5 gennaio 2021  |  a cura di Stefania Brentaroli  |  condividi con

Casa più efficiente per venderla più facilmente in futuro

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5 gennaio 2021
Normative e Agevolazioni, Risparmio ed Efficienza energetica

La sensibilità in materia di efficienza energetica è in forte aumento nel mercato immobiliare. Far crescere il valore del proprio immobile attraverso interventi di efficientamento è utile a breve termine per il risparmio sui consumi e per renderla più appetibile sul mercato.

L’efficienza energetica conviene oggi, e avrà un’importanza cruciale domani. In una società in continua evoluzione e trasformazione, la classe energetica di un’abitazione non è più soltanto un’etichetta da esibire per legge, bensì una scelta precisa e consapevole guidata da sensibilità e convenienza.

Il perché è presto detto. Una casa efficiente, o con un rendimento energetico migliore, consente un risparmio immediato in termini di consumi, sarà più appetibile sul mercato e varrà molto di più in caso di vendita in futuro.

Un’equazione tanto semplice quanto immediatamente riscontrabile, come confermato dal rapporto sul mercato immobiliare italiano nel 2019 curato da Enea in collaborazione con la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) e I-Com (Istituto per la Competitività). Il rapporto scatta una fotografia del panorama italiano dai contorni nitidi, utile a tracciare la strada per il presente, ma soprattutto per il medio termine, se pensiamo al ritorno dell'investimento. Riqualificare è un comportamento virtuoso nel breve termine: consente tagli immediati in bolletta e favorisce consumi responsabili. Ma al tempo stesso può rivelarsi lungimirante in futuro: è il mercato immobiliare stesso a richiedere case ed edifici sempre più rispondenti a canoni di efficienza e sostenibilità. 

Le classi energetiche delle abitazioni in Italia

Le classi energetiche possono essere considerate come una sorta di biglietto da visita. Chi vuol vendere casa, deve certificare la classe della propria abitazione. La normativa italiana di riferimento, infatti, obbliga a produrre l’APE (Attestato di prestazione energetica) nel momento in cui si intende vendere o affittare un edificio.
Ma non solo, la classe va necessariamente indicata nell'annuncio immobiliare. In Italia le classi vanno dalla A4 fino alla G, dove alla lettera A4 si assegna l’indice più alto di prestazione energetica e alla lettera G il più basso. A ciascuna classe corrisponde un parametro basato sul fabbisogno globale di energia non rinnovabile, che viene calcolato considerando la climatizzazione invernale, quella estiva, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione meccanica, oltre all'illuminazione artificiale. Oggi è possibile eseguire alcuni interventi che consentono di scalare di due classi la classifica dell’APE sfruttando il Superbonus 110% (per approfondire leggi i nostri approfondimenti qui e qui).

Un cambiamento in atto: cresce la vendita di immobili efficienti

A farla da padrone nelle compravendite nel panorama immobiliare italiano al momento sono ancora gli immobili con classi energetiche meno performanti, visto che il 70% del mercato nel 2019 ha coinvolto principalmente case in classe E, F e G.
Tuttavia, a colpire in modo particolarmente positivo sono tre dati, sintomo inequivocabile che il cambiamento è in atto:
  • per quanto riguarda il mercato immobiliare del nuovo l’80% delle transazioni immobiliari ha riguardato abitazioni nelle classi energetiche A o B, dunque le più alte a livello di prestazioni e di risparmio di consumi. È vero che la normativa impone oggi di costruire soltanto in classe A, ma esiste ancora un margine di nuovo invenduto in classe B che via via si esaurirà;
  • per quanto riguarda, invece, il mercato del ristrutturato la percentuale degli immobili efficienti venduti è arrivata al 36% nel 2019, ben 14 punti in più rispetto al 2018. I margini di crescita sono ancora considerevoli e l’aumento significativo in appena un anno dimostra come la sensibilità verso la sostenibilità e l’efficienza sia in continua maturazione;
  • nel 2019, infine, sono progressivamente diminuite le compravendite nella classe energetica più bassa (G), in particolar modo per quanto riguarda le ville unifamiliari e le villette (rispettivamente 34% e 24% la diminuzione rispetto al 2018).

L’efficienza come garanzia di qualità e valore

Innegabile che l’efficienza sia diventata oggi uno dei parametri principali nella definizione della qualità (e del prezzo) di un edificio. Non solo per la capacità di limitare l’impatto ambientale, ma anche perché spesso l’innovazione stimola i progettisti a esplorare nuovi campi, sempre più in grado di fornire migliori livelli di comfort e di utilizzo dell'energia.
Scegliere, dunque, di costruire efficiente o di rinnovare puntando sull'efficienza è considerato un “plus” importante che può orientare le scelte anche all'interno del complesso mercato immobiliare.

L'efficienza è diventato un valore. Dalle rilevazioni di mercato di questi ultimi anni, emerge che nelle principali città italiane le differenze di prezzo tra edifici in classe A e quelli di classi inferiori (E, F e G), sono in media superiori del 30% nelle zone periferiche, mentre nelle zone centrali, dove conta molto l’ubicazione dell’immobile, il valore aumenta comunque del 20%.

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