Aerando gli ambienti si aumenta la salubrità riducendo anche l’eventuale concentrazione di virus. La ventilazione meccanica controllata permette di farlo in modo più efficace.
L’aria che respiriamo all’interno degli ambienti chiusi contiene sostanze inquinanti di vario tipo, prodotte in buona parte dalle attività umane. Oltre agli inquinanti che provengono dall’esterno come le polveri sottili, sono presenti contaminanti fisici, chimici e biologici: dal fumo di sigaretta all’utilizzo di candele e incensi, dai detersivi alle vernici, passando per la respirazione e la traspirazione umana, tutto inquina e produce particelle e molecole che si accumulano e che, se non adeguatamente eliminate, rischiano di compromettere la nostra salute.In questi ultimi mesi si è introdotto un nuovo elemento critico che ci impone di prestare ancora più attenzione alla qualità dell’aria indoor: il Coronavirus. Da un lato, infatti, la permanenza forzata all’interno delle mura domestiche determinata dal lockdown rende l’aria che respiriamo particolarmente viziata, dall’altro vi è il rischio concreto che proprio in casa ci si possa ammalare di più, specialmente se sono presenti persone asintomatiche ma potenzialmente infette.
Oltre che per contatto diretto o ravvicinato con una persona infetta o con superfici contaminate, il Sars-CoV-2, il virus che determina la malattia Covid-19, si può trasmettere infatti anche per via aerea tramite inalazione di bio-aerosol, ossia le goccioline particolarmente piccole e leggere emesse dalle persone, che restano in sospensione nell’aria e che possono “viaggiare” a distanze superiori al metro. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce possibilità di diffusione del SARS-CoV-2 tramite bio-aerosol, anche per analogia con quanto accade con gli altri virus, in particolare su brevi distanze e in ambienti chiusi, sebbene ad oggi non si abbiano precise evidenze statistiche di quanto sia realmente significativo questo meccanismo di contagio.
Come possiamo fare per rendere più salubre e sicura l’aria indoor?
L’unica risposta adeguata per sanificare le nostre case è l’aerazione dei locali, con la quale è possibile rinnovare l’aria viziata di un ambiente sostituendola con aria pulita e ricca di ossigeno proveniente dall’esterno, diluendo così la concentrazione delle sostanze nocive - virus compresi - contenute all’interno degli ambienti.La corretta aerazione, inoltre, elimina il vapore acqueo in eccesso (nel periodo invernale), abbassando l’umidità relativa dell’aria e innalzando il livello di comfort a parità di temperatura.
Per ventilare gli ambienti è possibile adottare due opzioni, che però non hanno le stesse caratteristiche:
- aerazione naturale;
- ventilazione meccanica controllata.
L’aerazione naturale è garantita dalle normali abitudini quotidiane di apertura delle finestre; è una pratica vivamente consigliata proprio dall’OMS che consente di eliminare l’aria insalubre in maniera abbastanza sicura, dato che nell’aria esterna la concentrazione dei virus resta in ogni caso estremamente bassa, tale da non offrire possibilità di contagio. L’aerazione naturale, però, non consente di garantire sempre l’immissione della quantità di aria esterna necessaria al ricambio completo e spesso si creano zone in cui l’aria non viene ricambiata in alcun modo. Aprendo le finestre, quindi, non si può essere certi di aver sanificato l’aria ambientale.
Come osserva AiCarr (Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione), il ricambio dell’aria tramite la ventilazione meccanica controllata (VMC) o tramite impianti di climatizzazione che svolgono anche la funzione di ricambio, permette di assolvere a tale compito in modo più efficace rispetto alla semplice apertura delle finestre, perché questi sistemi migliorano la qualità dell’aria esterna con la micro-filtrazione e immettono la quantità di aria necessaria per il ricambio costante e nella giusta quantità, diluendo la concentrazione di virus e riducendo il rischio di contagio.
Gli impianti di ventilazione meccanica sono sicuri, perché se il virus non è presente nell’aria esterna, nelle canalizzazioni non è ovviamente possibile che esso transiti. Se in casa non sono presenti persone contagiate, il virus è assente e l’accensione dell’impianto non influisce in alcun modo sul rischio di contagio. Se in casa sono presenti persone contagiate, l’accensione dell’impianto non aumenta comunque il rischio ma, anzi, migliora la salubrità degli ambienti apportando sempre la corretta ventilazione.
Solo con alcune tipologie di impianti non presenti generalmente in ambito domestico, che prevedono il ricircolo dell’aria tra diversi locali, potrebbe essere necessario adottare alcune precauzioni necessarie per isolare il locale potenzialmente infetto.
Per quanto riguarda le macchine di VMC, Viessmann dispone di una varietà di sistemi, sia centralizzati sia decentralizzati.
Non c'è una singola macchina specifica a cui si può fare riferimenti, in quanto, in base alle specifiche esigenze, deve essere scelta la soluzione più adeguata.
Ad esempio, Energyvent 150-D è il sistema di ventilazione meccanica controllata decentralizzata a parete di Viessmann che permette di godere di aria pulita in modo semplice, silenzioso ed efficiente. In questo modo elimini pollini e polveri dall'aria esterna, anche in estate.