Se vuoi abbandonare il gas o il gasolio, mantenendo i vecchi termosifoni, la caldaia a pellet può essere la scelta giusta per te. Ecco una piccola guida per orientarti.
Indice:
- Caldaia a pellet per termosifoni: una scelta economica e sostenibile
- Cosa è il pellet?
- Stufa pellet e caldaia a pellet, che differenza c’è?
- Ci sono incentivi per installare una caldaia a pellet?
- Quanta quantità di pellet è necessaria per il periodo invernale?
- Quanto conviene il pellet rispetto al metano?
- Cosa tenere in considerazione durante l'installazione
- Preventivo caldaia a pellet
Caldaia a pellet per termosifoni: una scelta economica e sostenibile
Il pellet è un combustibile che ti consente di riscaldare la casa in modo economico e di abbandonare i combustibili fossili scegliendo una fonte di energia rinnovabile, anche mantenendo i tuoi vecchi termosifoni (come per una pompa di calore).
Nonostante i prezzi del pellet abbiano avuto un picco nel 2022, ora sono ritornati ai livelli precedenti, e la sua convenienza rispetto ai combustibili tradizionali è rimasta.
Oggi poi, dopo che il picco del caro energia è passato, il costo del pellet si sta abbassando anche grazie al dimezzamento dell’IVA deciso dal Governo per il 2023.
Con il pellet puoi riscaldare una o più stanze; se al posto di una semplice stufa a pellet scegli una caldaia a pellet, puoi utilizzare i termosifoni esistenti riscaldando tutta la casa e puoi produrre contemporaneamente l’acqua calda sanitaria.
Per essere certi di rispettare la normativa e non produrre emissioni inquinanti, devi però installare apparecchi moderni di ultima generazione che ti consentono anche di accedere agli incentivi economici.
Cosa è il pellet?
Il pellet è un tipo di biomassa legnosa vergine che può essere utilizzato come combustibile in stufe a pellet o in caldaie.
Si presenta alla vista sotto forma di piccoli cilindretti dal diametro di 6-7mm.
I cilindretti sono costituiti da segatura pressata derivata dagli scarti della lavorazione del legno (soprattutto abete, pino, faggio e rovere) .
Il pellet, quindi, è un prodotto naturale ed ecologico che bruciando causa poche emissioni nocive, specie se di ottima qualità come quello certificato ENPlus - A1. Favorisce inoltre il risparmio energetico grazie all'elevato potere calorifico (ossia la quantità di calore generata dalla combustione di 1 kg di materiale) particolarmente alto e al minimo scarto di cenere.
Su ogni sacco di pellet deve essere indicato il valore del potere calorifico e il contenuto acqua, che determinano il livello di qualità.
Stufa a pellet e caldaia a pellet, che differenza c’è?
Non bisogna confondere le semplici stufe a pellet con le caldaie a pellet. Se vuoi collegare il tuo apparecchio ai termosifoni per riscaldare casa, devi scegliere una caldaia.
Mentre una stufa a pellet riscalda direttamente l’aria degli ambienti senza produrre acqua calda, una caldaia a pellet per termosifoni funziona proprio come la tua caldaia a gas, riscaldando l’acqua dell’impianto che arriva fino ai termosifoni e anche quella sanitaria che utilizzi in bagno e in cucina.
Può quindi essere l’unico generatore di calore presente in casa e non avendo problemi nel raggiungere alte temperature può funzionare con qualsiasi tipo di terminale di diffusione del calore (oltre ai normali termosifoni, puoi utilizzarla anche con i ventilconvettori o con un sistema radiante a pavimento).
Una stufa, invece, funziona solamente come supporto al sistema di riscaldamento principale.
Per la caldaia a pellet, rispetto a una stufa, occorre in genere più spazio, perché serve la centrale termica esistente. Inoltre, la caldaia a pellet necessita in genere di un accumulo per acqua tecnica e acqua sanitaria. La condizione ottimale è avere a disposizione un locale tecnico dedicato, ben areato, grande circa 5-7 metri quadri.
Ci sono incentivi per installare una caldaia a pellet?
Una caldaia a pellet ha un costo un po’ superiore rispetto a una a gas, ma la differenza si recupera in poco tempo con il risparmio economico sul combustibile.
Inoltre, per l’installazione di una caldaia a pellet in sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento sono disponibili incentivi statali:
- Detrazione fiscale del 50% (con Ecobonus per interventi di riqualificazione energetica oppure con Bonus Ristrutturazioni)
- Conto Termico, che prevede un rimborso diretto in 2 o 5 anni, fino al 65% della spesa
A proposito del Conto Termico, esiste un catalogo ufficiale che permette di sapere subito se la caldaia a pellet che vuoi acquistare ha diritto al contributo. Recentemente il GSE (gestore dei Servizi Energetici) ha aggiornato questo catalogo secondo i nuovi requisiti che riguardano tutte le le caldaie a biomassa.
Per poter accedere all’incentivo le nuove caldaie a pellet (o a legna) devono avere una certificazione ambientale pari a 4 o 5 stelle se si sostituisce un precedente impianto a biomassa, mentre devono possedere 5 stelle se si sostituisce un impianto alimentato a gasolio, olio combustibile o carbone.
Nel catalogo sono presenti diverse caldaie a biomassa Viessmann, come la caldaia a pellet Vitoligno 300-C disponibile con potenza termica da 12 a 32 kWt, indicate per abitazioni mono o bifamiliari, completamente automatizzate per quanto riguarda il caricamento del combustibile e la pulizia.
Quanta quantità di pellet è necessaria per il periodo invernale?
Se ti stai chiedendo quanto pellet consumerai per riscaldare la tua casa durante l’inverno, la risposta è molto semplice!
Facciamo una equivalenza sui consumi attuali:
- 1 litro di gasolio o 1 mc di gas metano equivale a 2 kg di pellet.
- Se l'edificio consuma annualmente 1500 mc di metano, serviranno 3 tonnellate di pellet.
Quanto conviene il pellet rispetto al metano?
Dopo il picco di prezzi del 2022 e il progressivo calo in primavera 2023, unito alla riduzione IVA dal 22 al 10%, ora il pellet è molto competitivo anche rispetto al gas metano, e il risparmio si aggira da un 30 al 50%.
Con i prezzi attuali così altalenanti, è impossibile fare un confronto economico affidabile; per fare una valutazione puoi però considerare che a livello di resa energetica, 1 metro cubo di metano (o 1 litro di gasolio) equivalgono a circa 2 kg di pellet.
Le tue abitudini di consumo incidono ovviamente molto sulla spesa di riscaldamento. Se l’inverno è molto freddo o se tieni il termostato impostato su temperature molto confortevoli, sopra i 20°C, il consumo di pellet ovviamente aumenterà.
Tieni presente che controllare il consumo di pellet giornaliero è molto più semplice e immediato rispetto a controllare i tuoi consumi di gas!
Cosa tenere in considerazione durante l'installazione: spazio e sistema di evacuazione fumi (camino)
Il pellet è decisamente conveniente.
Ma si può installare una di queste caldaie in qualunque situazione?
Esistono in realtà alcune limitazioni.
Normalmente è necessario un locale tecnico o una centrale termica. Soprattutto nel caso della legna, poi, è necessario installare, oltre alla caldaia, un puffer di accumulo dell’acqua.
Ad esempio, con una caldaia a legna da 23 kW di potenza ne serve uno da almeno 1.000 litri, mentre con 30 kW si passa a 1.500 litri. Per il pellet servono accumuli minori.
Si tratta di accumuli che richiedono il giusto spazio e pesano svariati quintali, per cui è fondamentale che siano posizionati al piano terra o su solai adeguati. Possono servire complessivamente dai 5 ai 15 metri quadrati nel caso della legna (tra caldaia, puffer e accessori vari) e 4-7 metri quadri nel caso del pellet.
Solo modelli di taglia più piccola, per esempio da 12 kW indicati per un appartamento tradizionale o “case clima”, possono essere installati anche in un ripostiglio.
Bisogna poi valutare attentamente lo spazio per immagazzinare il combustibile e anche come lo si trasporta, così come avere gli spazi opportuni per le ispezioni di pulizia annuale. Serve, insomma, la massima semplicità logistica per caricare la caldaia e la scelta di soluzioni economiche spesso si rivela scomoda, quindi sbagliata.
Ed eccoci, infine, a un vincolo edilizio fondamentale: il camino.
Per conformità di legge, oltre che per assecondare la buona norma tecnica, una caldaia a legna o pellet necessita di un camino a tiraggio naturale (che lavora in depressione), con diametro maggiore rispetto a quello richiesto dalle normali caldaie a gas.
Il camino deve essere realizzato in acciaio resistente ad alte temperature.
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