25 ottobre 2018  |  a cura di Marcello Caceffo  |  condividi con

Freddo e polveri sottili: vinci la sfida del riscaldamento

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25 ottobre 2018
Risparmio ed Efficienza energetica

L’“Accordo del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell’aria” siglato lo scorso anno dal Ministero dell’Ambiente e dai Presidenti di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto è solo una delle misure adottate dal nostro paese per ridurre i valori di PM10 e polveri sottili, troppo spesso oltre i limiti consentiti. Il riscaldamento domestico sembra essere una delle cause principali, di questo inquinamento: vediamo quali sono le soluzioni tecnologiche da adottare per ridurre gli agenti nocivi e respirare aria sana.

Polveri sottili e aria inquinata: le cause

Due delle cause principali dello sviluppo di particolato e, di conseguenza, dell’inquinamento dell’aria che respiriamo sono rappresentate dalla combustione:

  • dei motori, quindi degli autoveicoli che circolano sulle strade
  • dei generatori di calore domestici

In una caldaia o in una centrale termica, in particolare, vengono rilasciate sostante inquinanti quali ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), composti organici volatili e polveri sottili. La composizione di queste materie inquinanti dipende dalla natura e qualità del combustibile, e dalla tecnologia utilizzata dall'impianto. È ovvio che le caldaie costruite 20 anni fa non possono avere sistemi di filtrazione e regolazione adeguati alle normative attuali. Ecco perché andrebbero sostituite con caldaie di ultima generazione o con sistemi per il riscaldamento che sfruttano energie rinnovabili.

Le nostre scelte, in primis quelle energetiche, sono quindi fondamentali.

La Pianura Padana è una delle zone più colpite dal problema delle polveri sottili (PM10) e finissime (PM2,5) ed è per questo che da qualche anno sono state attivate normative a livello regionale e comunale per limitare le emissioni, confluite poi nell’Accordo citato sopra. Dal 1 ottobre al 31 marzo, in particolare, sono in vigore misure strutturali permanenti finalizzate alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e al miglioramento della qualità dell’aria. In particolare:

  • Limitazioni della circolazione per i veicoli più inquinanti (Euro 0, 1, 2 e in alcuni comuni anche Euro 3 Diesel)
  • Limitazioni delle emissioni inquinanti in ambito civile

Proprio per quanto riguarda i generatori di calore, ultimamente si è fatto un gran parlare delle stufe e delle caldaie a biomassa legnosa.

Secondo alcuni studi il 45% delle polveri sottili diffuse nell'aria della Lombardia proviene non tanto dai tubi di scappamento delle auto quanto dalla combustione di pellet e legna nei sistemi di riscaldamento domestico. Ma non è il caso di generalizzare.

Non tutti i generatori di calore a biomassa inquinano!

Solo quelli particolarmente obsoleti, quindi non dotati di adeguati sistemi di filtrazione, e i camini aperti, che da alcuni anni non sono più a norma perché, non avendo alcun sistema di ottimizzazione, sono una fonte rilevante di emissione di polveri sottili.

Per facilitare l’individuazione dei generatori più ecologici e rispettosi dell’ambiente, anche stufe e camini sono ora classificati con delle “stelle” (da 2 a 5), secondo quanto stabilito dall'art. 290 comma 4 del Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152), in base alle performance in termini di rendimento ed emissioni.

Camini chiusi, stufe e caldaie alimentate a biomassa con meno di 3 stelle, cioè con un rendimento inferiore al 63% e valori di emissione di monossido di carbonio uguale o superiore a 0,5%, sono vietati per legge, nel Bacino Padano.

Prima di acquistare una stufa o una caldaia a legna, a pellet o a cippato controlla questi valori (rendimento ed emissioni) sull'etichetta energetica, per essere sicuro di acquistare un prodotto di classe elevata A.

Noi di Viessmann siamo da sempre attenti a questi aspetti e ti offriamo solo generatori di elevata qualità, perfettamente rispondenti ai requisiti richiesti per legge. Nel nostro catalogo, infatti, trovi:

  • Caldaie a pellet come Vitoligno 300-C con classe di efficienza da 3 a 5 stelle (a seconda della potenza) e rendimento stagionale fino a 95,3%
  • Caldaie a legna come Vitoligno 200-S con classe di efficienza da 3 a 4 stelle (a seconda della potenza) e rendimento stagionale fino a 92,7%
  • Caldaie a cippato come Vitoligno 300-H con con classe di efficienza da 3 a 5 stelle (a seconda della potenza) e rendimento stagionale fino a 95%

Alternative alla biomassa, per un riscaldamento efficiente e sostenibile

Per ovviare al problema delle polveri sottili è possibile optare anche per altri tipi di generatori, con bassi livelli di emissioni inquinanti.

Tra questi ricordiamo:

  • Le caldaie a condensazione, capaci di recuperare il calore contenuto nei gas di scarico trasformandolo in energia termica supplementare, con rendimenti davvero elevati (fino al 109%)
  • Le pompe di calore, che sfruttano il calore presente naturalmente nell'aria, nell'acqua o nel terreno per riscaldare la tua casa, senza alcun tipo di combustione
  • I sistemi ibridi, che combinano due generatori differenti (solitamente pompa di calore e caldaia a condensazione) per assicurarti il massimo comfort, in qualsiasi condizione

Dotarsi di un sistema di riscaldamento affidabile, sicuro e performante permette di risparmiare sui consumi energetici e contribuisce alla tutela dell’ambiente, grazie alla riduzione di emissioni nocive.

 

Vuoi saperne di più? Contatta un Installatore Partner per l’Efficienza Energetica per valutare il livello di efficienza del tuo impianto di climatizzazione estiva ed invernale e trovare la soluzione per rendere la tua casa davvero efficiente.

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