2 marzo 2023  |  a cura di Giovanni Finarelli  |  condividi con

Pompa di calore e fotovoltaico: perché è la scelta vincente

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2 marzo 2023
Fotovoltaico, Pompe di Calore, Efficienza Energetica, Sistema integrato

Un sistema integrato composto da fotovoltaico con pompa di calore permette di azzerare la bolletta del gas e di abbattere quella dell'energia elettrica, avvicinandosi all’autosufficienza energetica.

Indice:

  1. Quali sono i vantaggi?
  2. Come funzionano?
  3. Fotovoltaico con accumulo e pompa di calore: perché serve?
  4. Con fotovoltaico e pompa di calore si raggiunge una completa autosufficienza energetica?
  5. La pompa di calore è installabile anche in un edificio esistente?
  6. Che sistema scegliere?
  7. Quanti kW di pannelli servono?
  8. Detrazione, Bonus o incentivi per ridurre la spesa
  9. Affidati a un professionista Partner Viessmann per un preventivo

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Quali sono i vantaggi?

Combinare fotovoltaico e pompa di calore è un modo particolarmente intelligente per consentire l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia. I vantaggi sono diversi: prima di tutto un bel risparmio sui costi legati a riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Ma non solo, si mette anche in pratica il concetto di casa a basse emissioni di CO2, perché si evita la combustione di fonti fossili per la climatizzazione.

Efficientamento Energetico Edifici: focus sugli NZEB > Leggi articolo

Installando un impianto fotovoltaico con accumulo e una pompa di calore, poi, si fa un passo verso l’autosufficienza energetica, eliminando la bolletta del gas e abbattendo quella elettrica.

Infine, con fotovoltaico e pompa di calore si adotta una soluzione integrata che rappresenta lo stato dell’arte della climatizzazione efficiente e pulita, aumentando il valore della propria abitazione.

Pompa di calore, sistema di ventilazione meccanica controllata, impianto fotovoltaico con accumulo elettrico e gestione intelligente. Perché un sistema integrato è la migliore soluzione per gli edifici a zero emissioni. > Leggi articolo

Vediamo cosa è necessario valutare per installare la soluzione integrata composta da pompa di calore e fotovoltaico.

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Come funzionano?

Una pompa di calore idronica è un dispositivo per la generazione di calore che riscalda gli ambienti e produce acqua calda sanitaria attraverso il prelievo di energia termica contenuta in sorgenti naturali (aria, acqua, terreno), grazie a un ciclo termodinamico basato su particolari gas e azionato da un compressore elettrico.

Diversamente dalle caldaie, le pompe di calore (se reversibili) hanno un doppio funzionamento:

  1. Riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria
  2. Raffrescamento estivo (come un comune climatizzatore), grazie all'inversione del ciclo di funzionamento

E' bene precisare che quando parliamo di generatore in pompa di calore parliamo di un sistema in grado di fare freddo perché raffredda l’acqua dell’impianto (come terminali sono richiesti pannelli radianti o ventilconvettori). Nel caso di climatizzatore, parliamo invece di un raffrescamento ad aria, tipicamente attraverso split o altre forme di unità interna.

Qui una mini-guida sulle tecnologie a disposizione per raffrescare casa.

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Nelle condizioni migliori e con temperature esterne dell’aria non troppo basse, le pompe di calore vantano efficienze altissime, superiori a quelle di una caldaia, restituendo sempre più energia di quella che consumano e permettendo di raggiungere un risparmio anche fino al 50% sui costi di riscaldamento di una caldaia.

Un impianto fotovoltaico, invece, produce elettricità gratuitamente e in moto totalmente green sfruttando la luce solare.

Se ben dimensionato rispetto ai consumi e correttamente installato sul tetto di un’abitazione, un impianto fotovoltaico è una soluzione che permette di alimentare in parte le utenze elettriche della casa, compresa la pompa di calore, diminuendo il prelievo di energia elettrica dalla rete.

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Fotovoltaico con accumulo e pompa di calore: perché serve?

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica solo nelle ore di luce. Per ovviare a questa criticità è sempre più frequente una integrazione tra pannelli fotovoltaici e i sistemi di accumulo. Delle batterie elettrochimiche che immagazzinano l’elettricità prodotta in eccesso (ossia non immediatamente auto-consumata) durante il giorno, che altrimenti andrebbe ceduta in rete, e la rendono disponibile successivamente quando ce n’è bisogno in casa.

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Con un accumulo ben dimensionato l’autoconsumo di un impianto fotovoltaico arriva a percentuali fino all’80% e oltre su base annuale (rispetto al 25-30% circa di un impianto standard), riducendo ai minimi termini il consumo e il prelievo di energia dalla rete (a tutto vantaggio del risparmio).

Con fotovoltaico e pompa di calore si raggiunge una completa autosufficienza energetica?

L’installazione di impianto fotovoltaico con accumulo e pompa di calore è la soluzione principale per avvicinarsi all’autosufficienza energetica di un’abitazione, sia per la il riscaldamento sia per i consumi elettrici. Ma molto difficilmente si raggiunge la completa autonomia energetica.

Va precisato, infatti, che un’autonomia totale, a meno che l’edificio non sia “passivo”, con un fabbisogno energetico quasi nullo, è di fatto impossibile da ottenere.

Efficientamento Energetico Edifici: focus sugli NZEB > Leggi articolo

Nei mesi più freddi, infatti, un impianto fotovoltaico domestico, anche se dotato di accumulo, non riesce a coprire da solo il consumo della pompa di calore per le esigenze di riscaldamento e acqua calda sanitaria, che proprio in inverno sono più alti. Viceversa, nei mesi estivi il fotovoltaico produrrà non solo l'energia sufficiente, ma anche energia in eccesso. Per questo motivo, un "bilancio energetico" complessivo va fatto su base annuale.

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La pompa di calore è installabile anche in un edificio esistente?

Le pompe di calore hanno raggiunto un livello di innovazione compatibile con qualsiasi tipologia di edificio, dunque sono adatte sia per le nuove costruzioni sia nelle riqualificazioni energetiche. Con potenze che partono dai 3-4 kW, si adattano ad abitazioni monofamiliari come a residenze di grandi dimensioni e spazi commerciali.

Le pompe di calore forniscono i maggiori vantaggi in edifici nuovi o ben coibentati, che consentono di operare con basse di temperature di mandata dell’acqua.

Come impostare correttamente la temperatura di mandata caldaia > Leggi articolo

Oggi, però, sono disponibili pompe di calore che raggiungono temperature di mandata fino a 70°C, adatte quindi per l’utilizzo anche con i tradizionali radiatori. Tra queste, la nuova pompa di calore Vitocal 250-A di Viessmann, progettata appositamente per le riqualificazioni.

Pompa di calore per termosifoni, ecco quando conviene > Leggi articolo


L’unico requisito richiesto dalle pompe di calore è lo spazio necessario per l’unità esterna e in ambiente per il bollitore di accumulo dell’acqua calda (per sapere di più leggi anche Installazione pompe di calore: posizione, spazi e condizioni).

Che sistema scegliere?

Non esistono controindicazioni per installare un sistema fotovoltaico con pompa di calore.

Per quanto riguarda le pompe di calore, è possibile trovare sul mercato diverse tecnologie o soluzioni. Possono essere del tipo aria-acqua, acqua-acqua oppure geotermiche, a seconda della sorgente esterna da cui prelevano il calore.

Anche i climatizzatori sono pompe di calore, ma della tipologia aria-aria. Quindi capaci sia di raffrescare sia di riscaldare l'aria negli ambienti. > Leggi articolo

Normalmente in ambito residenziale si utilizzano quelle aria-acqua, caratterizzate da maggiore semplicità in fase progettuale e di installazione.

Pompa di calore: guida completa alla scelta

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L’elemento fondamentale nella scelta della giusta pompa di calore da installare è il suo dimensionamento corretto, tale da limitare il consumo energetico e garantire il comfort ambientale in tutte le stagioni.

Calcolo della potenza termica: semplice spiegazione > Leggi articolo

Il dimensionamento si calcola in funzione del fabbisogno termico che, a sua volta, dipende da:

  • dimensioni e caratteristiche di isolamento dell’edificio
  • zona climatica
  • numero dei componendi del nucleo familiare
  • terminali utilizzati per la diffusione del calore

In questo modo si possono stimare i consumi elettrici annuali della pompa di calore considerando l’andamento nel corso dell’anno delle temperature esterne della località di installazione (più le temperature sono rigide, più aumenta il consumo elettrico). A questi consumi si sommano tutti gli altri consumi elettrici dell’abitazione, per stimare la potenza fotovoltaica più indicata.

Quanto consuma una pompa di calore? > Leggi articolo

Per raggiungere la parziale autonomia energetica e nell’ottica di sistema integrato, infatti, pompa di calore e fotovoltaico con accumulo vanno dimensionati entrambi nel modo corretto.

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Quanti kW di pannelli servono?

Partiamo dalla premessa che con il fotovoltaico non si riesce a riscaldare la casa gratis. Anche con un impianto da 6-7 kW, quindi di dimensioni più che discrete, in dicembre o gennaio si otterrà una produzione fotovoltaica inferiore rispetto ai consumi della pompa di calore.

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Una casa mediamente isolata, infatti, il fabbisogno di una pompa di calore può arrivare a 20-25 kWh al giorno (ai quali si sommano i consumi degli altri sistemi elettrici di casa, circa altri 8-10 kWh al giorno), mentre un impianto fotovoltaico da 5 kW in una giornata invernale al Nord Italia produce meno di 10 kWh.

Cosa considerare allora per capire quanti kW di fotovoltaico servono?

Bisogna ragionare in termini di consumi elettrici e i produzione fotovoltaica su base annuale.

Avendo prima determinato il fabbisogno annuale elettrico di tutte le utenze elettrica di casa (pompa di calore compresa), si può stimare il dimensionamento corretto dell’impianto fotovoltaico, considerando ovviamente lo spazio disponibile su tetto, e dell’eventuale batteria.

La stima della produzione annuale dell’impianto fotovoltaico, a sua volta, va fatta tenendo conto non solo dei kW installati, ma anche della latitudine, dell’orientamento e dell’inclinazione con cui vengono installati i moduli, due fattori che incidono sull’effettiva produzione. Non serve esagerare con i kW di fotovoltaico, perché nei mesi estivi si avrebbe un inutile eccesso di produzione: serve, invece, trovare un buon compromesso.

Installare un impianto fotovoltaico conviene? Le risposte. > Leggi articolo

Detrazione, Bonus o incentivi per ridurre la spesa

Essendo un generatore di calore che aumenta l’efficienza energetica e, contemporaneamente, utilizza fonti rinnovabili, la pompa di calore è installabile utilizzando diversi inventivi per le riqualificazioni edilizie.

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Nell’ambito del Superbonus (ora depotenziato e soggetto a particolari limiti) la pompa di calore è un intervento trainante che consente di agevolare il fotovoltaico come intervento trainato. L’Ecobonus, invece, permette di detrarre dalle tasse in 10 anni il 65% delle spese per la sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento con una pompa di calore.

Un’altra agevolazione sfruttabile per le pompe di calore è il Conto Termico, che eroga un contributo economico diretto per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per interventi di piccole dimensioni.

Conto Termico, conveniente come uno sconto in fattura > Leggi articolo

Per il fotovoltaico, invece, oltre al Superbonus è possibile sfruttare il Bonus Ristrutturazioni che consente di detrarre il 50% delle spese, con un limite di una spesa complessiva di 96.000 euro.

Novità 17 febbraio 2023: stop cessione del credito e sconto in fattura. Il decreto Aiuti quater e la Legge di Bilancio 2023, nel tentativo di sbloccare i crediti rimasti incagliati nei cassetti fiscali delle banche e delle imprese, aveva previsto la possibilità di spalmare su 10 anni e non più su 4 anni i crediti generati dalle spese comunicate all’ Agenzia delle Entrate entro il 31/10/2022 e non ancora utilizzati.

Migliorare la tua casa dal punto di vista di comfort ed efficienza energetica? La risposta è affidarsi a un professionista, come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann!

Devi sostituire la vecchia caldaia o realizzare un nuovo impianto termico, di climatizzazione o fotovoltaico? Vuoi raggiungere un obiettivo di risparmio, riduzione delle emissioni del tuo impianto o migliorare il livello di comfort percepito in casa?

Tutti questi bisogni richiedono interventi specifici e concreti, che sono tutto fuorché secondari o di poco valore.

Fare la scelta giusta non è facile e immediato, ma richiede:

  • raccogliere le giuste informazioni
  • districarsi e comprendere concetti complessi
  • ricevere adeguata consulenza
  • fare valutazioni

Solo alla fine di questo percorso si possono prendere decisioni, che, come anticipato, portano con se un investimento economico, delle volte rilevante.

Questo percorso poi non riguarda solo i proprietari di case, ma anche chi gestisce edifici commerciali o un’azienda che, soprattutto in quest'ultimo periodo, si trovano a fare i conti con l'impennata dei costi dell'energia.

Sicuramente fare la scelta giusta dal punto di vista energetico e impiantistico consente una reale riduzione dei consumi (e costi), il miglioramento del livello di comfort e, allo stesso tempo, l'aumento del valore dell’abitazione o dello stabile in generale.

Per obiettivi così importante è fondamentale rivolgersi a un tecnico professionista, un installatore affidabile con esperienza e qualificato come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann.

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