15 maggio 2024  |  a cura di Cesare Perrini  |  condividi con

Durezza acqua consigliata addolcitore: ecco quando serve
Durezza acqua consigliata addolcitore: ecco quando serve
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15 maggio 2024
Trattamento Acqua

Un addolcitore consente di ridurre la durezza dell'acqua e tutelare la caldaia e gli elettrodomestici. Se l’acqua è molto dura è quasi obbligatorio.

Indice:

  1. Cosa causa la durezza dell’acqua
  2. Quando l’acqua è dura o dolce
  3. La durezza dell’acqua in Italia
  4. Il ruolo di un addolcitore acqua
  5. Come funziona un addolcitore acqua
  6. Qual è la durezza giusta dell’acqua
  7. Acqua troppo addolcita, cosa succede
  8. Durezza acqua consigliata addolcitore, quando è obbligatorio e quando è utile
  9. Come scegliere un addolcitore in base alla durezza dell’acqua

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Cosa causa la durezza dell’acqua

La durezza dell’acqua dipende dalla concentrazione di carbonati di calcio e magnesio in essa presenti, due sali alcalini sempre presenti ma che, se contenuti in eccesso, danno luogo al cosiddetto calcare.

In parole semplici, più calcio e magnesio sono disciolti nell’acqua, più l’acqua è dura.

addolcitore dacqua

Se questo aspetto non provoca alcun danno per la salute, può invece determinare qualche problema negli impianti, negli elettrodomestici e nelle altre dotazioni di casa a contatto con l’acqua, che vanno dai semplici inconvenienti degli aloni bianchi sul box doccia a veri e propri danni.

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In particolare, è a rischio lo scambiatore della caldaia che trasferisce il calore dalla combustione all’acqua dell’impianto. Ad aumentare questo rischio c'è il fatto che la formazione di calcare è favorita da un aumento di temperatura.

Come pulire la caldaia dal calcare? > Leggi l'approfondimento

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In Italia l’unità di misura più utilizzata per misurare la durezza dell’acqua è il Grado Francese (°f), che corrisponde a 10 mg/l di carbonato di calcio.

Quando l’acqua è dura o dolce

A seconda del livello di durezza, l’acqua può essere classificata in varie fasce. Non esistono classificazioni ufficiali per definire un’acqua dura o dolce, ma normalmente si fa riferimento a questi valori:

  • acque molto dolci fino a 6-8 °f

  • acque leggere o mediamente dolci tra 8 e 15 °f

  • acque mediamente dure tra 15 e 30 °f

  • acque molto dure sopra 30 °f

I diversi valori di durezza delle acque utilizzate a fini potabili dipendono dall'origine dell’acqua stessa (superficiale o profonda) e dalla natura delle rocce e dei terreni con cui viene a contatto nel suo tragitto. Questo può comportare concentrazioni molto differenti di sali disciolti.

Per questo, le acque di origine sotterranea (pozzi e sorgenti) sono in genere più dure di quelle superficiali di laghi e invasi.

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La durezza dell’acqua in Italia

La durezza dell’acqua del rubinetto, come dicevamo, dipende dalla sua provenienza.

In Italia abbiamo in media un’acqua abbastanza dura, in particolare molto dura in alcune aree della pianura Padana e dell’Emilia- Romagna, in Umbria, Toscana e Lazio, e in alcune zone della Sicilia, dove la durezza può superare tranquillamente i 35 °f. 

Per il resto, le acque sono mediamente dure o dure (ossia comunque sopra i 15 ° f) su quasi su tutto il territorio nazionale, a parte alcune zone situate prevalentemente nell'arco alpino in Trentino-Alto Adige, Piemonte e Valle d’Aosta, dove troviamo acqua naturalmente dolce (sotto i 15 °f).

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Il ruolo di un addolcitore acqua

Gli addolcitori hanno la funzione di ridurre il livello di durezza dell’acqua che arriva nelle nostre case rimuovendo i sali di calcio e magnesio, riportando il livello di gradi francesi in un intervallo tale da non essere dannoso per la salute degli impianti.

Una volta addolcita con l’addolcitore, l’acqua circola nell’impianto idrico di casa senza il rischio che si formi calcare, preservando quindi la salute l’impianto di riscaldamento e gli elettrodomestici.

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L’utilizzo di un addolcitore è particolarmente raccomandato nelle zone dove l’acqua di acquedotto è mediamente dura o molto dura, dalle abitazioni ai condomini, dalle attività ricettive a quelle commerciali.

Per tutti questi ambiti di utilizzo esistono addolcitori con specifiche caratteristiche. Nel catalogo di addolcitori VS Viessmann, ad esempio, sono compresi addolcitori monoblocco per appartamenti o villette mono e bifamiliari caratterizzati da ingombro ridotto, oltre ad addolcitori bicorpo di dimensioni più grandi ideali per condomini fino a 16/20 unità abitative e attività commerciali e ricettive.

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Come funziona un addolcitore acqua

Un addolcitore acqua funziona in base al principio chimico dello scambio ionico che avviene all’interno di particolari resine caricate di sodio (un componente del sale). Al loro interno l’acqua cede  ioni di calcio e magnesio e “assorbe” al loro posto gli ioni di sodio. Una volta esaurite, le resine vanno rigenerate con un’apposita salamoia di acqua e sale per poter riprendere lo scambio ionico.

Come funziona e come lavora un addolcitore acqua? > Leggi l'approfondimento

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È possibile regolare in modo personalizzato la durezza dell’acqua in uscita dall’addolcitore, a seconda delle proprie necessità.

Gli addolcitori Viessmann sono caratterizzati da un sistema di rigenerazione proporzionale delle resine che permette di rigenerare solo quelle effettivamente esaurite, minimizzando il consumo di acqua e sale che risultano essere tra i più bassi della categoria.

Dopo lo scambio ionico, il trattamento di addolcimento aumenta la presenza di sodio nell’acqua (4,5 mg in più per litro ogni grado francese in meno). Vengono utilizzati dei dispositivi di Bypass che hanno il compito di rimiscelare l’acqua addolcita con acqua dura in modo da tarare ottimamente la durezza dell'acqua nell'impianto. Tali dispositivi sono di serie negli addolcitori Viessmann serie VS.

Qual è la durezza giusta dell’acqua

Come abbiamo accennato, la durezza dell’acqua non ha effetti sulla salute umana, e questo concetto è stato ribadito anche dall’OMS. Al limite, se troppo dura, può assumere caratteristiche organolettiche particolari che le conferiscono un sapore meno gradevole.

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Per non danneggiare la caldaia e gli elettrodomestici, invece, l’acqua deve avere una durezza compresa in un determinato intervallo di gradi francesi.

In generale, le acque mediamente dure e dure (sopra i 20 °f) possono causare incrostazioni di calcare che portano a occlusioni e a corrosioni.

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Questo determina malfunzionamenti, rotture di componenti e una perdita di efficienza degli impianti che utilizzano serpentine o scambiatori di calore per riscaldare, perché il calcare accumulato funge da isolante e fa passare meno calore. Anche le acque troppo dolci, però, sono dannose perché “aggressive” per le tubature provocando corrosione.

Acqua troppo addolcita, cosa succede

Un’acqua troppo dolce diventa aggressiva per un impianto e può provocare danni, perché si possono solubilizzare alcuni elementi contenuti nelle tubazioni e nei raccordi, come ferro, piombo e rame.

Per questo motivo, il trattamento effettuato da un addolcitore deve ottenere una durezza finale compresa tra 8 e 12 °f, in modo da garantire una presenza di sali disciolti che garantisce una certa stabilità all'acqua che risulta meno corrosiva.

La durezza dell’acqua in uscita da un addolcitore può essere tarata a piacimento tramite un bypass di regolazione, perciò questo risultato è sempre raggiungibile. Il bypass di taratura è un accessorio nello stato di fornitura degli addolcitori Viessmann serie VS.

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Addolcitore acqua: quando è obbligatorio e quando è utile

In Italia non è obbligatorio per legge installare un addolcitore acqua per le caldaie residenziali sotti i 100 kW di potenza.

Per tutti gli impianti nuovi, indipendentemente dalla durezza dell’acqua, sono però obbligatori il un filtro defangatore e un protettivo chimico nel circuito di riscaldamento e un filtro di protezione oltre che un dosaggio di polifosfati sulla linea di produzione dell'acqua calda sanitaria.

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L’obbligo dell’addolcitore per gli impianti domestici scatta inoltre quando la durezza dell’acqua supera i 15 °f per tutti gli impianti sopra i 100 kW anche se l’impianto è per il solo riscaldamento.

Anche se si vive in una zona dove l’acqua è mediamente dura, attorno ai 15-20 °f, installare un addolcitore può comunque essere molto conveniente per evitare tutti i problemi legati all’eccesso di calcare e riportare l'acqua nella fascia di durezza acqua consigliata.

Come scegliere un addolcitore in base alla durezza dell’acqua

Per scegliere l’addolcitore giusto per la propria abitazione o per la propria attività commerciale, è necessario conoscere due dati: la durezza dell’acqua che arriva dall’acquedotto e il fabbisogno di acqua medio, in base al numero di persone che la utilizzano. Questo secondo aspetto è importante, perché più acqua viene utilizzata, più capacità di addolcimento dovrà avere la macchina selezionata.

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Facciamo un esempio.
Con una durezza compresa tra i 10 e i 20 °f e fino a 4 persone che utilizzano l’acqua, può essere installato un addolcitore Viessmann modello VS34 della gamma VS Viessmann, ma se il numero di persone sale a 5, allora è necessario passare al modello superiore, il VS74.

Se, invece, la durezza dell’acqua è compresa tra 20 e 30 °f, l'addolcitore VS34 basterà fino a due persone e, con un numero di familiari da 3 a 5, bisognerà optare per il modello VS74 per poi passare al VS87 dalle 5 persone in su.

Con un’acqua particolarmente dura, infine, il modello più piccolo non sarà sufficiente nemmeno per 1 o 2 persone e bisognerà installare direttamente un VS74.

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