5 aprile 2024  |  a cura di Cesare Perrini  |  condividi con

Ventilazione casa, comfort e risparmio in nuovi e vecchi edifici
Ventilazione casa, comfort e risparmio in nuovi e vecchi edifici
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<span id="hs_cos_wrapper_name" class="hs_cos_wrapper hs_cos_wrapper_meta_field hs_cos_wrapper_type_text" style="" data-hs-cos-general-type="meta_field" data-hs-cos-type="text" >Ventilazione casa, comfort e risparmio in nuovi e vecchi edifici</span>

5 aprile 2024
Ventilazione meccanica controllata

Ecco perché un impianto VMC è importante sia in edifici nuovi che vecchi. Quali sono i benefici, che tipologie esistono e come può aiutare a ridurre i costi di riscaldamento.

Indice:

  1. Cosa fa la ventilazione meccanica controllata
  2. Ventilazione meccanica centralizzata e decentralizzata
  3. Ventilazione meccanica controllata e riscaldamento
  4. Ventilazione in abitazione nuova: perché è molto importante
  5. La VMC centralizzata nei nuovi edifici
  6. Ventilazione in abitazione vecchia: perché è un utile supporto
  7. La VMC decentralizzata nei vecchi edifici
  8. I vantaggi di un sistema di sistema di ventilazione meccanica controllata
  9. Gli svantaggi di un sistema di ventilazione meccanica controllata
  10. Il problema dell’aria troppo secca
  11. Ventilazione meccanica controllata, quanto costa
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Cosa fa la ventilazione meccanica controllata

Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti le prestazioni energetiche degli edifici sono oggi ai massimi livelli.

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Grazie alla presenza di un ottimo isolamento termico dell’involucro e agli infissi ad alta tenuta, i moderni edifici sono quasi “ermetici” e disperdono pochissima energia, riducendo notevolmente i consumi e le bollette.

Questo è senz'altro un grande vantaggio dal punto di vista ambientale e per le tasche degli utenti, ma esiste anche uno svantaggio: la mancanza del ricambio naturale dell’aria.

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Così, all’interno della casa si accumulano sostanze nocive e umidità, con il rischio di formazione di muffe. In sostanza, si può creare aria viziata molto in fretta.

Per questo motivo, nei nuovi edifici sono necessari sistemi di Ventilazione meccanica controllata centralizzata che si occupano del ricambio costante dell'aria in tutta la casa garantendo sempre aria pulita.

Anche nel caso di edifici vecchi, però, la qualità dell’aria nelle stanze può non essere ottimale, soprattutto nelle cucine o nei bagni dove si accumula molta umidità. La ventilazione meccanica controllata di tipo decentralizzato rappresenta in questo caso un utile supporto.Ventilazione-meccanica-controllata-decentralizzata-Vitovent-100-D

Ventilazione meccanica centralizzata e decentralizzata

Il modo più naturale di cambiare aria viziata nelle stanze è aprire le finestre.

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Ci sono però alcune controindicazioni per questa semplice operazione:

  • gli ambienti si raffreddano
  • aumentano i consumi del riscaldamento
  • entrano rumori e sostanze inquinanti presenti all’esterno

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Con un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) si evitano tutti questi problemi, grazie al ricambio costante e adeguato dell'aria 24 ore su 24, e grazie alla “pulizia” dell’aria esterna, che viene microfiltrata e da cui vengono rimosse polveri sottili e pollini.

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Sono disponibili due tipologie fondamentali di sistemi Ventilazione meccanica controllata:

  1. centralizzata
  2. decentralizzata (o puntuale).

Un sistema centralizzato, composto da un’unità centrale e da canalizzazioni che arrivano in tutte le stanze, garantisce aria pulita all’intera abitazione.

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Un impianto decentralizzato, invece, si applica a singole stanze e viene quindi anche detto “puntuale”.

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Vediamo in seguito dove è più indicata la VMC centralizzata o decentralizzata.

Ventilazione meccanica controllata e riscaldamento

Se il sistema di Ventilazione meccanica controllata che si installa in casa è dotato di un recuperatore di calore (lo sono quasi tutti i moderni sistemi di VMC centralizzata e alcuni decentralizzati), si ha in dotazione anche un utile supporto all’impianto di riscaldamento.

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Il recuperatore di calore, infatti, è uno scambiatore che trasferisce oltre il 90% del calore residuo dall'aria di scarico all'aria fresca prelevata dall'esterno. In pratica, in inverno si ricambia l’aria quasi senza abbassare la temperatura negli ambienti.

In estate, invece il recuperatore di calore viene bypassato, facendo entrare in casa aria fresca notturna per raffrescare gli ambienti in modo naturale e gratuito (chiamato anche “free cooling”). Guida alla ventilazione meccanica controllata > Clicca qui

Ventilazione in abitazione nuova: perché è molto importante

Non essendoci alcuno spiffero naturale che crea una minima circolazione dell’aria, nelle case nuove o ristrutturate con cappotto termico può formarsi più facilmente aria malsana.

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Sostanze contenute nei detergenti e nelle vernici, odori della cucina, umidità, anidride carbonica, fino ad agenti patogeni come virus e batteri, sono tutti elementi che all’interno di ambienti ermetici non ventilati correttamente non vengono diluiti, quindi continuano ad accumularsi man mano che passa il tempo.

Senza una ventilazione adeguata degli ambienti abitativi, la loro concentrazione può aumentare a tal punto da compromettere notevolmente la salubrità della casa.

Per essere certi che l’aria interna in un edificio nuovo sia sempre fresca e sana sarebbe necessario aprire le finestre per 5 minuti o più almeno una volta all’ora in tutte le stanze della casa.

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La VMC centralizzata nei nuovi edifici

Ovviamente aprire le finestre ogni ora d’inverno non è possibile, perché un tale afflusso di aria esterna fredda comporterebbe un alto dispendio di energia per riportare la temperatura a livello di comfort, vanificando tutti i pregi di un edificio ben coibentato.

Nei nuovi edifici, un impianto di ventilazione meccanica controllata centralizzato è la soluzione migliore, perché si possono predisporre le canalizzazioni dall’inizio.

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L’aria viziata viene prelevata nelle zone più “sporche” della casa, ossia bagni e cucina, garantendo che sostanze inquinanti, umidità o odori non raggiungano le altre zone della casa. Nelle stanze come il soggiorno, invece, il sistema immette aria pulita.

Ventilazione in abitazione vecchia: perché è un utile supporto

Generalmente nelle case non ristrutturale una certa quantità di aria esterna fluisce sempre attraverso le finestre, le porte o da altri punti dell’involucro edilizio. Eppure, anche in questi edifici può esserci un problema di ventilazione insufficiente, soprattutto nei bagni (in particolare se non sono dotati di finestre!) e in cucina dove l’umidità e gli inquinanti rischiano sempre di concentrarsi in maniera eccessiva.

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Se poi si cambiano gli infissi in una vecchia casa per aumentarne l’efficienza energetica, è quasi certo che proprio in bagno o in cucina si formino muffe nelle zone più fredde delle pareti, dato che si elimina quella minima circolazione che permetteva di evitare il problema.

Inoltre in una casa vecchia, la formazione di muffe sulle pareti è doppiamente rischiosa, perché oltre a minacciare la salute può danneggiare l’edificio in modo permanente.

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La VMC decentralizzata nei vecchi edifici

I sistemi di ventilazione meccanica decentralizzati o “puntuali” sono l’ideale nei vecchi edifici o dove si vuole ristrutturare solo parzialmente, perché possono essere installati nelle stanze più critiche senza invasivi lavori edilizi.

Il più grande vantaggio di un impianto di ventilazione decentralizzata, infatti, è il suo ingombro ridotto. I sistemi sono tutti posizionati nelle pareti o nei soffitti e non sono necessari condotti di ventilazione nella casa: bastano due fori nel muro esterno.

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Si tratta di un vantaggio in tutti i contesti, compresi i nuovi edifici, ma in modo particolare nei lavori di ammodernamento e ristrutturazione.

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In generale, la ventilazione meccanica è fondamentale per compensare l’aumentata “ermeticità” dopo una ristrutturazione che ha coinvolto le finestre, le pareti esterne o il tetto.

Inoltre, è importante sottolineare che i vecchi edifici hanno un fabbisogno termico maggiore rispetto ai nuovi immobili. Anche in questo caso un impianto VMC può fornire un grande aiuto (se è dotato del recuperatore di calore) riducendo notevolmente i consumi dell’impianto di riscaldamento.

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I vantaggi di un sistema di sistema di ventilazione meccanica controllata

Sono davvero molti i benefici che apporta un impianto VMC:

  • Aria di qualità ottimale e costante
  • Eliminazioni di sostanze nocive e pollini
  • Protezione contro i danni causati da umidità e muffe
  • Eliminazione dei cattivi odori
  • Costi di riscaldamento ridotti, perché non si devono aprire le finestre e grazie al recupero del calore
  • Aumento dell’efficienza energetica dell’abitazione
  • Supporto al raffrescamento notturno grazie al free cooling con ingresso di aria pulita e fresca

Tutte qualità, queste, che significano risparmio in bolletta e comfort abitativo ai massimi livelli, garantito anche dall’elevata silenziosità dell'impianto di VMC.

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Gli svantaggi di un sistema di ventilazione meccanica controllata

A fronte dei tanti vantaggi di un impianto VMC, esiste anche qualche piccolo svantaggio.

La scelta del sistema più indicato dipende sempre dal contesto abitativo e dovrebbe essere attentamente discussa con uno specialista o un professionista, per valutare sia la tipologia di impianto migliore (centralizzato o decentralizzato) che il dimensionamento in termini di portata d’aria da erogare.

Più la ventilazione è adatta alle tue esigenze, minori saranno gli svantaggi o i problemi.

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Lo svantaggio più evidente, ma tutto sommato davvero piccolo, è che un impianto di ventilazione meccanica richiede operazioni di manutenzione regolare.

Bisogna, infatti, effettuare la pulizia o la sostituzione dei filtri per garantire condizioni igieniche ottimali per aria e ambienti e il buon mantenimento delle prestazioni e dei consumi.

Se i filtri si sporcano l’aria circola con più difficoltà e i ventilatori elettrici lavorano di più.

Un altro svantaggio che può essere considerato è il consumo di energia elettrica che serve per i ventilatori, ma si tratta di consumi davvero molto bassi. La perdita di calore in inverno, come abbiamo visto, è minima grazie ai sistemi di recupero del calore.

Modelli di ventilazione meccanica controllata come i Vitovent 100-D di Viessmann consumano meno di una lampadina. Una tipica lampadina Led consuma 12 watt, mentre la potenza elettrica assorbita da un'unità Vitovent 100-D va da un minimo di 1,8 W a 4,1 W.

Inoltre, bisogna metter in conto i costi per l’acquisto iniziale e l’installazione di un impianto VMC.

Il problema dell’aria troppo secca

Sia la ventilazione centralizzata sia quella decentralizzata permettono di ridurre l’umidità in eccesso presente in casa, quindi la formazione di muffe.
Tuttavia, con la ventilazione meccanica il clima di stanza "troppo umido", in inverno potrebbe poi diventare rapidamente "troppo secco", perché l'aria fredda esterna trattiene meno umidità dell'aria calda e quando questa viene riscaldata presenta un'umidità relativa molto bassa.

Allora può sorgere questa domanda: bisogna spegnere l'impianto di ventilazione della stanza in inverno?
La risposta è no, perché la ventilazione facendo entrare aria dalle finestre provoca comunque una diminuzione dell'umidità relativa dell'aria interna.

Bisogna poi sottolineare che con il clima italiano (specie nel nord Italia) questo succede davvero raramente, ma se si dovessero riscontrare problemi possono essere utili i tradizionali umidificatori domestici.

Alcuni modelli di sistemi di VMC hanno in dotazione un umidificatore integrato, ma deve essere controllato e sostituito regolarmente per prevenire la formazione di germi che possono diffondersi in casa.

Ventilazione meccanica controllata, quanto costa

Installando un sistema di ventilazione meccanica controllata centralizzato con recupero di calore che riguarda l’intero edificio, l’investimento necessario è di circa 7.000 euro per un’abitazione di 100 metri quadri, che possono crescere fino a 10.000 euro per dimensioni superiori.
Se l’edificio è nuovo, però, questa cifra viene “diluita” all’interno dei costi complessivi di costruzione, così come nel caso di una ristrutturazione profonda.

Nel caso di un impianti decentralizzati, invece, l’esborso è molto più limitato. Per una casa unifamiliare di 100 mq con impianto di ventilazione meccanica controllata Vitovent 100-D il costo può variare dai 1.000 ai 2.500 euro (a seconda di quante unità si installano).

Anche per i sistemi di VMC si possono comunque sfruttare gli incentivi che saranno a disposizione fino alla fine del 2024 per gli edifici esistenti: detrazione del 50% con il Bonus ristrutturazioni oppure, in alternativa, detrazione del 65% per l’efficientamento energetico (Ecobonus).

In questo secondo caso, però, deve essere installata anche una nuova caldaia a condensazione in classe A e dotata di sistemi di termoregolazione evoluti o una pompa di calore.

Stop caldaie a gas: dal 2025 addio incentivo. > Leggi l'approfondimento

Per scegliere il migliore impianto di ventilazione meccanica controllata ti consigliamo di valutare attentamente la strada da intraprendere con l'aiuto di un installatore qualificato Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann.

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