A e 252-A di Viessmann.

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Nel caso in cui sia previsto un sistema a pannelli radianti oppure a ventilconvettori, utilizzando una pompa di calore puoi anche raffrescare casa, oltre che riscaldarla.

Riscaldare con i climatizzatori estivi reversibili

Fino a questo punto abbiamo parlato delle pompe di calore aria-acqua (le cosiddette idroniche). Ma anche un normale climatizzatore è considerato una pompa di calore. Infatti il climatizzatore, che normalmente viene associato alla climatizzazione estiva, può essere utilizzato anche per il riscaldamento (Condizionatore a pompa di calore: come funziona?)

Si tratta di una pompa di calore aria-aria che rinfresca o riscalda direttamente l’aria di casa. Utilizzare un climatizzatore per riscaldare è conveniente durante le mezze stagioni, perché con temperature esterne miti questi sistemi funzionano con un’alta efficienza e consumano poca elettricità, permettendoci di ritardare di qualche settimana l’accensione della caldaia.

Un climatizzatore reversibile, però, può anche rappresentare l’unica soluzione di riscaldamento in situazioni particolari, per esempio dove non fa mai molto freddo in inverno o in una seconda casa che si usa poco e si vuole evitare la spesa di installazione di un altro generatore di calore.

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Riscaldare con l’impianto fotovoltaico

Con il fotovoltaico ovviamente non si riscalda, ma si produce elettricità.

Se con questa elettricità alimenti la tua pompa di calore, però, anche i pannelli fanno parte dell’impianto di riscaldamento. Combinare fotovoltaico e pompa di calore è un modo particolarmente intelligente per consentire l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia.

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Un sistema integrato di questo tipo, infatti, ti consente di eliminare il gas e di abbattere contemporaneamente i costi della bolletta elettrica. Soprattutto se aggiungi all’impianto fotovoltaico un sistema di accumulo elettrico, potrai infatti avvicinarti all’indipendenza energetica.

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Otterrai anche una casa a basse emissioni perché utilizzerai una consistente quantità di energia rinnovabile totalmente green.

Leggi l'approfondimento Pompa di calore e fotovoltaico: perché è la scelta vincente

Riscaldare con il solare termico

I pannelli solari termici, a differenza di quelli fotovoltaici, sfruttano il calore gratuito del sole per riscaldare l’acqua calda sanitaria e possono funzionare anche da supporto per l’impianto di riscaldamento, facendoti risparmiare ulteriormente sui consumi della pompa di calore.

In particolare, in estate i pannelli solari termici (o collettori solari) permettono di ottenere fino all’80% dell’acqua calda sanitaria gratis (riescono a portare l’acqua a 80°C!), così puoi evitare di far partire la caldaia o la pompa di calore già dalla primavera. In inverno contribuiscono comunque con una certa quantità di calore, riducendo il lavoro e i consumi della pompa di calore.

Come supporto all’impianto di riscaldamento, con sistemi a bassa temperatura come le pompe di calore il solare termico può contribuire per circa il 20% all’energia termica necessaria. Per sapere di più leggi Impianto solare termico: funzionamento, vantaggi e costi)

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Riscaldare con la caldaia a biomassa

Una caldaie a biomassa (legna o a pellet), a differenza di un stufa, scalda l’acqua dell’impianto che poi circola in tutta la casa. Si tratta quindi di un generatore di calore che può servire l’intera abitazione (compresa l’acqua calda per bagno e cucina), non solo una stanza.

Storicamente il pellet ha sempre avuto costi decisamente inferiori rispetto al gas, ma dopo la crisi energetica le quotazioni sono aumentate, pur mantenendo un certo vantaggio economico.

Le caldaie a biomassa raggiungono alte temperature, quindi se vuoi abbandonare il gas mantenendo i vecchi termosifoni, possono rappresentare la scelta giusta, in particolare se sei in una zona dove puoi rifornirti di materia prima da filiera corta (oppure non puoi avere a disposizione l'energia elettrica per fare funzionare la pompa di calore).

È importante sapere che per tutelare la qualità dell’aria e godere degli incentivi oggi è possibile installare solo nuove caldaie a biomassa a basso inquinamento classificate con 4 o 5 stelle.

Il progettista come punto di riferimento

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Tutte queste domande richiedono valutazioni corrette fornite da professionisti
qualificati.

Questo percorso non riguarda solo i proprietari di case, ma anche chi gestisce
edifici commerciali o chi guida un’azienda che, soprattutto in quest‘ultimo
periodo, si trovano a fare i conti con l‘impennata dei costi dell‘energia.

Per obiettivi così importanti, è fondamentale rivolgersi a un Progettista (un
ingegnere, un perito etc) che con le sue qualifiche e la sua esperienza, sappia
tener conto di tutte le variabili sopra elencate per proporre la miglior soluzione.

Nella rete VPN (Viessmann Professional Network) sono stati selezionati i
Progettisti più qualificati in tutto il territorio nazionale.

Sicuramente fare la scelta giusta dal punto di vista energetico e impiantistico, consente una reale riduzione dei consumi (e costi), nonché il miglioramento del livello di comfort e, allo stesso tempo, l‘aumento del valore dell’abitazione o dello stabile in generale.

Se sei alla ricerca di una consulenza dedicata, mettiti in contatto con uno
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