15 febbraio 2023  |  a cura di Alberto Villa  |  condividi con

Autosufficienza energetica: totale o parziale?

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15 febbraio 2023
Fotovoltaico, News, Pompe di Calore, Efficienza Energetica, Sistema integrato

L'autosufficienza totale (o autarchia energetica) è difficile e, a volte, nemmeno conveniente. Meglio puntare a ottenere case autosufficienti energeticamente, ma in modo parziale.

Indice:

  1. Quando parliamo di autosufficienza energetica

  2. Differenti tipi di autosufficienza energetica

  3. Le tecnologie integrate per l’autosufficienza energetica

  4. Autosufficienza energetica totale: conviene davvero?

  5. Affidati a un professionista Partner Viessmann per un preventivo

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Quando parliamo di autosufficienza energetica

Avere a disposizione elettricità, riscaldamento e acqua calda a volontà e gratuitamente. Chi riesce a provvedere da solo al proprio bisogno dal punto di vista energetico corona questo sogno, ottenendo quella che viene definita autosufficienza energetica. Accanto al beneficio in termini di bollette azzerate, in più, il vantaggio di dotarsi di una casa con un impianto che contribuisce alla salvaguardia, al futuro dell’ambiente e alla lotta al climate change.

In termini teorici, l’autosufficienza energetica significa che nella mia abitazione gli impianti a energia rinnovabile come il fotovoltaico o il solare termico producono l'energia necessaria che viene richiesta per coprire i consumi elettrici. Questo si ottiene utilizzando fonti rinnovabili, quindi rinunciando ai combustibili fossili. Nella pratica, però, l'autosufficienza totale, che si può chiamare autarchia energetica, non solo è difficile ma a volte non è nemmeno conveniente, mentre si può puntare più facilmente a ottenere una casa parzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Una villa nei Colli Euganei mostra come l’utilizzo di fonti rinnovabili e fossili ad alta efficienza nei sistemi ibridi permetta di abbattere i consumi, a vantaggio dell’eco sostenibilità e delle bollette. > Leggi articolo

Attraverso l'utilizzo di soluzioni collaudate ad alto grado di efficienza energetica oppure tecnologie affidabili di ultima generazione per la produzione di energia e la climatizzazione di casa, negozi o aziende, Viessmann rende possibile affrontare il percorso.

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Differenti tipi di autosufficienza energetica

Dal livello di autosufficienza energetica raggiunto in casa, misurato dal rapporto tra energia autogenerata ed energia effettivamente consumata, dipende l’effettiva indipendenza energetica dai fornitori di energia.

L'indipendenza energetica è possibile per una casa unifamiliare, ma è onerosa dal punto di vista economico. Più vantaggiose sono soluzioni ad alto grado di autosufficienza che possono alleggerire i consumi. > Leggi articolo

Quando non si ottiene una totale indipendenza energetica, significa che gli impianti a fonti di energia rinnovabile presenti (come i pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici) forniscono solo una parte del bisogno complessivo, oppure che la forniscono totalmente ma in maniera sfasata rispetto ai consumi.

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Vediamo di cosa si tratta:

  • Autosufficienza energetica reale: si verifica quando un’abitazione copre interamente e istantaneamente il proprio fabbisogno con l'autoproduzione di energia sul posto e, in linea di principio, non è necessaria una connessione con le reti pubbliche elettrica e del gas. Si parla in questo caso di autarchia energetica. Questa forma di autosufficienza è un obiettivo poco concreto e difficilmente realizzabile oggi (soprattutto per l'investimento economico da effettuare) e vale per pochissimi edifici.

Autonomia energetica e riduzione dei costi grazie a trigenerazione e impianto fotovoltaico per l'headquarter italiano del gruppo Viessmann a Pescantina, in provincia di Verona. > Vedi referenza

  • Autosufficienza energetica totale, ma media bilanciata: accade quando l’auto-produzione energetica annuale di un edificio corrisponde più o meno ai valori di consumo annuali. In pratica, genero i kWh che consumo annualmente. Viene chiamata "media differita", perché la generazione e il consumo non avvengono in modo simultaneo, ma differito, con uno sfasamento temporale. In altre parole, significa che in determinati periodi è necessario comunque ricorrere all’approvvigionamento dalla rete e in altri momenti avrò un eccesso di produzione di energia che cederò alla rete (quindi un po' compro e un po' cedo).
    Cosa significa dal punto di vista pratico?
    - Nei mesi estivi avremo un impianto fotovoltaico che produce un quantitativo di energia che in gran parte serve per l'autoconsumo istantaneo (es. utilizzo di elettrodomestici, impianto di climatizzazione, luci, ecc.), ma c'è anche un surplus di elettricità. Questo surplus viene ceduto in rete, oppure accumulato se, oltre ai pannelli solari, dispongo in casa anche di una batteria con capacità d'accumulo;
    - Nel periodo invernale, invece, l'autoproduzione di energia non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno e i consumi stagionali dell'edificio (dovuti in gran parte all'accensione degli impianti di riscaldamento). La differenza è compensata prelevando elettricità dalla rete, ed è il motivo per cui l'argomento dell'autosufficienza reale lascia spazio a quella di "media bilanciata". Anche in questo caso, tuttavia, le batterie di accumulo dell’elettricità prodotta in eccesso dall'impianto fotovoltaico (e non immediatamente consumata) possono aiutare ad aumentare il grado di autosufficienza (e il livello di risparmio annuo).

Gli impianti fotovoltaici su tetto fino a 200 kW possono tutti utilizzare il modello unico semplificato, anche nei centri storici a determinate condizioni. Le strutture turistiche possono utilizzare la Dila. > Leggi articolo

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Le tecnologie integrate per l’autosufficienza energetica

Se ci si pone come obiettivo il raggiungimento dell’autosufficienza energetica, bisogna considerare l’edificio nel suo insieme valutando con attenzione le caratteristiche e gli interventi da fare su tutti gli elementi coinvolti.

L’indipendenza energetica non deve essere per forza totale: essere in parte autosufficienti vuol dire risparmiare su tutta l’energia autoprodotta. L’esempio di una PMI. > Leggi articolo

In ambito residenziale, la condizione preliminare è che l’involucro edilizio (pareti perimetrali, tetto, pavimento) sia ben coibentato per garantire una limitata dispersione termica, mentre le superfici vetrate a bassa trasmittanza devono contemporaneamente permettere il massimo apporto della luce solare in inverno per consentire l’illuminazione naturale degli ambienti. Se si rispettano questi requisiti, e se tutte le dotazioni elettriche di casa (dagli elettrodomestici ai dispositivi elettronici) sono nelle migliori classi di efficienza, le probabilità di raggiungere un alto grado di autosufficienza sul fronte termico ed elettrico aumentano.

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Dal punto di vista energetico e impiantistico, esistono diverse soluzioni integrate che gli utenti possono considerare per avvicinarsi all'obiettivo di autonomia energetica.

Pompa di calore, sistema di ventilazione meccanica controllata, impianto fotovoltaico con accumulo elettrico e controllo intelligente. Perché un sistema integrato è la migliore soluzione per gli edifici a zero emissioni.> Leggi articolo

Queste le principali:

  • Impianto con pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici (la casa solare): il fotovoltaico coprirà almeno parzialmente i consumi di energia elettrica domestica (impianto di riscaldamento e climatizzazione, luci ed elettrodomestici) e lo stesso faranno i pannelli solari termici per quanto riguarda la produzione di calore: collettori solari di grandi dimensioni e dotati di accumuli termici da centinaia di litri che mantengono il calore per molto tempo, sono capaci di produrre tutta l’acqua calda sanitaria di cui hai bisogno dalla primavera fino all’autunno, evitando l’accensione dell’impianto di riscaldamento in questi mesi e supportandolo in inverno. Se all'impianto fotovoltaico abbiniamo in casa anche una batteria d'accumulo, il livello di autoconsumo aumenta in modo significativo (anche oltre l'80%). Soprattutto quest'ultimo elemento garantisce la piena autosufficienza dell'alimentazione in casa anche quando le condizioni non sono favorevoli (es. giornata di pioggia, di cielo nuvoloso o di notte), con un considerevole vantaggio sulle bollette di energia.
    Vitocharge VX3 e le soluzioni di batterie per accumulo Viessmann evolute assicurano le massime performance dell‘impianto fotovoltaico di casa. La soluzione chiave per produrre e accumulare energia con utenti domestici e aumentare il proprio livello di autoconsumo rispetto ai fornitori di energia.

Le soluzioni con sistemi di accumulo fotovoltaico, composti da batteria e inverter, permettono di massimizzare l’autoconsumo dell’elettricità prodotta dall’impianto di casa, valorizzando l’investimento. > Leggi articolo

  • Impianto fotovoltaico e pompa di calore: l'installazione in casa di una soluzione in pompa di calore alimentata elettricamente dai pannelli fotovoltaici è il modo migliore per puntare a un alto grado di autoconsumo, efficienza energetica e soddisfare i bisogni di energia per riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria; l’aggiunta di un sistema di accumulo correttamente dimensionato per immagazzinare l’energia fotovoltaica prodotta in eccesso è indispensabile per aumentare il livello di autonomia (quindi il risparmio) quando le condizioni esterne non sono favorevoli (ad esempio in caso di brutto tempo) o il fabbisogno elettrico dell'abitazione è più alto.

Ecosostenibili e capaci di garantire risparmio economico, un impianto di riscaldamento a pompa di calore ha bisogno di determinate condizioni per essere installato e funzionare al meglio. > Leggi articolo

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Vitocal 100-A di Viessmann, ad esempio, è la pompa di calore monoblocco per un sistema energetico integrato ed efficiente.

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Alcuni suoi vantaggi sono:

  • Alta qualità e design moderno made by Viessmann

  • Elevati valori di COP e EER (classe energetica A+++)

  • Temperatura di mandata fino a 60°C

  • 9 taglie di potenza da 6 kW a 18 kW

  • Gas ecologico R32

  • Funzionamento in varie configurazioni in base all'esigenza installativa (da sola, incasso, sistema ibrido)

  • Integrazione con impianto fotovoltaico per autoproduzione e autoconsumo di energia in casa

Pompa di calore o sistema ibrido: quale cosa scegliere? > Leggi articolo

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L'autosufficienza energetica totale conviene davvero?

Ottenere case autosufficienti energicamente al 100% è possibile, almeno da un approccio tecnico, ma non sempre è una strategia conveniente.

L’isolamento termico dell’edificio o della casa (involucro), come si diceva, è un elemento essenziale per minimizzare il fabbisogno termico e, inoltre, il dimensionamento degli accumuli termico ed elettrico deve essere consistente.

L’impegno economico iniziale diventa, quindi, una chiave importante ed è sempre necessario valutare il rapporto tra i costi energetici (bollette) risparmiati e i costi d’investimento, per consentire l’ammortamento in un periodo ragionevole. Altrimenti, soprattutto nel caso di abitazione unifamiliare, l’intervento potrebbe in futuro rivelarsi anti-economico.

Cerchi suggerimenti su come risparmiare energia? Ecco le migliori azioni a costo zero! > Leggi articolo

Quello che è sempre consigliabile, invece, è puntare al più alto grado possibile di autosufficienza energetica - ferma restando il rapporto costi/benefici - per minimizzare il prelievo di energia dalla rete.

Consumo energetico e bollette quasi a zero in casa? Pompa di calore, pavimento e solare > Leggi articolo

Migliorare la tua casa dal punto di vista di comfort ed efficienza energetica? La risposta è affidarsi a un professionista, come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann!

Devi sostituire la vecchia caldaia o realizzare un nuovo impianto termico, di climatizzazione o fotovoltaico? Vuoi dare un taglio alle bollette legate ai costi energetici o, più semplicemente, ridurre la tua dipendenza dai fornitori di energia?

Tutti questi bisogni richiedono interventi specifici e concreti, che sono tutto fuorché secondari o di poco valore.

Fare la scelta giusta non è facile e immediato, ma richiede:

  • raccogliere le giuste informazioni
  • districarsi e comprendere concetti complessi
  • ricevere adeguata consulenza
  • fare valutazioni

Solo alla fine di questo percorso si possono prendere decisioni, che, come anticipato, portano con se un investimento economico, delle volte rilevante.

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Questo percorso poi non riguarda solo i proprietari di case, ma anche chi gestisce edifici commerciali o un’azienda che, soprattutto in quest'ultimo periodo, si trovano a fare i conti con l'impennata dei costi dell'energia.

Sicuramente fare la scelta giusta dal punto di vista energetico e impiantistico consente una reale riduzione dei consumi (e costi), il miglioramento del livello di comfort e, allo stesso tempo, l'aumento del valore dell’abitazione o dello stabile in generale.

Per obiettivi così importante è fondamentale rivolgersi a un tecnico professionista, un installatore affidabile con esperienza e qualificato come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann.

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