I "classici" ventilconvettori ad acqua che vedevamo nei bar e negli uffici sono diventati sistemi di distribuzione del calore sostenibili, facili da installare e di design per le case di oggi.
Avete presente gli antiestetici “cassoni” degli anni '80 che ingombravano le pareti di bar, ristoranti, uffici, magari anche in contesti di pregio? Si tratta dei ventilconvettori ad acqua (o fancoil) utilizzati per riscaldare gli ambienti. Oggi quei sistemi poco gradevoli esteticamente e spesso rumorosi sono diventati degli apparecchi evoluti che rappresentano la climatizzazione domestica del futuro, grazie ai vantaggi che apportano in termini di riduzione dei consumi e di sostenibilità ambientale. In più, un ventilconvettore è diventato anche bello da vedere, grazie all’attenzione al design sposata da alcuni produttori (proprio come è successo nel settore dei termo arredi) e può essere installato in casa senza il timore di “rovinare” l’estetica degli ambienti.
Indice:
- Perché il ventilconvettore ad acqua è il riscaldamento del futuro
- Funzionamento ottimale a bassa temperatura
- L’alternativa perfetta al riscaldamento a pavimento
- Design e flessibilità d’installazione per i nuovi Energycal Slim di Viessmann
Perché il ventilconvettore ad acqua è il riscaldamento del futuro
I ventilconvettori ad acqua sono terminali di riscaldamento perfetti per funzionare in abbinamento con le pompe di calore, ossia con il generatore che sta diventando il sistema di climatizzazione “standard” nei nuovi edifici e nelle riqualificazioni per favorire la decarbonizzazione dei consumi nell’edilizia.
Le pompe di calore funzionano senza bruciare combustibili fossili: riscaldano sfruttando elettricità e l’energia termica contenuta nell’aria, nell’acqua o nel terreno. Rispetto a una tradizionale caldaia, questi sistemi riscaldano l’acqua dell’impianto a temperature più basse, contribuendo ad un ulteriore risparmio energetico, ed è proprio qui che entra in gioco la perfetta compatibilità con i ventilconvettori o con i pannelli radianti a pavimento.
Funzionamento ottimale a bassa temperatura
I ventilconvettori funzionano in modo molto semplice secondo logiche ben collaudate che non sono cambiate nel tempo.
Per non perderti nulla del funzionamento di un ventilconvettore, qui spieghiamo come funzionano e perché sceglierli. > Leggi l'approfondimento
La differenza, oggi, la fanno le funzionalità evolute di controllo e l’aspetto estetico. Il cuore componentistico è costituito da un ventilatore e da una batteria alettata, ossia uno scambiatore di calore dove passa l’acqua che scambia calore, tramite le alette, con l’aria. Lo scambio di calore avviene per convezione forzata grazie alla presenza del ventilatore (il nome ventilconvettore deriva proprio dall’unione dei termini “ventilatore” e “convettore”).
A differenza dei termosifoni che lavorano per convezione naturale, la convezione forzata comporta l’aumento della velocità dell’aria che attraversa la batteria alettata, con il vantaggio che l’efficienza di scambio è superiore e, a parità di sorgente termica (l’acqua calda dell’impianto), l’aria dell’ambiente si riscalda maggiormente. In poche parole, un ventilconvettore è più efficiente di un radiatore nella distribuzione del calore.
Questa caratteristica rende il ventilconvettore perfetto per funzionare con generatori di calore efficienti che lavorano con temperature basse, proprio come le pompe di calore che scaldano l’acqua a 45-50°C invece dei 60-70°C di una caldaia tradizionale. Mentre un termosifone non sarebbe in grado di riscaldare abbastanza la casa, la diffusione del calore per convezione forzata è sempre in grado di garantire il giusto comfort anche con basse temperature di esercizio. Inoltre, avendo a monte un generatore come una pompa di calore reversibile, i ventilconvettori servono anche per raffrescare gli ambienti in estate.
L’alternativa perfetta al riscaldamento a pavimento
Anche i pannelli radianti a pavimento, che trasmettono il calore per irraggiamento in modo uniforme e senza la movimentazione di aria, lavorano a bassa temperatura e sono perfettamente compatibili con i generatori in pompa di calore.
Esistono però alcuni casi in cui il ventilconvettore diventa l’unica soluzione percorribile per salvaguardare comfort, bassi consumi e attenzione all’ambiente. Ecco alcuni esempi:
- minore disponibilità di spesa (il pavimento radiante costa di più dei ventilconvettori);
- nelle riqualificazioni, elementi di tipo strutturale o “logistico” che ostacolano la posa dei pannelli, se non si vogliono eseguire lavorazioni importanti all’interno delle abitazioni che prevedono interventi sulla pavimentazione; la sostituzione dei termosifoni esistenti con i ventilconvettori è possibile, ma bisogna considerare che a volte non si possono mantenere le tubazioni perché la quantità di acqua necessaria, con i ventilconvettori, è maggiore e potrebbero essere necessarie condutture più grandi (leggi anche Ventilconvettore a parete, valida alternativa ai radiatori);
- necessità di riscaldare rapidamente gli ambienti: il ventilconvettore è ideale negli ambienti commerciali o negli uffici, ma anche nelle seconde case o in quelle abitate per poche ore della giornata, perché grazie alla movimentazione dell’aria la temperatura ambiente desiderata viene raggiunga più velocemente.
Design e flessibilità d’installazione per i nuovi Energycal Slim di Viessmann
Come accennato prima, soprattutto in passato i produttori non ponevano particolare attenzione all’aspetto "estetico" dei ventilconvettori. Viessmann, invece, ha fatto una scelta di design con i nuovi modelli Energycal Slim, caratterizzati da un’estetica particolarmente curata. Ideali per riscaldare e raffrescare gli ambienti con consumi ridottissimi, grazie al motore a inverter DC modulante, i ventilconvettori Energycal Slim sono compatti ed eleganti, con uno spessore minimo inferiore a 13 cm che li rende indicati per tutte le applicazioni residenziali. Per chi fosse preoccupato dal rumore, prima di tutto il motore DC brushless è silenziosissimo, poi esiste una versione Slim R dotata di piastra radiante, che di notte scalda per irraggiamento senza ventilazione.
Gli Energycal Slim aggiungono poi un importante vantaggio per gli installatori (oltre che per architetti, interior designer e utilizzatori finali): sono estremamente versatili per quanto riguarda la tipologia di installazione grazie a differenti versioni (per 7 taglie di potenza) per montaggio a parete sospeso, a pavimento, a incasso nel controsoffitto, in una controparete, in una nicchia. Sono tante possibilità che aiutano la configurazione degli spazi. Ricordiamo, infine, che i ventilconvettori, in quanto terminali dell’impianto di climatizzazione, possono accedere a tutti i principali bonus a disposizione per riqualificare le abitazioni: dal Bonus ristrutturazioni al 50% all’Ecobonus 65% fino al Superbonus 110%.
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