9 ottobre 2019  |  a cura di Sergio Cucchiara  |  condividi con

Impianto di riscaldamento: chi lo deve progettare?

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9 ottobre 2019
Risparmio ed Efficienza energetica

Devi rinnovare l’impianto di riscaldamento o semplicemente sostituire la vecchia e inefficiente caldaia di casa? Vuoi sostituire i vecchi radiatori e far finalmente realizzare un nuovo impianto a pavimento per ottenere maggior comfort? Ricordati che prima di dare il via a qualsiasi lavoro è indispensabile far valutare la fattibilità dell’intervento da parte di un professionista e richiedere un progetto a un tecnico qualificato. Questi sono elementi indispensabili per ottenere un impianto di qualità e a "regola d'arte" in gradi di sfruttare le potenzialità dei prodotti scelti e conseguire reali benefici nel rispetto delle normative. Ecco chi può seguirti in tutto l’iter.

Installazione o modifiche all'impianto di riscaldamento: cosa dice la legge

Come definiamo un impianto di riscaldamento? E' quell'impianto per la produzione e la distribuzione di calore composto, per l'appunto, da uno o più generatori di calore (es. caldaia o pompa di calore), e da uno o più sistemi di trasmissione del calore prodotto (es. radiatori, pavimento radiante, ecc.).

Negli immobili può essere centralizzato, come nei condomini di grandi dimensioni, o autonomo, come per le case monofamiliari o gli appartamenti.

Ogni impianto di riscaldamento e/o di climatizzazione è realizzato sulla base di un progetto redatto da un termotecnico (a meno di potenze inferiori ai 15 kW), che tiene conto delle caratteristiche dell'abitazione e delle esigenze personali della committenza.

Nel momento in cui decidi di interviene su quest'ultimo, rinnovando in toto l'impianto della tua casa o, semplicemente, parte di esso, significa che stai modificando un progetto originario. Avrai, quindi, la necessità di farne realizzare uno nuovo.

Infatti, come definito dal D.M. 22/01/2008 n. 37 art. 5 comma 1:

"per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali è obbligatorio redigere un progetto".

Ma chi può redigere questo progetto? Necessito di un termotecnico o è sufficiente il mio idraulico installatore?

Ciò che è esplicitato nel decreto è il compito spetta a un professionista iscritto agli albi professionali, secondo la specifica competenza tecnica richiesta o, in alternativa, al responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

Quindi, se il tuo installatore ha le competenze professionali adeguate, può adempiere a quest'obbligo di legge.

Accanto al progetto, un ulteriore elemento che devi considerare e che devi farti rilasciare dall'impresa abilitata, è la dichiarazione di conformità (DiCo), ossia un documento obbligatorio che va descrive come è stato realizzato l'impianto e che garantisce che chi lo ha realizzato ne abbia i requisiti tecnici e l'esperienza.

Nel caso in cui tu debba rifare solo parte degli impianti, la dichiarazione di conformità rilasciata sarà relativa alla sola parte modificata.

Metti la professionalità al centro della tua scelta

La pressa fatta all'inizio, ma che ci tengo a sottolineare nuovamente, è che è basilare individuare e farti affiancare da personale qualificato e professionale, che possa mettere a tua disposizione le proprie competenze per realizzare quanto desiderato.

Offrire un prodotto con caratteristiche tecnologiche avanzate non è sufficiente, ma è necessario che sia la progettazione dell'impianto sia la sua installazione avvengano "a regola d'arte", così da sfruttare al massimo la tecnologia offerta.

Facendo un approfondimento sulla progettazione, posso aggiungere che questa deve essere fondata sul rispetto dei vincoli legislativi e di contenimento dei consumi energetici, in base alle ultime normative del settore, adattando però sempre le varie tipologie di impianto alle specifiche del cliente. Ad esempio:

  • Il Decreto Rinnovabili (D. Lgs. 28/2011) prevede che, in caso di nuova costruzione o riqualificazione importante, il 50% del fabbisogno energetico (acqua calda, riscaldamento e raffrescamento) debba essere soddisfatto con energia prodotta da fonti rinnovabili e sostenibili;
  • Sempre a proposito di ambiente ed emissioni nocive, da settembre 2018 le caldaie a camera aperta non sono più a norma, quindi nel caso di sostituzione di caldaia tradizionale la scelta dovrà ricadere su una caldaia a condensazione;
  • Inoltre, dal 2013 non è più consentito lo scarico dei fumi a parete, tranne in casi eccezionali.

Obiettivo: efficienza energetica

Se il tuo obiettivo è migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione, la consulenza e il sopralluogo di un tecnico qualificato si rivela indispensabile. Scegliere il generatore migliore, infatti, non è solo una questione di prezzo. Se vuoi che l’investimento sia effettivamente conveniente devi guardare anche al risparmio che la nuova caldaia può assicurarti nel lungo periodo.

In questo articolo ti spieghiamo quali fattori valutare per trovare il sistema di riscaldamento più efficiente per te.

Hai considerato anche il livello di isolamento (coibentazione dell'edificio) e la possibilità di cambiare gli infissi? L’efficienza energetica di un edificio passa anche dall’involucro. La caldaia più performante non riuscirà a farti risparmiare sulla bolletta se ci sono spifferi dalle finestre che vanificano il tuo investimento.

Per quanto riguarda le modifiche agli impianti, puoi valutare anche delle alternative green. Sempre più famiglie si stanno orientando verso generatori a energie rinnovabili, come la pompa di calore, che permettono di azzerare i consumi e, allo stesso tempo, ridurre le emissioni di CO2.

Ad aria, ad acqua, geotermica: ecco come scegliere la miglior pompa di calore per la tua casa.

Attenzione. Se vivi in una zona di montagna, con inverni particolarmente rigidi, investire nella pompa di calore potrebbe non essere la scelta migliore. Nonostante sul mercato ci siano pompe di calore che funzionano anche con temperature esterne sotto i -20°C, come i prodotti Viessmann, una temperatura molto bassa andrebbe a ridurre la resa del generatore e, di conseguenza, a limitarne la convenienza rispetto ai sistemi tradizionali. In questo caso lo studio di progettazione o la ditta installatrice qualificata ti suggerirà delle soluzioni alternative, come un sistema ibrido che combina due generatori alimentati da fonti diverse (ad esempio pompa di calore + caldaia a condensazione).

Scegliere il generatore senza conoscere le caratteristiche tecniche e le specifiche di funzionamento è un azzardo. Consulta un installatore qualificato Partner per l’Efficienza Energetica Viessmann, se non vuoi avere brutte sorprese in bolletta. Questi professionisti sono in grado di seguirti con competenza dalla scelta e progettazione alla realizzazione e installazione dell'impianto, facendosi carico anche delle pratiche burocratiche per poter usufruire degli incentivi e delle detrazioni fiscali.

Cosa aspetti? Richiedi subito una consulenza: contatta l'installatore Partner più vicino a te.

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