Chi vive in un condominio con il riscaldamento centralizzato si trova ogni anno a dover sborsare centinaia di euro per un riscaldamento che non lo soddisfa. C’è chi ha appartamenti troppo caldi, e anche in pieno inverno è costretto ad aprire le finestre, e chi non riesce a raggiungere una temperatura gradevole in nessuna stanza. L’ideale? Poter avere un riscaldamento autonomo condominio senza però dover stravolgere l’impianto e il sistema di distribuzione. E se ti dicessimo che oggi tutto questo è possibile, senza alcun aumento delle spese condominiali?
Non poter gestire il comfort secondo il proprio stile di vita e le proprie esigenze è un problema comune, per chi abita in condominio, soprattutto negli edifici più vecchi.
Molti pensano che installare le valvole termostatiche o i contabilizzatori di calore (obbligatori per legge entro il 30 giugno 2017) per migliorare la situazione sia sufficiente. In realtà si rischia di fare un investimento e non ottenere il beneficio auspicato, sia dal punto di vista energetico sia da quello economico.
Valvole e ripartitori da soli non sono sufficienti a diminuire in maniera considerevole le spese del riscaldamento del condominio, come abbiamo visto nel caso di studio analizzato qui, ma contribuiscono a ripartire (soprattutto i ripartitori) meglio i costi.
Per ridurre i consumi e gestire in maniera ottimale le risorse energetiche è necessario agire dove serve, con interventi adeguati ai problemi del condominio, e per farlo bisogna fare le opportune valutazioni.
Come avere un Condominio Energeticamente Efficiente?
Un riscaldamento in condominio inefficiente porta a bollette salate ed è un problema anche per l’ambiente. Ecco perché è bene identificare le cause e stimare l’entità degli sprechi, così da mettere in atto interventi mirati e concreti.
Per farlo, richiedi prima di tutto una diagnosi energetica da parte di un tecnico qualificato.
L’analisi, effettuata da un tecnico progettista esperto sull’involucro dell’edificio e sull’impianto di riscaldamento, permette di:
- Calcolare il reale fabbisogno energetico del sistema edificio-impianto
- Mettere in luce le criticità energetiche dell'edificio
- Individuare le soluzioni più idonee e performanti, con il miglior rapporto costi/benefici
Con il D.P.R. 59/2009 la diagnosi energetica è obbligatoria per qualsiasi condominio che debba affrontare un intervento di efficientamento energetico.
Più Comfort, più Autonomia, Minore Spesa
Migliorare l’efficienza energetica di un condominio permette agli inquilini di ridurre gli sprechi e abbassare i consumi. Questo vuol dire continuare a utilizzare il riscaldamento centralizzato, con i vantaggi del riscaldamento autonomo condominio.
- Maggior comfort abitativo, con possibilità di impostare la temperatura desiderata per ogni singola stanza, grazie alle valvole termostatiche
- Gestione accurata e mirata al risparmio energetico nel rispetto di tutti i riferimenti normativi vigenti
- Bollette più leggere: paghi solo per quanto effettivamente consumi
- Tangibile Risparmio energetico ed economico indicativo, in riferimento ai primi 10 anni: il risparmio abbinato alle detrazioni consentono in molti casi il recupero totale della spesa del generatore entro i primi 10 anni
Gli interventi di riqualificazione come la sostituzione della caldaia, oltre a godere della detrazione fiscale del 65% (o fino al 75% per i condomini che soddisfano determinati requisiti), potrebbero contribuire anche a innalzare la classe di efficienza energetica dell’immobile, con un conseguente aumento del valore dei singoli appartamenti. Un aspetto da non trascurare per chi vuole vendere o affittare casa.
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