1 luglio 2024  |  a cura di Alberto Villa  |  condividi con

Mercato libero luce, dal 1 luglio è l’unica opzione

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1 luglio 2024
News

Scatta la liberalizzazione completa anche per l’energia elettrica. Chi non ha scelto un’offerta sul mercato libero passa automaticamente al Servizio a Tutele Graduali.

Indice:

  1. Verso la liberalizzazione totale del mercato dell’energia
  2. Quando finisce il mercato tutelato luce?
  3. Chi sono i clienti vulnerabili che restano nel servizio di tutela?
  4. Cosa succede a chi non sceglie il mercato libero?
  5. Che condizioni contrattuali prevede il Servizio a tutele Graduali?
  6. Quanto paga l’energia elettrica chi entra nel Servizio a Tutele Graduali?
  7. Conviene passare al mercato libero?
  8. Come scegliere la migliore offerta luce sul mercato libero?
  9. Per risparmiare sulla bolletta della luce scegli il fotovoltaico

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Verso la liberalizzazione totale del mercato dell’energia

Dopo un primo “test” per il gas naturale, la cui liberalizzazione totale è scattata all’inizio di quest’anno, oggi, 1 luglio 2024, è la volta dell’elettricità.

Da questo giorno cessa di esistere il servizio di maggior tutela così come l’abbiamo sempre conosciuto, restando attivo solamente per una particolare fascia di clienti, i cosiddetti “vulnerabili”.

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Per sapere se si è ancora nel servizio di maggior tutela oppure si è già nel mercato libero dell’energia, è sufficiente guardare l’intestazione dell’ultima bolletta, dove viene chiaramente indicato.

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In realtà, però, non è stato strettamente necessario scegliere subito un’offerta per l’energia elettrica sul mercato libero e chi non l’ha fatto entro il 30 giugno non si è ritrovato di certo con la luce staccata!

E' inserito automaticamente un una sorta di “regime transitorio” temporaneo chiamato Servizio a Tutele Graduali, creato per dare ancora un po’ di tempo alle famiglie in vista del successivo passaggio obbligatorio al mercato libero che avverrà tra circa tre anni.

Vediamo cosa comporta la fine del mercato tutelato della luce e quale impatto potrà avere nelle bollette.

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Quando finisce il mercato tutelato della luce?

Il servizio di maggior tutela, o semplicemente servizio di tutela, applica tariffe statali alla componente energia decise dall’ARERA (la nostra Authority per l’energia, le reti e l’ambiente) e aggiornate periodicamente a seconda dell’andamento del mercato all’ingrosso.

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A questo mercato, a partire dal 1999 se n’è affiancato un altro, quello “libero” appunto, nato per favorire la libera concorrenza nel settore energetico e generare, in prospettiva, benefici per i clienti finali, sia privati che imprese.

Nel mercato libero le tariffe della materia prima energia (gas o elettricità) e i costi di commercializzazione sono decisi dai singoli fornitori. Tutto il resto, ossia oneri vari e tasse, sono uguali per tutti perché definiti dallo Stato.

La completa liberalizzazione del mercato dell’energia e dunque la fine delle tariffe tutelate dall’Autorità è stata rimandata più volte, fino alla decisione del Governo dello scorso anno che ha sancito le date definitive:

Stock market data on LED display

Chi sono i clienti vulnerabili che restano nel servizio di tutela?

Come abbiamo detto, tutti i clienti domestici avrebbero dovuto scegliere entro il 30 giugno scorso una delle moltissime offerte per la fornitura di elettrica sul mercato libero, a parte una categoria particolare di utenti: i clienti vulnerabili.

Ma chi sono i clienti vulnerabili?
Si tratta di una fascia di utenti considerata fragile, per la quale si è deciso di fare un’eccezione mantenendo tutte le condizioni del servizio di tutela:

  • le persone con più di 75 anni
  • i percettori di bonus sociale per disagio economico o fisico
  • i beneficiari della legge 104
  • chi vive in isole minori non interconnesse oppure in strutture abitative di emergenza.

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Per tutti questi utenti rimangono in vigore le tariffe elettriche garantite dall’Autorità e aggiornate trimestralmente in base all’andamento dei prezzi all’ingrosso (per il gas, invece, l’aggiornamento è mensile).

Cosa succede a chi non ha scelto il mercato libero?

A parte i cosiddetti “vulnerabili”, tutti i clienti domestici con una fornitura nel servizio di tutela che non hanno scelto entro il 30 giugno il mercato libero per l'energia elettrica, si sono ritrovati automaticamente inseriti nel Servizio a Tutele Graduali (STG), una condizione temporanea che scadrà ad aprile 2027: dopo quella data, in teoria, tutti dovranno stipulare un contratto di fornitura nel mercato libero.

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Ma di cosa si tratta?
Le Tutele Graduali sono un servizio che non viene scelto, ma deciso dallo Stato. Viene erogato solamente da alcuni fornitori di energia elettrica, selezionati dall’Autorità su base territoriale in seguito a delle aste che si sono tenute lo scorso febbraio (sono 7 fornitori i tutto).

Le famiglie interessate, quindi, potranno ritrovarsi con un fornitore della luce diverso rispetto a quello che avevano prima. In ogni caso, a tutti sarà inviata una comunicazione con le informazioni utili.

Che condizioni contrattuali prevede il Servizio a tutele Graduali?

Dal punto di vista delle condizioni contrattuali, il Servizio a Tutele Graduali è equiparato a quelle di tutela (quindi le condizioni sono decise dallo Stato). Il prezzo dell’energia elettrica che si paga in bolletta, invece, è composto sostanzialmente da due voci:

  1. una parte variabile agganciata al costo della materia prima all’ingrosso indicata dal PUN (Prezzo Unico Nazionale)

  2. una quota fissa mensile per i costi di commercializzazione definita in base alle offerte presentate dagli operatori nella fase delle aste, chiamata “parametro gamma”.

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Oltre a questo, nella bolletta del STG ci sono poi le consuete componenti (oneri si sistema, spesa per il trasporto e gestione contatore) che sono sempre stabilite dall'Autorità, come nel mercato libero.

Quanto paga l’energia elettrica chi entra nel Servizio a Tutele Graduali?

Molte famiglie, tra quelle che si ritrovano nel Servizio a Tutele graduali, si stanno chiedendo se questa situazione sarà un vantaggio o uno svantaggio, economicamente parlando.

Una risposta finale al momento ancora non c’è, ma è molto probabile che le condizioni economiche siano vantaggiose, persino rispetto al servizio di maggior tutela.

Secondo il presidente dell’ARERA, ci potrebbe essere un risparmio di circa 100 euro/anno in bolletta. (fonte: IlSole24Ore).

Human hand holding bulb with money tree inside. Wealth concept

Come mai il STG è più conveniente del servizio di tutela?
La causa è da attribuire al meccanismo delle aste che ha spinto i fornitori a rivedere il più possibile al ribasso la quotazione dei costi fissi di commercializzazione, per aver maggiori probabilità di aggiudicarsi le forniture delle miglia di clienti che erano ancora nel servizio di tutela.

Questo “paradosso”, tra l’altro, ha spinto molti clienti che già erano nel mercato libero a rientrare in quello tutelato, così da trovarsi automaticamente all’interno del Servizio a Tutele graduali dopo il 1 luglio.

Conviene passare al mercato libero?

Da quello che abbiamo appena detto potrebbe sembrare che il passaggio al mercato libero non sia affatto conveniente. In realtà non è così. Dipende infatti da più fattori, in particolare dalla specifica offerta che si sottoscrive e dal fatto che sia a prezzo fisso o a prezzo variabile.

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Bisogna ricordare che le offerte a prezzo fisso sono disponibili solo sul mercato libero mentre non esistono su quello di tutela (e nemmeno nel Servizio a Tutele Graduali), dove la tariffa è variabile e agganciata ai prezzi all’ingrosso.

Dopo un periodo di discesa dei costi dell’energia all’ingrosso, con un’offerta variabile ci si ritrova progressivamente a spendere di meno, mentre se si è sottoscritto un contratto a prezzo fisso tempo prima, con i prezzi più alti, arriva un momento in cui sicuramente si paga di più.

Businessmans hand takes out euro from a wallet with global exchange graphic

Nella seconda metà del 2023, ad esempio, dopo una netta discesa dei prezzi all’ingrosso, il prezzo medio dell’elettricità sul mercato tutelato è stato pari a 28,11 centesimi di €/kWh, contro i 39,18 centesimi di €/kWh medi del mercato libero.

Nel periodo del caro energia, tuttavia, e in particolare nella seconda metà del 2022 con la crisi Russia-Ucraina, è avvenuto il contrario: i contratti a prezzo fisso sul mercato libero sottoscritti prima della crisi, con prezzi bassi prima del caro energia, hanno reso in media più conveniente per un certo periodo proprio il mercato libero.

Inoltre, i contratti sul mercato libero energia contengono spesso delle offerte di servizi aggiuntivi che con il servizio tutelato non sono disponibili.

Come scegliere la migliore offerta luce sul mercato libero?

La prima cosa da decidere è, come accennavamo sopra, se si preferisce un’offerta a prezzo fisso della componente energia oppure a prezzo variabile agganciata ai mercati all’ingrosso.

Funziona un po’ come per i mutui: ci sono momenti in cui è più conveniente una opzione rispetto all’altra.

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Con i prezzi bassi dell’energia conviene probabilmente optare per il prezzo fisso, mentre se i prezzi sono alti, ed è prevedibile un ribasso nei mesi seguenti, le offerte variabili possono essere più indicate.

È poi necessario decidere se si vuole una tariffa monoraria o bioraria:

  • Nel primo caso ogni kilowattora consumato si paga la stessa cifra in tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana
  • Con la bioraria l’energia si paga meno di notte, la mattina presto e nei fine settimana.

Una volta prese queste decisioni, per orientarsi tra le decine e decine di diverse offerte dei vari fornitori sul mercato libero è molto utile recarsi sul Portale offerte di Arera:

  • inserire i propri dati
  • i consumi annuali di elettricità
  • il codice POD (tutto riportato in bolletta) 

In pichi secondi hai la possibilità di vedere visualizzate tutte le offerte disponibili, con indicato chiaramente sia il costo della componente energia (ossia quello di ogni kilowattora consumato) sia i costi fissi di commercializzazione, le uniche due componenti che dipendono dal singolo fornitore.

I costi fissi di commercializzazione consistono in una quota annuale ripartita in 12 mensilità che generalmente per la luce è attorno ai 10 euro/mese, ma può variare.

Sul portale di ARERA è anche possibile visualizzare le offerte dual fuel, ossia quelle che prevedono la fornitura di luce e gas dallo stesso fornitore.

Per risparmiare sulla bolletta della luce scegli il fotovoltaico

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