I pannelli solari termici, a differenza del fotovoltaico che produce elettricità, riscaldano l’acqua calda sanitaria ed eventualmente possono dare supporto anche al riscaldamento. Ecco come funzionano.
AGGIORNAMENTO 29 APRILE 2024
Indice:
- Pannello solare termico e fotovoltaico: le differenze
- Solare termico: come funziona
- Pannelli piani e tubi sottovuoto, le tipologie di solare termico
- Quanti litri di acqua scalda un pannello solare
- Quanta acqua calda produce il solare termico in inverno
- Quanto si risparmia con il solare termico
- Quanto costa un pannello solare per la produzione di acqua calda
Pannello solare termico e fotovoltaico: le differenze
A tutti noi è capitato di vedere montati sui tetti degli edifici dei pannelli con una superficie vetrata scura, ma non tutti i pannelli che vediamo sono uguali.
Un pannello solare termico (chiamato anche collettore solare) sfrutta l'irraggiamento del sole per la produzione di acqua calda sanitaria e per dare supporto all’impianto di riscaldamento.
Un modulo fotovoltaico, invece, cattura la radiazione luminosa (non il calore) per produrre elettricità da utilizzare per gli elettrodomestici, la pompa di calore o l’auto elettrica.
Le due tecnologie, quindi, sono molto diverse e anche dall’aspetto esteriore si può riconoscere la differenza, se si guarda attentamente. Un impianto solare termico occupa poco spazio (per 3 persone basta di solito una superficie di 5 mq) e i pannelli sono completamente lisci.
I pannelli fotovoltaici, invece, occupano una superficie più grande e si possono riconoscere perché a volte il piano di vetro presenta dei riquadri dal bordo bianco e si vede un telaio esterno in alluminio lucido.
Solare termico: come funziona
In un panello solare del tipo “piano”, come il Vitosol 200-FM di Viessmann, il componente fondamentale è costituito da una lastra metallica rivestita che assorbe la radiazione solare, chiusa da un vetro temprato , e proprio per questo è chiamata assorbitore.
Dietro alla lastra è montato un circuito di tubi contenente il fluido termovettore, un composto di acqua distillata e antigelo non tossico al quale l’assorbitore trasferisce il calore.
Il fluido termovettore a sua volta va a riscaldare l’acqua presente nell’accumulo termico, un grande serbatoio che rende disponibile l’acqua calda in casa anche in assenza di sole. Oltre a questi componenti principali, nell’impianto sono presenti anche una pompa di circolazione e un vaso di espansione.
Pannelli piani e tubi sottovuoto, le tipologie di solare termico
Oltre ai pannelli solari termici piani, che abbiamo descritto sopra, esistono anche quelli sottovuoto. Sono costituiti da tubi in vetro orientabili che contengono uno strato assorbente circondato dal vuoto spinto.
L’effetto vuoto determina un elevatissimo isolamento e fa in modo che venga dispersa pochissima energia termica catturata.
Per questo motivo i pannelli sottovuoto sono più efficienti di quelli piani, soprattutto in inverno quando l’aria esterna è fredda, oppure su tetti orientati lontano dal sud, girando i tubi verso sud si migliora la cattura dell'energia solare.
Quanti litri di acqua scalda un pannello solare
Un impianto solare termico fornisce gratuitamente acqua calda per tutta la famiglia per molti mesi dell’anno, se dimensionato correttamente e l'installazione è fatta a regola d'arte.
In Italia, per i pannelli solari piani servono 1-1,2 mq per persona, mentre con tubi sottovuoto bastano 0,9-1,0 mq.
Per 4 persone, ad esempio, sono indicati 5 mq di collettori solari, ad esempio con i pannelli piani Vitosol di Viessmann (che occupano circa 2,5 metri quadri ciascuno) ne bastano soltanto due.
Fondamentali sono le dimensioni del bollitore di accumulo, che dovrebbe contenere circa il doppio del fabbisogno di acqua calda di una famiglia.
Calcolando che una persona ne consuma più o meno 50 litri al giorno, per 3 persone serve un bollitore da 300 litri.
Per una famiglia di 2 persone, invece, può bastare un solo collettore con un serbatoio di accumulo da 180-200 litri.
Solare termico con accumulo, come funziona e quanti pannelli servono > Leggi l'approfondimento
Quanta acqua calda produce il solare termico in inverno
Ovviamente, la stagione ideale per ottenere la massima resa dal solare termico è l’estate, perché l’acqua può raggiungere temperature fino ai 70-80°C, ben al di sopra dei 40-45°C che di norma si utilizzano per una doccia.
Anche in inverno, però, il solare termico può dare il suo contributo. I collettori, infatti, riescono comunque ad alzare la temperatura di ingresso dell’acqua fredda, facendo consumare meno alla caldaia o alla pompa di calore.
Quanto si risparmia con il solare termico
Se ben dimensionato e installato correttamente (con un’esposizione dei pannelli preferibilmente verso sud) il solare termico permette di ottenere acqua calda sanitaria gratis fino a 9 mesi all'anno, comprese le mezze stagioni dove l’acqua può comunque raggiungere temperature ben superiori ai 45°C.
In altre parole, ti porti a casa un bel risparmio in bolletta, dato che in questi mesi la caldaia non partirà quasi mai!
Considerando un intero anno, i collettori solari possono contribuire per il 75-80% alla produzione di acqua calda sanitaria.
Inoltre, non bisogna dimenticare il contributo che i pannelli solari possono dare alla caldaia o alla pompa di calore per il riscaldamento, soprattutto se in casa è presente un sistema a bassa temperatura con i sistemi radianti e la superficie dei pannelli è maggiore.
Quanto costa un impianto solare per la produzione di acqua calda
Il prezzo di un impianto solare termico per una famiglia di 4 persone può variare dai 5.000 ai 6.000 euro, a seconda del tipo di pannello, della difficoltà di installazione, della centralina di controllo e del serbatoio di accumulo dell’acqua.
Ricordati, però, che fino alla fine dell'anno esistono ancora
- il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, che ti permettono di recuperare in detrazione fiscale dalle tasse il 50% o il 65% delle spese
- l’incentivo del Conto Termico 2.0, un contributo economico che copre dal 50 al 60% del prezzo. Questo incentivo è attivo anche per sostituzione di pannelli solari esistenti, vetusti o danneggiati per qualsiasi motivo.
Ma non solo!
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