Nel terzo trimestre del 2022 il caro energia viene quasi azzerato dagli interventi governativi. Ma rispetto a un anno fa l’elettricità ci costa quasi il doppio.
Poteva andare molto peggio, perché l’intervento del Governo e le misure regolatorie di Arera (l’Autorità per la regolazione di energia, reti e ambiente) hanno, ancora un a volta, “calmierato” i rincari di energia elettrica e gas, nonostante le quotazioni sui mercati all’ingrosso siano in netto rialzo. Così le nostre bollette da luglio a settembre subiranno solo lievissimi rincari trimestrali, dopo che nel secondo trimestre dell’anno (da aprile a giugno) erano invece scese.
Si tratta però di una magra consolazione, dato che considerando un intero anno una “famiglia tipo” (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all'anno e 1.400 metri cubi annui di gas) spenderà quasi il doppio per l’elettricità e ben oltre una volta e mezzo per il gas. Le tensioni internazionali non permettono di fare previsioni nel breve-medio termine sull’andamento dei prezzi energetici e l’unico antidoto che abbiamo a disposizione resta il risparmio: grazie a buone abitudini quotidiane e all’efficienza energetica delle tecnologie possiamo davvero diminuire i consumi.
Indice
- Come rincarerà la bolletta degli italiani in estate?
- Quali sono gli interventi pubblici per contrastare il caro energia?
- Perché il costo del gas è impazzito?
- In estate facciamo attenzione ai consumi elettrici
Come rincarerà la bolletta degli italiani in estate?
Come dicevamo, per il terzo trimestre del 2022, ossia da luglio a settembre, i costi della bolletta saranno quasi stabili rispetto al trimestre precedente: l'ARERA ha comunicato un lieve incremento per l’elettricità (+0,4%, ma la sola “componente energia” aumenta del 5,5%), mentre per il gas non ci sarà alcuna variazione (ma anche qui la sola componente “materia prima” cresce del 16%). Il prezzo dell’energia elettrica complessivamente sarà quindi di 0,4151 euro/kWh tasse incluse, di cui 0,3117 euro (75,1% del totale della bolletta) per il solo approvvigionamento di materia prima energia. Un anno fa l’elettricità ci costava solo 0,2289 euro/kWh. Gli analisti, senza conoscere le decisioni del Governo, avevano previsto ancora fortissimi rincari per il trimestre, e infatti la stessa ARERA precisa che in assenza di interventi pubblici la variazione trimestrale sarebbe stata del 45% per la bolletta gas e di circa il 15% per quella elettrica.
Impressiona il confronto delle bollette anno su anno, nonostante tutti gli interventi messi in campo dallo scorso autunno. Considerando il cosiddetto “anno scorrevole”, ossia l'anno composto dal trimestre oggetto dell'aggiornamento e i tre trimestri precedenti (in questo caso dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022), la spesa della famiglia tipo per la bolletta elettrica sarà di circa 1.071 euro, ben il 91% in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente. Per il gas, invece, la spesa sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Quali sono gli interventi pubblici per contrastare il caro energia?
Cosa hanno fatto il Governo e l’ARERA per scongiurare un ulteriore rincaro delle bollette?
Prima di tutto è stato confermato l’intervento sugli oneri generali di sistema, che sono stati azzerati sia per il settore elettrico che per il gas per tutti gli utenti come accade ormai da settembre 2021. Inoltre, come nel trimestre precedente, per il gas l’Autorità ha agito su una ulteriore componente tariffaria (la compensazione dei costi di commercializzazione, UG2) per annullare i possibili aumenti. Una misura che si applica alla fascia di consumi tipica degli utenti domestici (fino a 5 mila metri cubi/anno), con effetti positivi su tutti i clienti, sia nel mercato tutelato che nel mercato libero.
Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione IVA sul gas al 5%, avranno un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.
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È stato inoltre confermato il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas, che anche per il terzo trimestre dell'anno consentiranno alle famiglie in condizioni di difficoltà economiche di pagare bollette non superiori a quelle precedenti l'ondata di aumenti. I bonus sociali riguardano le famiglie con un livello di ISEE fino a 12.000 euro e vengono erogati direttamente in bolletta.
Perché il costo del gas è impazzito?
Sono passati quasi due anni da quando hanno iniziato a manifestarsi i primi segnali di crescita delle bollette, anche se allora non avremmo potuto immaginare che la crisi sarebbe stata così lunga e grave. C’è stata la pandemia da Coronavirus, che con la brusca ripresa delle attività produttive che ha creato squilibri sui mercati, poi ci sono stati gli aumenti sui prezzi delle quote di CO2 che hanno pesato sui produttori di elettricità e, infine, è arrivata la motivazione peggiore di tutte: la guerra.
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Il principale responsabile di questa spirale impazzita è il gas: basti pensare che all’inizio del 2021 il prezzo di questa materia prima sui mercati europei era di circa 20 €/MWh per poi crescere a circa 70 euro in settembre e arrivare a fine giugno 2022 a ben 140 €/MWh, con un aumento del 60% in un solo mese.
Oggi a preoccupare è la scarsità di offerta, con i timori di un blocco totale delle forniture russe in Europa e la corsa dei Paesi UE a cercare velocemente nuovi canali di approvvigionamento che costringono spesso a comprare a costi più alti.
Dato che il costo dell’elettricità è legato a quello del gas, anche il prezzo sul nostro mercato unico nazionale dell'energia elettrica (PUN) ha raggiunto nel secondo trimestre del 2022 un valore medio pari a 249 €/MWh, rispetto ai 69 euro di maggio 2021.
In estate facciamo attenzione ai consumi elettrici
I mesi estivi sono caratterizzati sempre da un incremento dei consumi elettrici e da un calo di quelli di gas. Si spengono le caldaie per alcuni mesi e si accendono i climatizzatori, con un utilizzo giornaliero che - ahinoi - diventa importante quando le temperature sono torride come quelle attuali.
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È, quindi una raccomandazione di buon senso quella che spinge a farne un utilizzo “intelligente”, impostando una temperatura che non sia eccessivamente bassa.
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Ci sono però tante mosse da mettere in atto per consumare meno elettricità e una di queste è senz’altro decidere di installare un impianto fotovoltaico.
Pensate a quanto è fortunata una famiglia che oggi può contare sulla propria elettricità autoprodotta dall’impianto fotovoltaico sul tetto per far funzionare i climatizzatori tutto il giorno, senza spendere e senza inquinare. Oppure, dati i prezzi di benzina e gasolio, che può fare il pieno gratis alla propria auto elettrica collegandola a una colonnina per la ricarica domestica!