4 novembre 2020  |  a cura di Alberto Zardini  |  condividi con

Caldaia a condensazione o pompa di calore? Come scegliere

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4 novembre 2020
Pompe di Calore, Caldaie a Condensazione

Caldaia a condensazione e pompa di calore vanno scelte a seconda del contesto in cui sono impiegate. Due tecnologie ad alta efficienza energetica parecchio differenti: la prima a combustione fossile, la seconda invece utilizza solo l’energia elettrica.

AGGIORNAMENTO 4 NOVEMBRE 2020

Il dubbio è legittimo, soprattutto ora che il Superbonus ha portato queste due tecnologie alla ribalta facendole diventare interventi “trainanti” per accedere alla detrazione del 110%. Cosa scegliere tra caldaia a condensazione e pompa di calore? Sono entrambi sistemi per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza energetica, ma con differenze tecniche sostanziali che rendono l’uno o l’altro maggiormente vantaggioso a seconda del contesto.

In un concetto: la caldaia consuma combustibili fossili (gas metano, gpl o gasolio) che scaldano l’acqua convogliata ai radiatori, mentre la pompa di calore sfrutta l’energia termica presente naturalmente nell’aria esterna (o acqua di falda) per trasferire calore all’interno degli ambienti, utilizzando energia elettrica.

Prima di orientare la propria scelta su quanto offerto dal mercato attuale, è necessario effettuare una breve analisi delle tecnologie, sottolineando che le migliori performance, per entrambi i sistemi, si ottengono se l’edificio presenta un buon livello di isolamento (coibentazione) e se sono abbinati a corretti impianti di distribuzione (radiatori, pavimento, fancoil, ecc.).

Ricordiamo che, oltre al Superbonus, per queste due tecnologie è possibile accedere al normale Ecobonus al 50% e al 65%, fruibile come detrazione fiscale in 10 anni oppure, tramite Viessmann e la sua rete di installatori Partner, come sconto immediato in fattura (per sapere di più leggi qui).

Cos’è una caldaia a condensazione?

Una caldaia a condensazione preleva il metano dalla rete e crea una combustione per generare l’energia necessaria al riscaldamento dell’acqua. Attraverso una pompa l’acqua calda viene fatta circolare all’interno dei circuiti per alimentare i radiatori o altri terminali di riscaldamento, come i pannelli radianti a pavimento. Nelle vecchie caldaie tradizionali una buona quantità di energia termica si disperde con i fumi di scarico, mentre l’impianto a condensazione recupera il calore dai gas combusti permettendo di scaldare in un tempo inferiore l'acqua: in questo modo, aumenta l’efficienza e i consumi possono ridursi dal 10 al 30% (per sapere come scegliere una caldaia a condensazione leggi qui).

PRO: 

  • investimento economico iniziale inferiore;
  • funzionalità e resa ottimale anche in presenza di basse temperature esterne;
  • facilmente integrabile con termosifoni o con pannelli radianti (parete, soffitto, pavimento);
  • accesso agli incentivi dell’Ecobonus 65%/50% (se in classe A) e del Superbonus 110%.

CONTRO:

  • presenza di emissioni inquinanti generate dalla combustione;
  • necessità di allaccio alla rete del gas metano e costo del combustibile;
  • necessità di scarico a tetto o a parete (per sapere di più leggi questo articolo);
  • risparmio potenziale inferiore in bolletta rispetto alla pompa di calore (se quest’ultima viene installata in contesti ottimali).

Cos’è una pompa di calore?

In questo caso il riscaldamento avviene prelevando calore da una fonte naturale esterna più fredda (generalmente l’aria) per trasferirlo all’acqua dell’impianto che circola nei terminali.
Affinché questo accada, è presente un circuito con un particolare gas che a seguito di una compressione innalza la sua temperatura per poi cedere calore tramite uno scambiatore (per sapere di più sulle caratteristiche delle pompa di calore leggi qui). Una pompa di calore utilizza l’energia elettrica per la gestione del compressore, mentre non impiega elettricità per il riscaldamento diretto dell’aria o dell’acqua. I consumi di elettricità prelevata dalla rete possono essere notevolmente ridotti se, abbinato alla pompa di calore, viene installato un impianto fotovoltaico.

PRO: 

  • zero emissioni nocive per l’ambiente;
  • sfrutta una fonte di energia rinnovabile, assorbendo energia elettrica solamente per il funzionamento del compressore;
  • in condizioni ottimali è nettamente più performante di una “classica” caldaia; se reversibile, possibilità di utilizzarla 365 giorni l’anno per climatizzare casa sia d’inverno che d’estate;
  • tariffa elettrica agevolata, come la TD (Tariffa Domestica), volta a tutelare le utenze domestiche in cui è presente un sistema di riscaldamento in pompa di calore;
  • non necessita di scarico a tetto o a parete;
  • accesso agli incentivi del Superbonus, dell’Ecobonus e del Conto Termico 2.0.

CONTRO:

  • investimento economico iniziale più elevato;
  • diminuzione dell’efficienza e delle prestazioni con temperature esterne molto basse (sotto 0°C); per questo motivo la pompa di calore è consigliata in luoghi in cui la temperatura invernale non è particolarmente rigida;
  • non è indicata per funzionare con i tradizionali radiatori, ma solo in abbinamento a sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura;
  • necessità di uno spazio all’aperto per installare l’unità esterna.

Come capire quale impianto installare?

È sempre consigliabile l’analisi del contesto da parte di un termotecnico o un professionista energetico, come gli installatori Partner Viessmann, così che possano essere tenute in considerazione le opportune variabili prima di individuare a quale tecnologia affidarsi. Non esiste infatti una risposta univoca al quesito che pone di fronte alla scelta tra una caldaia a condensazione a una pompa di calore.

Impianti ibridi? Perché no!

Gli impianti ibridi (anch’essi incentivabili dall’Ecobonus 65% con sconto immediato in fattura) sono soluzioni in cui pompa di calore e la caldaia a condensazione coesistono; comportano un investimento iniziale maggiore, ma possono portare a benefici immediati sul risparmio in bolletta. Il principio è semplice: nei periodi climatici più miti la pompa di calore consente sicuramente un notevole risparmio, cosa che invece non accade se le temperature all’esterno si avvicinano allo zero, momento in cui entra in funzione la caldaia a condensazione. Un sistema elettronico di gestione può far sì che il funzionamento dell’impianto cambi in tempo reale al fine di massimizzare il risparmio in bolletta. installatori-partner-viessmann

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