28 dicembre 2021  |  a cura di Massimiliano Ferrarese  |  condividi con

Caldaia in blocco: cause comuni e cosa fare

<span id="hs_cos_wrapper_name" class="hs_cos_wrapper hs_cos_wrapper_meta_field hs_cos_wrapper_type_text" style="" data-hs-cos-general-type="meta_field" data-hs-cos-type="text" >Caldaia in blocco: cause comuni e cosa fare</span>

28 dicembre 2021
Assistenza Caldaie, Caldaie a Condensazione

Ecco perché si verifica il blocco della caldaia, dalla pressione dell’acqua al calcare. La soluzione migliore è una regolare manutenzione.

AGGIORNAMENTO 28 DICEMBRE 2021

Ritrovarsi improvvisamente senza riscaldamento e acqua calda sanitaria, magari in pieno inverno, non è piacevole. Tuttavia, può accadere di avere la caldaia in blocco, sia essa tradizionale o a condensazione, soprattutto se non si eseguono da tempo interventi di manutenzione ordinaria. Ecco quali possono essere le cause del blocco caldaia e come risolverle.

 

Caldaia in blocco #1: il nemico principale è il calcare

Un’acqua contenente elevate quantità di calcare può causare problemi all’impianto di riscaldamento. Come ti accorgi se nell’acqua è presente una quantità eccessiva di calcare? Dai depositi che restano su filtri e soffioni.
Il calcare ostacola il passaggio dell’acqua calda e quando il flusso è insufficiente la caldaia potrebbe andare in blocco. Se hai notato che il getto dell’acqua calda è meno forte di quello dell’acqua fredda e la temperatura non è ideale, è il caso di intervenire tempestivamente ripulendo i filtri dei rubinetti dal calcare.
Le incrostazioni di calcare sullo scambiatore di calore, inoltre, possono causare un abbassamento del rendimento della caldaia con un conseguente aumento dei consumi. Ma c’è di più. A lungo andare, infatti, possono insorgere veri e propri danni che portano alla rottura di componenti interni del generatore. Solo un tecnico esperto può rimediare a questi danni, eseguendo un’accurata pulizia dell’apparecchio, agendo con prodotti specifici che non rovinano l’impianto. Il nostro consiglio? Installare un addolcitore a monte dell’impianto, specialmente se si vive in una zona dove l’acqua contiene una elevata quantità di calcare (durezza).

Caldaia in blocco #2: controlla la pressione dell’acqua

Tutte le caldaie sono dotate di un manometro che indica il livello della pressione dell’acqua nell’impianto, espressa in bar. Il valore corretto deve essere compreso tra 1,5 e 2 bar.

  • Se la pressione della caldaia è troppo bassa (generalmente inferiore a 1 bar) la caldaia va in blocco e non si accende. In questo caso bisogna aprire manualmente il rubinetto di ingresso dell’acqua per rialzarne il livello, senza andare sopra i 2 bar;
  • Se la pressione della caldaia è troppo alta (oltre i 2 bar) è necessario sfiatare i termosifoni per far scendere il valore all’interno del range consigliato. Una volta eseguite queste operazioni, va eseguito il reset della caldaia seguendo le istruzioni riportate sul manuale.

Attenzione: se il problema della pressione dell’acqua si verifica con una certa frequenza, molto probabilmente c’è qualche problema più serio nell’impianto, ad esempio una perdita d’acqua. In questo caso, contatta immediatamente il tuo centro di assistenza o un tecnico qualificato.

Caldaia in blocco #3: verifica se c’è l’elettricità

La caldaia è alimentata da combustibile (gas metano o GPL), ma per funzionare ha bisogno anche dell’elettricità. Una temporanea interruzione del servizio o un guasto all’impianto elettrico di casa potrebbero impedirne il funzionamento. Prova quindi a verificare se c’è corrente e controlla la spina di collegamento dell’apparecchio alla rete elettrica. Non mettere mano ai contatti elettrici, ma chiama un professionista per un sopralluogo.

Caldaia in blocco #4: controlla lo scarico fumi

Se i gas di scarico della caldaia non vengono espulsi correttamente la caldaia va in blocco.
Dal 31 agosto 2013 tutti gli impianti termici di nuova realizzazione o installati in sostituzione di una caldaia precedente hanno l’obbligo di scaricare a tetto. I fumi prodotti dalla combustione, cioè, vanno evacuati sopra il tetto dell’edificio, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente (Legge 90/2013). In alcuni casi è possibile derogare a quanto stabilito: leggi qui quando è possibile fare lo scarico a parete per la caldaia.
Qualsiasi sia la tipologia di scarico utilizzato per la tua caldaia, a tetto o a parete, è importante assicurarsi che l’espulsione dei fumi avvenga in maniera corretta, senza ostruzioni. Se hai qualche dubbio sullo scarico fumi della tua caldaia, contatta prontamente un tecnico per una pulizia accurata della canna fumaria.

Come evitare che la caldaia vada in blocco

Analogamente ad altri inconvenienti che possono riguardare l’impianto di riscaldamento (ad esempio i termosifoni che restano parzialmente freddi), la caldaia in blocco può essere facilmente evitata con una regolare manutenzione.
Le caldaie moderne sono dotate di un display che segnala, attraverso un codice alfanumerico, l’eventuale errore che l’ha causato il problema. Consulta il libretto delle istruzioni per scoprire di cosa si tratta. Spesso si tratta di inconvenienti facilmente risolvibili con un semplice reset della caldaia. In altri casi, però, il blocco può essere causato da problematiche più complesse. Ecco perché è sempre meglio rivolgersi a un tecnico specializzato, capace di individuare velocemente la causa e ripristinare il funzionamento.
Rivolgendoti a un Centro Assistenza Tecnica Viessmann sei sicuro trovare tutta la professionalità necessaria per risolvere in breve tempo i tuoi problemi. Un errore di valutazione o un intervento maldestro potrebbero costare molto cari!

Aderisci subito al programma Garanzia 5Plus Viessmann

Lascia un commento

È stato interessante?

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi i nuovi articoli