Il pellet è un derivato del legno ed è quindi una fonte rinnovabile, ecologica e pulita, a impatto zero in termini di CO2, ideale per chi vuole passare al riscaldamento sostenibile. L'uso scorretto, però, può avere ripercussioni a livello ambientale. Conoscere gli obblighi e le normative in vigore per quanto riguarda il riscaldamento a pellet è fondamentale, se vuoi contribuire a migliorare la qualità dell’aria che respiri ogni giorno. Ecco perché ti consigliamo di proseguire nella lettura di questo post.
Dimmi dove abiti e ti dirò se puoi accendere il riscaldamento a pellet
Le Regioni del Bacino Padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) più la Toscana hanno stabilito regole ferree sulla possibilità di accendere il riscaldamento a pellet. Le trovi ben esplicitate nella Guida messa a disposizione da AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali.
Le limitazioni attive in queste zone si dividono in:
- Misure strutturali, cioè permanenti, che valgono tutto l’anno ma solo in specifiche zone del territorio regionale.
- Misure emergenziali, cioè temporanee, valide solo nel periodo che va dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno e influenzate dai livelli di PM10 registrati giornalmente.
Misure strutturali: divieti e obblighi validi tutto l'anno
Le limitazioni permanenti interessano sia le nuove installazioni sia i generatori già installati, che devono rispettare le disposizioni di ogni regione per quanto riguarda la Certificazione Ambientale.
A seconda delle emissioni inquinanti e del rendimento, ai generatori di calore a biomassa legnosa vengono assegnate distinte classi di qualità ambientale identificate con un numero di stelle che va da 1 a 5. Tale Certificazione, indicata sull'etichetta energetica assieme alla potenza e alla classe, è stata introdotta dal Ministero dell’Ambiente con il Decreto Legge n. 186 del 7/11/2017.
Maggiore è il numero di stelle, minori sono le emissioni.
Per entrare più nel dettaglio:
- Per le nuove installazioni - dal 1° ottobre 2018 le caldaie a biomassa, le stufe e i camini a pellet e a legna che decidi di installare in casa devono avere prestazioni emissive certificate con 3 stelle;
- Per i generatori già installati - è possibile continuare a utilizzare gli apparecchi presenti in casa, purché abbiamo prestazioni emissive di almeno 2 stelle (dal 1° ottobre 2018).
Già dall'anno prossimo, in alcune regioni del Bacino Padano le regole cambieranno. In Lombardia, ad esempio, per le nuove installazioni saranno richieste 4 stelle a partire dal 1° gennaio 2019. Quindi, se devi acquistare un nuovo generatore a pellet assicurati di scegliere già un prodotto con una classe elevata, onde evitare di doverlo sostituire di qui a poco.
Leggi qui per sapere come scegliere la caldaia a pellet più adatta a te.
Misure emergenziali: stop ai generatori poco efficienti
Con le limitazioni temporanee, invece, il divieto scatta quando dai monitoraggi giornalieri delle PM10 si assiste al superamento dei 50 ug/m3 per 4 giorni consecutivi (primo livello di allerta) o per 10 giorni consecutivi (secondo livello di allerta) e coinvolge:
- Primo livello di allerta: stufe, inserti camino e caldaie inferiori a 3 stelle
- Secondo livello di allerta: stufe, inserti camino e caldaie inferiori a 4 stelle
La mia caldaia a biomassa è a norma?
Un generatore è a norma se è a basse emissioni. E lo si capisce dal numero di stelle riportato sull’etichetta energetica.
Come faccio a sapere quante stelle ha il mio generatore?
Guarda sul libretto di Uso e Manutenzione che ti è stato fornito dal costruttore: qui dovresti trovare il riferimento alla Certificazione Ambientale.
Se non è presente alcuna indicazione, puoi contattare direttamente il produttore o consultare il sito web dell’azienda o, in alternativa, chiedere all’installatore o al CAT.
I generatori a biomassa, siano essi stufe, caldaie o camini, che hanno più di 15-20 anni probabilmente non sono dotati della Certificazione Ambientale e molto probabilmente non sono a norma. Oltre ad elevate emissioni inquinanti, questi generatori obsoleti potrebbero essere causa di alti consumi: ecco perché ti consigliamo di valutare la possibilità di sostituirli con prodotti più performanti e in linea con le disposizioni normative.
Riassumendo, puoi usare il riscaldamento a pellet in tutta tranquillità se:
- Hai installato una stufa, un camino o una caldaia a pellet di ultima generazione, cioè con bassi livelli di emissioni inquinanti (da 3 a 5 stelle)
- Utilizzi pellet certificato e conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2
- Hai integrato il generatore con un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, così da risparmiare ulteriormente sui consumi e sulle spese
Alla luce di queste limitazioni, conviene ancora installare un impianto a biomassa in sostituzione di un generatore alimentato a combustibile fossile?
La risposta è Sì.
Con una caldaia a pellet di ultima generazione come Vitoligno 300-C hai:
- Massimo comfort abitativo in tutta la casa
- Ottimo rendimento stagionale, fino al 95,3%
- Risparmio economico, perché il pellet costa meno del metano e del gasolio (leggi qui)
- Basse emissioni di polveri grazie a una tecnologia di combustione innovativa, che assicura una classe di efficienza energetica elevata (da 3 a 5 stelle, a seconda della potenza)
- Ingombri ridotti e facilità di installazione in edifici di nuova realizzazione così come in abitazioni oggetto di ristrutturazione
- Comode funzioni automatiche come la pulizia della camera di combustione e il caricamento del pellet
- Possibilità di collegare il generatore ai pannelli solari termici per riscaldare l’acqua sanitaria sfruttando l’energia del sole
- Controllo remoto della caldaia grazie all’App dedicata
- Agevolazioni fiscali per abbassare l’investimento e risparmiare sui costi di acquisto e installazione.
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