Tutti i condizionatori funzionano con il principio della pompa di calore, quindi reversibili. In altre parole sono capaci sia di raffrescare sia riscaldare, potendo essere utilizzati anche al posto della caldaia.
Indice:
- Un condizionatore a pompa di calore è utilizzabile tutto l'anno
- Cosa è un condizionatore a pompa di calore
- Funzionamento caldo-freddo o reversibile
- Perché utilizzare un condizionatore per riscaldare
- Ambiente tutelato con elettricità e fonti rinnovabili
- Attenzione alla classe energetica
- Bonus condizionatore a pompa di calore per l'acquisto
Un condizionatore a pompa di calore è utilizzabile tutto l'anno
Quando sentite parlare di condizionatore a pompa di calore pensate che si tratti di una speciale tecnologia tipica solo di alcuni modelli?
In realtà non è così, perché tutti i condizionatori sono pompe di calore! La differenza la fanno le caratteristiche tecniche e le funzionalità, a partire dall’importante capacità di poter funzionare non in “solo freddo” ma anche per riscaldare: in questo caso di tratta di una pompa di calore reversibile.
Un condizionatore a pompa di calore reversibile è sfruttabile tutto l'anno. Utilizzarlo per riscaldare casa, soprattutto quando fuori non c'è una temperatura troppo bassa, può essere molto comodo e conveniente, perché una pompa di calore funziona in modo molto efficiente.
Vediamo, quindi, come funziona e quali incentivi sono a disposizione per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento.
Cosa è un condizionatore a pompa di calore
I condizionatori o climatizzatori (i due termini sono praticamente sinonimi) sono pompe di calore elettriche del tipo aria-aria.
Cosa significa? Vuol dire che prelevano l’energia termica presente nell’aria esterna per trasferirla all’aria degli ambienti, grazie al ciclo termodinamico della pompa di calore che funziona in questo modo: in un circuito di tubazioni in rame scorrono particolari fluidi (i gas refrigeranti) che vengono ciclicamente compressi da un compressore elettrico, trasformandosi dallo stato liquido a quello di gassoso (e viceversa) grazie al passaggio da un condensatore e da un evaporatore.
Il passaggio attraverso l’evaporatore consente di raffrescare, perché qui il fluido in stato liquido assorbe calore dall’aria degli ambienti in cui si trova trasferendo freddo, con il supporto di un ventilatore.
Dopo il passaggio dall’evaporatore, il fluido, di nuovo in stato gassoso, torna al compressore e il ciclo ricomincia. È esattamente così che funziona un frigorifero.
Quando il fluido compresso passa, invece, dal condensatore si trova a temperatura più alta: questo calore può essere sfruttato per riscaldare gli ambienti.
Funzionamento caldo-freddo o reversibile
La doppia capacità di raffrescare e riscaldare è una delle caratteristiche più importanti di un climatizzatore. Queste pompe di calore aria-aria vengono chiamate “reversibili” perché sono in grado di invertire il ciclo di funzionamento trasferendo calore agli ambienti.
Come fanno i condizionatori a pompa di calore a diventare reversibili?
In un condizionatore con funzione di riscaldamento “splittato“ (ossia con unità interna ed esterna), anche il condensatore, dove il fluido gassoso cede calore, è posto nell’unità interna, che può così riscaldare l’aria aiutandosi, anche in questo caso, con il ventilatore presente. In un condizionatore solo freddo, invece, il condensatore è nell’unità esterna.
Perché utilizzare un condizionatore per riscaldare
Come abbiamo accennato, nelle mezze stagioni riscaldare casa utilizzando un condizionatore è conveniente e aiuta a consumare meno gas perché si può ritardare l'accensione della caldaia.
È possibile utilizzare un condizionatore reversibile tutto l'anno come unico sistema per il riscaldamento e il raffrescamento, soprattutto con climi con temperatura non troppo rigida.
Anche in appartamento con riscaldamento centralizzato, i condizionatori a pompa di calore possono essere utilizzati in inverno per limitare l'accensione dei termosifoni e risparmiare sulle spese condominiali.
Per essere certi che il condizionatore funzioni sempre con ottimi rendimenti non pesando troppo sulla bolletta elettrica, bisogna però verificare la classe di efficienza energetica e le condizioni operative in cui può funzionare bene, come spieghiamo più avanti.
Ambiente tutelato con elettricità e fonti rinnovabili
L'efficienza di una pompa di calore è molto alta, decisamente superiore a quella di una caldaia a gas, per cui si tratta di una soluzione sempre conveniente a livello di risparmio energetico.
Una pompa di calore, inoltre, non brucia combustibili fossili ma consuma elettricità e fonti rinnovabili (l'energia termica dell'aria), per cui aiuta a diminuire le emissioni di CO2 ed evita le altre emissioni nocive locali, come il particolato.
Un climatizzatore in pompa di calore evoluto ed efficiente, quindi, è una delle soluzioni più comode a disposizione per ottenere una casa senza gas.
Attenzione alla classe di efficienza energetica
Non tutti i climatizzatori in pompa di calore hanno la stessa classe energetica. I migliori, quelli che consumano meno (come il Vitoclima 232-S di Viessmann), sono in classe A+++ sia in raffrescamento che in riscaldamento.
La classe energetica di un climatizzatore dipende da due parametri, indicati con le sigle EER e COP:
- l'EER (Energy Efficency Ratio) indica l'efficienza in fase si raffrescamento
- il COP (Coefficent Of Performance) quella in riscaldamento.
Più alti sono i valori di tali indici, più è alta l’efficienza: un COP pari a 4 significa, ad esempio, che per ogni kWh elettrico consumato, la pompa di calore ne fornisce 4 sotto forma di calore (per sapere di più leggi anche Climatizzatori e massima efficienza: scegli la classe A+++).
La classe A+++ ha indici che arrivano a superare il valore 8 in raffrescamento e il 5 in riscaldamento. Con temperature esterne prossime o sotto lo zero, però, l'indice COP si abbassa, per cui la macchina diventa un po' meno efficiente e consuma più elettricità.
Bonus condizionatore a pompa di calore per l'acquisto
Se stai pensando a un sistema di climatizzazione alternativo per la nuova casa oppure se intendi sostituire il tuo vecchio climatizzatore inefficiente, esistono bonus e incentivi che riducono i costi di acquisto e installazione.
Il bonus più utilizzato per l'acquisto dei condizionatori è il Bonus ristrutturazioni (o Bonus casa) che consente di detrarre dalle tasse il 50% delle spese. Il sistema deve essere almeno in classe A è può trattarsi della sostituzione di un vecchio climatizzatore oppure di una nuova installazione a supporto dell'impianto di riscaldamento esistente.
L'Ecobonus, invece, consente di detrarre il 65% delle spese, ma il climatizzatore deve essere ad alta efficienza e deve costituire l'impianto di climatizzazione principale. Inoltre, è necessaria un’asseverazione da inviare all'Enea che attesti il miglioramento di efficienza energetica dell'impianto stesso.
Infine c'è anche il Conto Termico 2.0 che fornisce un contributo diretto fino al 65% delle spese.