Vivi in una villetta in classe B e vuoi salire al top della classe di efficienza energetica sfruttando il Superbonus? La soluzione arriva sostituendo la caldaia con una pompa di calore, come Vitocal 200-S di Viessmann. I consumi si riducono a meno di metà.
Il Superbonus con detrazione del 110% è un’occasione da non perdere per riqualificare la propria abitazione praticamente a costo zero: si migliorano le dotazioni tecnologiche, aumentando il comfort e abbattendo consumi e bollette e - cosa non banale - si innalza il valore dell’immobile.
Per i non addetti ai lavori, però, la scelta degli apparecchi da sostituire o delle nuove soluzioni da installare è complicata. Per questo motivo è indispensabile affidarsi a esperti qualificati, come i progettisti della Viessmann Professional Network.
Cerchiamo di colmare qualche lacuna con alcuni esempi concreti, indicandovi quali sono i prodotti che consentono di accedere alla super detrazione e di ottenere tutti i vantaggi che abbiamo appena elencato.
Analizziamo la situazione di una villetta di recente costruzione in classe energetica B, quindi con condizioni di partenza, rispetto all’efficienza energetica, più che discrete.
Probabilmente ci si porrà questa domanda: è possibile intervenire innalzando di due gradini la classe energetica? Quale risparmio effettivo sui consumi potrò ottenere partendo da una situazione già buona? Vediamo perché vale comunque la pena di considerare un intervento da Superbonus, dato che i vantaggi ottenibili sono davvero consistenti e, tutto sommato, l’operazione è semplice. Nelle prossime “puntate” prenderemo in esame altre situazioni: continuate, quindi, a seguirci su questo blog.
La villetta unifamiliare presa ad esempio ha una superficie utile di 114 mq, è situata in zona climatica E (corrispondente a tutta la pianura Padana e ad alcune aree montane soprattutto negli Appennini), ed è stata costruita nel 2010.
L’isolamento termico è già “importante” e non richiede interventi migliorativi, mentre riscaldamento e acqua calda sanitaria sono affidati a una caldaia a condensazione abbinata a pannelli radianti a pavimento a bassa temperatura e con sistema di regolazione on/off.
Il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile (il parametro di riferimento dell’Attestato di Prestazione Energetica) è pari a 9.031 kWh/anno. Bisogna prestare attenzione al fatto che la classe energetica dell’APE originale quasi certamente non coincide con la B, perché il documento, se redatto prima delle disposizioni del DM 26/6/2015, potrebbe riportare una classe A o addirittura una A+ (che non esiste più). È, quindi, necessario fare un nuovo APE che certifichi la classe energetica in base ai criteri stabiliti dalla normativa attuale, così da valutare correttamente il doppio salto previsto dal Superbonus.
Quale intervento effettuare? Si deve cambiare il sistema di riscaldamento, sostituendo la caldaia a condensazione con un generatore a pompa di calore (come Vitocal 200-S di Viessmann) mantenendo il sistema di distribuzione del calore a bassa temperatura presente, fattore determinante per garantire il funzionamento della macchina con i COP (Coefficiente di prestazione) più elevati, e impostando il funzionamento dell’impianto a temperatura scorrevole (significa che all’aumentare della temperatura esterna invernale, la temperatura di mandata all’impianto di riscaldamento diminuisce, alzando il rendimento).
Ricordiamo che la pompa di calore è uno degli interventi “trainanti” che dà accesso diretto al Superbonus, se contemporaneamente si ottiene un doppio salto di classe energetica.
Un salto di tre classi: dalla B alla A3
Installando la nuova pompa di calore in sostituzione della caldaia a condensazione si raggiungere la nuova classe energetica A3 (addirittura un salto di tre classi), mentre il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile si riduce a soli 3.944 kWh/anno, con un risparmio rispetto alla situazione di partenza di circa il 56%.Vitocal 200-S è una pompa di calore aria-acqua split, composta da una silenziosa unità interna e dall'unità esterna che scambia energia termica con l'aria, con potenza fino a 14,7 kW e classe di efficienza A+++, disponibile in versione solo riscaldamento oppure in versione reversibile per riscaldamento e raffrescamento.
Nel caso di utilizzo della sola pompa di calore (senza generatore ausiliario a integrazione) è sempre necessario progettare il dimensionamento della macchina in base alla temperatura esterna più rigida prevista, per garantire prestazioni sufficienti.
In questo caso, quindi, la potenza stabilita in fase di progetto è di 9,6 kW considerando una temperatura esterna di -10°C. Si determinerà perciò un sovradimensionamento dell’impianto rispetto al funzionamento per buona parte del tempo, quando la temperatura esterna è più alta (quindi la richiesta di riscaldamento inferiore). Si tratta di un aspetto che assume importanza relativa in funzione del grado di isolamento dell’edificio: se l’edificio è scarsamente isolato il sovradimensionamento da considerare in fase progettuale è maggiore.
Il passo successivo: l’impianto fotovoltaico
Se oltre all’installazione della pompa di calore si aggiunge un impianto fotovoltaico, in questo caso da 4,5 kW di potenza, si guadagnare un’altra classe energetica raggiungendo la A4, mentre i consumi di energia primaria non rinnovabile scendono ulteriormente fino a 1.809 kWh/anno, quasi l’80% in meno! L’intervento potrà accedere al Superbonus in quanto “trainato” da uno dei principali.
Al termine dei lavori l’edificio risulterà molto simile, per quanto riguarda le prestazioni energetiche, a uno di nuova costruzione, dove è la percentuale di produzione di energia da fonti rinnovabili deve essere pari al 50% del totale.