20 gennaio 2022  |  a cura di Nicola Tognon  |  condividi con

Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore

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20 gennaio 2022
Ventilazione meccanica controllata, Sanificazione e ricambio d'aria, Qualità dell'aria

Qualità dell’aria e salubrità degli ambienti, ma non solo: la VMC con recupero di calore permette anche di risparmiare sul riscaldamento.

La Ventilazione meccanica controllata (VMC) tutela prima di tutto la nostra salute e quella della nostra casa, ma ci aiuta anche a risparmiare in bolletta.

Senza areare correttamente gli ambienti, polveri sottili, pollini, sostanze chimiche, muffe, batteri e virus (Covid compreso) si accumulano nell’aria, per non parlare della scarsa ossigenazione e dell’eccessiva presenza di anidride carbonica. Possiamo aprire le finestre, ma se viviamo in una zona inquinata rischiamo di peggiorare la situazione, oltre a sprecare calore prezioso. La ventilazione meccanica controllata risolve il problema areando in modo continuo i locali e rendendoli sani grazie un’aria di alta qualità ottenuta con la microfiltrazione. La ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, inoltre, ha un'altra importante caratteristica: consente di risparmiare energia in casa grazie a particolari dispositivi integrati.

Per sapere tutto sulla ventilazione meccanica controllata leggi la nostra Guida!

Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore: un alleato contro gli sprechi

La ventilazione meccanica controllata deve funzionare 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno (un errore molto comune è quello di spegnerla durante la notte!). Proprio come un frigorifero, insomma, che mantiene freschi i nostri alimenti consumando costantemente un piccolo quantitativo di energia elettrica.
I consumi variano in funzione del numero dei ricambi d’aria/ora, quindi, della velocità dei ventilatori che muovono l’aria in ingresso e in uscita. Il riferimento normativo indica per il ricambio d’aria 0,5 vol/ora, valore che permette la diluizione degli inquinanti e della CO2, ma questa portata può essere diminuita, per esempio, se non c’è nessuno in casa, o aumentata nel caso siano presenti diverse persone, ad esempio per una cena o una festa.
Se ora vi state preoccupando di quanto consuma un impianto di VMC, sappiate che dovreste piuttosto chiedervi quanto vi fa risparmiare sui costi di riscaldamento! I consumi sono analoghi a quelli di un frigorifero ma, diversamente da questo elettrodomestico, un sistema VMC con recupero di calore è (anche) uno strumento di efficientamento energetico.
Il recuperatore di calore, infatti, durante l’inverno permette all’aria viziata calda in uscita di cedere energia termica all’aria fredda in ingresso, preriscaldandola. Si riesce a recuperare anche il 90% dell’energia termica che altrimenti andrebbe dispersa, diminuendo così notevolmente il fabbisogno dell’impianto di riscaldamento che, aprendo le finestre, sarebbe costretto a funzionare per riportare a temperatura ambiente l’aria ricambiata.
In estate e nelle mezze stagioni, di notte lo scambiatore di calore può essere bypassato ottenendo un effetto di free-cooling, grazie all’aria esterna più fresca che entra in casa per climatizzare gli ambienti in modo naturale e gratuito.
Per questi motivi oggi l’installazione di impianto di VMC è davvero interessante, perché al vantaggio della qualità dell’aria si aggiunge un risparmio sui consumi energetici in grado di compensare il costo di funzionamento e, almeno in parte, il costo dell’investimento.

In quali edifici è consigliata la VMC con recupero di calore

Quando si riqualifica un’abitazione, quasi sempre si installano serramenti nuovi ad alta tenuta termica. Questo comporta un risparmio energetico per la minore dispersione di calore, ma crea anche un effetto negativo perché elimina l’areazione naturale causata dagli “spifferi”. Anche nelle ristrutturazioni, quindi, la ventilazione meccanica controllata è fondamentale per prevenire il rischio di condense e muffe.

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Ma è soprattutto negli edifici di nuova costruzione che la ventilazione meccanica è particolarmente importante. In questi ambienti, infatti, l’isolamento è tale da creare un ristagno dell’aria pressoché totale che può essere estremamente dannoso se non si arieggiano adeguatamente gli ambienti. Anche in contesti abitativi di alta qualità, dove gli equilibri costruttivi sono molto più “delicati” rispetto al passato, capita che si formino macchie di muffa apparentemente inspiegabili dovute alla presenza di ponti termici, anche minimi, non correttamente isolati. Inoltre, bisogna considerare che oggi gli edifici nuovi vengono realizzati e chiusi in pochi mesi e spesso non si lascia alle strutture il tempo necessario per liberarsi di tutta l’umidità, con possibili danni che emergono nei primi anni di vita dell’immobile. La VMC risolve anche questo problema, occupandosi di “asciugare” la casa.
In un edificio nuovo con alte prestazioni energetiche e magari dotato di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la VMC con recupero di calore rappresenta il complemento impiantistico fondamentale per mantenere il comfort ottimale, la salubrità degli ambienti, la qualità dell’immobile negli anni e (ultimo ma non meno importante) per consentire il risparmio energetico.

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Le caratteristiche dei moderni sistemi di Ventilazione meccanica controllata

Tutti sistemi di VMC di ultima generazione, come abbiamo accennato, sono dotati di dispositivi per il recupero del calore. Come il nuovissimo Vitoair di Viessmann, un sistema di ventilazione domestica centralizzato con portata d’aria da 50 a 300 m³/h, indicato per superfici fino a 220 metri quadri.

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Vitoair ha la particolarità di integrare un recuperatore di calore di tipo entalpico con membrana polimerica, capace di recuperare dall’aria in uscita, oltre all'energia termica, anche una parte di umidità e di evitare, quindi, che l’aria di casa diventi troppo secca in inverno. Una caratteristica utile, in particolare, con climi rigidi e secchi. La membrana polimerica impedisce anche il passaggio di virus, muffe o batteri, disperdendoli attraverso l’aria in espulsione.

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Una ulteriore caratteristica molto interessante di Vitoair è l’estrema compattezza: la sua unità di ricambio aria è caratterizzata da un’altezza di soli 24,5 cm e può essere installata con facilità in ogni ambiente, anche quando le altezze dei locai sono ridotte o i locali tecnici non sono grandi. Le possibilità di installazione di Vitoair, infine, sono diverse: l’unità può essere posta orizzontalmente (a soffitto o pavimento) oppure in verticale (a muro).

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