7 dicembre 2023  |  a cura di Massimiliano Ferrarese  |  condividi con

Come pulire la caldaia dal calcare

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7 dicembre 2023
Trattamento Acqua

L’eccesso di calcare nell’acqua può provocare incrostazioni che danneggiano le tubazioni e i componenti fondamentali della caldaia. Ecco come accorgersene e come prevenire il problema.

AGGIORNAMENTO 07 DICEMBRE 2023
Indice:

  1. Che cos'è il calcare?
  2. Quali danni può causare il calcare alla caldaia?
  3. Come capire c’è calcare nella caldaia?
  4. Perché si forma il calcare nella caldaia?
  5. Come pulire la caldaia dal calcare?
  6. Come prevenire la formazione di calcare all’interno della caldaia?

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Che cos'è il calcare?

Il calcare è un deposito di carbonato di calcio contenuto nell’acqua che, se accumulato in eccesso, può provocare incrostazioni all’interno delle tubature, sulle serpentine degli elettrodomestici, sui filtri dei rubinetti, sulle stoviglie, sui sanitari e, purtroppo, anche all’interno di alcune componenti della caldaia.

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L’acqua potabile che esce dai nostri rubinetti contiene sempre calcio disciolto che tende a cristallizzarsi e a formare il calcare: più l’acqua è “dura”, più è alta la sua presenza. La durezza dell’acqua indica proprio la quantità di ioni calcio e magnesio presenti e si misura in gradi francesi (°f): un grado francese corrisponde a un milligrammo di carbonato di calcio per litro d’acqua:

  • L’acqua è dolce fino a 8°f
  • Oltre i 12°f è considerata dura
  • Dai 18°f in poi è molto dura

Per un impianto di riscaldamento la durezza massima ammissibile è tra i 10 e i 12°f. Con valori superiori è necessario pre-trattare l’acqua di caricamento della caldaia facendo in modo che si abbassi il contenuto di carbonato di calcio.

Quali danni può causare il calcare alla caldaia?

Il deposito eccessivo di calcare all’interno delle tubature può provocare incrostazioni e impedire il passaggio corretto dell’acqua fino ai termosifoni o ai pannelli radianti.

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Lo sappiamo bene tutti, quando ci capita che il getto dell’acqua che esce dal rubinetto è ridotto e bisogna pulire il filtro con un prodotto anticalcare o con l’aceto per risolvere il problema.

Le incrostazioni di calare, nel tempo, possono anche determinare malfunzionamenti della caldaia e la rottura di alcuni componenti fondamentali, come la sonda di temperatura (che così non rivelerà più la temperatura corretta), il circolatore e, soprattutto, lo scambiatore di calore primario.

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Lo scambiatore di calore primario della caldaia (la serpentina dove il calore dei fumi della combustione viene trasferito all’acqua dell’impianto) è proprio l’elemento più delicato di una caldaia, in quanto è esposto a elevate temperature.

Il carbonato di calcio, infatti, quando la temperatura aumenta tende a precipitare invece di sciogliersi nell’acqua. Sullo scambiatore, che è il punto più caldo della caldaia, possono accumularsi incrostazioni di calcare che impediscono il corretto scambio di calore: in sostanza, le prestazioni e l’efficienza della caldaia possono subire serie conseguenze.

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Come capire se c’è calcare nella caldaia?

Quando il deposito di calcare arriva a un punto tale da creare incrostazioni all’interno dei tubi e sugli altri componenti della caldaia, il primo effetto è che si abbassano le prestazioni del sistema e aumenta la spesa in bolletta per il riscaldamento di casa.

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Nel tempo possono arrivare veri e propri malfunzionamenti, fino al momento fatidico della caldaia in blocco. Le incrostazioni possono danneggiare seriamente i componenti coinvolti e obbligare quindi alla loro sostituzione, e se si tratta dello scambiatore di calore primario non si tratta certo di una banalità.

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Se hai la sensazione che la tua caldaia inizia dare qualche segnale di cattivo funzionamento, non attendere oltre e contatta un tecnico, magari in occasione della manutenzione e pulizia annuale dell'impianto. Ricordati che la manutenzione della caldaia è il primo passo per prolungare la sua vita.

A chi rivolgersi per la manutenzione caldaia?
Se possiedi una caldaia Viessmann, la scelta ideale è quella di rivolgerti al Centro Assistenza Tecnica (CAT) Viessmann più vicino a te.
Il personale altamente qualificato ti darà la garanzia dell'utilizzo esclusivo di ricambi originali Viessmann. Inoltre, saprà consigliarti sulla frequenza delle operazioni di manutenzione caldaia e controllo fumi in base al tuo impianto di riscaldamento casa. 

Se i danni causati dal calcare sono irreparabili, infatti, non resterà che sostituire la caldaia.

Ricordati che fino alla fine del 2024 per la sostituzione della caldaia sono disponibili le detrazioni fiscali del Bonus Casa al 50% o dell’Ecobonus al 65%.

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Perché si forma il calcare nella caldaia?

Se la caldaia è stata installata e messa in funzione correttamente, in teoria non dovrebbe andare incontro ad alcun problema relativo all’eccesso di calcare. Questo perché il tecnico deve verificare la durezza dell’acqua prima di caricare l’impianto e, nel caso i valori fossero superiori ai 12 °f, provvedere al suo pre-trattamento.

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Se, invece, la caldaia è stata caricata con acqua non trattata con grado di durezza elevato, i problemi prima o poi arriveranno e bisognerà intervenire.

Il trattamento dell’acqua è particolarmente importante nel caso siano presenti i sistemi radianti a pavimento, dove la quantità di acqua in circolazione è nettamente superiore rispetto ai normali termosifoni.

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Con un maggiore volume di acqua, infatti, aumenta anche la quantità di carbonato di calcio in soluzione che può danneggiare la caldaia (o la pompa di calore).

Inoltre, bisogna considerare i “rabbocchi” che qualche volta vengono fatti per riportare la pressione dell’acqua ai livelli adeguati, perché si è verificata qualche perdita nel circuito. Questi rabbocchi fanno entrare nell’impianto acqua di acquedotto non trattata che contiene nuovo carbonato di calcio. Il fluido che inizialmente era di qualità idonea, quindi, potrebbe non esserlo più dopo qualche tempo.

Come pulire la caldaia dal calcare?

Se succede che la caldaia manifesta qualche problema, ci si può fare questa domanda.

Purtroppo non si può fare in autonomia, ma bisogna fare intervenire un tecnico specializzato che provvederà a un “lavaggio chimico” per rimuovere i depositi di calcare all’interno dell'apparecchio, con particolare attenzione allo scambiatore primario.

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Per pulire la caldaia dal calcare, dopo aver scollegato il generatore dall’impianto, il tecnico collegherà una pompa per effettuare un lavaggio con un particolare liquido. Spesso è necessario smontare lo scambiatore primario, perché altrimenti non è possibile azionare la pompa.

Una volta eseguito il lavaggio, è buona norma inserire anche un filtro per pulire l’acqua di ritorno all’impianto, per bloccare eventuali depositi di sporcizia che arrivano dal circuito.

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Come prevenire la formazione di calcare all’interno della caldaia?

La soluzione “definitiva” per risolvere il problema calcare nella caldaia è quella di installare un addolcitore per il trattamento dell’acqua.

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Non stiamo parlando del classico dispositivo di filtraggio che si posiziona sotto il lavello della cucina, ma di soluzioni da montare a monte di tutto l’impianto idrico di casa, proprio al punto di ingresso dell’acqua di acquedotto: in questo modo, anche se si fanno i famosi “rabbocchi” per riportare a valori corretti la pressione dell’acqua in caldaia, si è sicuri di utilizzare acqua idonea.

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Inoltre, questi addolcitori non proteggono solo la caldaia, ma qualsiasi dispositivo o prodotti di casa che viene a contatto con l'acqua: dagli elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie, ai rubinetti, ai soffioni della doccia, fino all’acqua per cucinare. In pratica in tutta la casa il calcare non sarà più un problema.

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Gli addolcitori per il trattamento dell’acqua sono obbligatori per impianti di riscaldamento sopra i 100 kW di potenza, ma sono consigliabili con impianti di tutte le dimensioni.

Funzionano sfruttando particolari resine che trattengono il calcio e il magnesio contenuti nell’acqua grazie allo scambio con il sale e sono disponibili in diverse taglie a seconda della quantità d’acqua da trattare.

Viessmann offre una gamma completa di addolcitori domestici, indicati dal singolo appartamento alla villa bifamiliare, ottimizzati per ridurre i consumi di acqua e di sale. Per sapere tutto sul funzionamento e l’utilità degli addolcitori leggi anche Come funziona un addolcitore d’acqua.richiedi-preventivo-partner-viessmann

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