Hai deciso di sistemare casa e intervenire con lavori di recupero edilizio? Prima di procedere è importante conoscere che tipo di interventi stai per realizzare, se si tratta di semplice manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria o di vere opere di riqualificazione energetica. In questo modo ti sarà più facile capire quali permessi e concessioni richiedere al Comune o agli altri Enti, e saprai di quali detrazioni per ristrutturazione puoi beneficiare. Non preoccuparti se adesso ti sembra tutto complicato: abbiamo scritto questo post proprio per fare un po' di chiarezza.
Quando si parla di ristrutturazione, la prima distinzione da fare riguarda la tipologia di abitazione interessata dai lavori: si tratta di singole unità abitative o di parti comuni di edifici condominiali?
In base alla risposta gli interventi agevolabili sono diversi.
Ristrutturazione casa: appartamenti e villette
I proprietari o locatari di singole unità abitative possono usufruire di una detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 96.000 euro. Secondo quanto stabilito dal decreto legge n. 83/2012, prorogato con l'ultima Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2019, è possibile recuperare l'importo spettante in 10 quote annuali di pari importo, che verranno detratte dall'Irpef dovuta in Dichiarazione dei Redditi.
Tra gli interventi ammessi rientrano i lavori di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e le ristrutturazioni edilizie. Vediamo alcuni esempi.
- Manutenzione straordinaria: installazione di ascensori e scale di sicurezza, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, interventi finalizzati al risparmio energetico quali la sostituzione di un vecchio generatore con una caldaia di ultima generazione.
- Restauro e risanamento conservativo: adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali
- Ristrutturazione edilizia: demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, apertura di nuove porte o finestre
Allo stesso modo anche gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia, rientrano nelle detrazioni per ristrutturazione. Posare i pannelli fotovoltaici e le batterie per l'accumulo può quindi costarti la metà, grazie alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato. E per usufruire delle detrazioni non hai bisogno di effettuare opere edilizie o aprire un cantiere.
Qui trovi un approfondimento completo sulle ristrutturazioni.
Riqualificazione di parti comuni del condominio
Anche per i condomini oggetto di riqualificazione sono previste le stesse detrazioni fiscali per gli stessi tipi di interventi. A questi si aggiungono anche le opere di manutenzione ordinaria quali: riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, rifacimento di intonaci interni, impermeabilizzazione di tetti e terrazze e verniciatura delle porte dei garage.
Per saperne di più leggi il nostro approfondimento sulle detrazioni fiscali condominio.
Per quanto riguarda il miglioramento dell'efficienza energetica è necessario richiedere la valutazione di un professionista, che saprà consigliare l'amministratore e i condomini sugli interventi più performanti in base alle caratteristiche dell'edificio.
Scopri in cosa consiste la diagnosi energetica di un condominio.
IVA agevolata al 10%
In entrambi i casi, sia se effettui lavori di ristrutturazione sulla tua casa sia se partecipi alle spese per la riqualificazione di spazi comuni in un edificio condominiale, puoi usufruire dell'IVA agevolata al 10%, anziché al 22%, su tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tale agevolazione viene applicata sulle prestazioni di servizi e sui beni significativi; in quest'ultimo caso l’aliquota del 10% si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi.
Ipotizziamo tu abbia deciso di sostituire la caldaia. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a 10.000 euro: 4.000 euro per la prestazione lavorativa (manodopera) e 6.000 euro per i beni significativi (corpo caldaia e altri componenti).
L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi (10.000 - 6.000 = 4.000). Sul valore residuo dei beni (2.000 euro) l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%.
Ricordati la comunicazione all'ENEA
Se stai ristrutturando casa, alla fine dei lavori potrebbe esserti richiesto di trasmettere all'Enea alcuni dati riguardanti l'intervento svolto. Ciò al fine di monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la ristrutturazione. La comunicazione va trasmessa attraverso il nuovo portale disponibile sul sito dell’Enea, entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo ed è obbligatoria per:
- Interventi che riguardano le strutture edilizie (pareti, coperture e pavimenti)
- Posa di nuovi infissi
- Installazione di impianti tecnologici quali solare termico, fotovoltaico, caldaie a condensazione e a biomassa, pompe di calore e sistemi ibridi
- Acquisto di elettrodomestici
L'ENEA ha realizzato una Guida Rapida per la trasmissione dei dati che puoi consultare qui.
Detrazioni: ristrutturazione o risparmio energetico?
Le detrazioni per ristrutturazione non sono cumulabili con altre agevolazioni fiscali.
Se decidi di eseguire interventi di riqualificazione energetica l'Ecobonus ti consente di ottenere fino al 65% di rimborso per alcuni interventi. Se, ad esempio, decidi di acquistare una nuova caldaia a condensazione almeno in classe A con sistema di termoregolazione evoluto, da mettere al posto di quella vecchia, puoi recuperare il 65% anziché il 50% di quello che hai speso, sempre tramite IRPEF.
È quindi importante valutare con attenzione la soluzione più conveniente, prima di effettuare il pagamento della prestazione. È proprio della causale del bonifico, infatti, che va indicato il riferimento normativo per usufruire delle agevolazioni fiscali. Nel caso di ristrutturazione dovrai indicare "Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986", per l'Ecobonus invece dovrai specificare la norma agevolativa riferita al risparmio energetico.
Oltre al Bonus Ristrutturazioni e all'Ecobonus ci sono anche il Bonus Mobili, il Sismabonus e il Conto Termico 2.0 che ti permettono di risparmiare sui lavori in casa. Vuoi conoscere nel dettaglio per quali interventi puoi beneficiare delle agevolazioni fiscali dello Stato? Scarica la Guida che trovi qui sotto: è gratis!