Ecco alcuni suggerimenti per ridurre il consumo di energia elettrica a casa e contribuire a uno stile di vita più sostenibile, dalle buone abitudini all’utilizzo di elettrodomestici efficienti.
Indice:
- Siamo tutti diventati più consapevoli riguardo al consumo di energia
- Quali sono gli orari in cui si può risparmiare di più sull'energia elettrica?
- Due approcci complementari per diminuire il consumo di energia
- Risparmia energia elettrica adottando semplici abitudini sostenibili
- Risparmia energia elettrica scegliendo elettrodomestici con una classe energetica efficiente
Siamo tutti diventati più consapevoli riguardo al consumo di energia
Il caro energia potrebbe essere un lontano ricordo? In effetti in questa prima parte del 2023 l’elettricità non è più così costosa come durante il 2022, quando una famiglia con consumi medi è arrivata a spendere 66 centesimi di euro al kWh, il triplo degli anni precedenti.
Il peggio sembra dunque passato, ma fare previsioni certe per il futuro non è semplice, soprattutto perché dopo l’estate ripartirà la stagione del riscaldamento e la richiesta di gas riprenderà a pieni giri, con conseguenze anche sul prezzo dell'energia elettrica.
La crisi energetica, con tutte le sue conseguenze negative, ci ha però lasciato qualcosa di buono che potrà servirci anche in futuro: ci ha resi più consapevoli della necessità di gestire meglio i nostri consumi di casa, evitando quelli inutili e adottando soluzioni che consentono di fare bene al portafoglio e abbracciare stili di vita più sostenibili.
Quali sono gli orari in cui si può risparmiare di più sull'energia elettrica?
La prima mossa per risparmiare in bolletta (ma non per ridurre i consumi!) è quella di verificare le condizioni del proprio contratto di fornitura dell’energia elettrica.
Sia nel mercato libero che in quello tutelato sono disponibili tariffe monorarie e biorarie:
- con la prime si paga lo stesso corrispettivo in qualsiasi ora della giornata e in tutti i giorni della settimana
- con la bioraria il costo varia a seconda della fascia oraria e del giorno
Nella fascia oraria F1 (dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, esclusi festivi) l’energia elettrica al kWh costa di più, mentre nelle fasce F2 ed F3 (tra le 19 e le 8 dei giorni feriali, e nei giorni festivi e nei weekend) il prezzo diminuisce.
Se hai una tariffa bioraria, quindi, ti converrà far funzionare lavatrice, lavastoviglie e forno prevalentemente di sera o durante il fine settimana. Con una tariffa monoraria, invece, potrai evitare preoccuparti dell’ora quando accendi l’elettrodomestico.
Per ridurre effettivamente i tuoi consumi di energia, però, devi mettere in campo delle vere e proprie azioni che impattano sulla tua vita in casa, come quelle che ti illustriamo di seguito.
Due approcci complementari per diminuire il consumo di energia
Il risparmio di energia elettrica, che si traduce subito in un risparmio in bolletta, si può approcciare con due differenti “strategie”:
- da un lato le buone abitudini che ci aiutano a evitare sprechi senza un esborso economico (ma che possono impattare sulle nostre abitudini);
- dall’altro l’utilizzo di tecnologie efficienti per quanto riguarda elettrodomestici, climatizzatori, luci e qualsiasi altra utenza elettrica di casa.
Risparmia energia elettrica adottando semplici abitudini sostenibili
Adottando alcuni semplici comportamenti quotidiani è possibile ridurre i consumi di elettricità.
La prima mossa (e probabilmente quella più intuitiva) è spegnere le luci quando non le stai utilizzando, sfruttando al massimo luce naturale durante il giorno.
La seconda mossa per ridurre i consumi di elettricità riguarda l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice, che vanno utilizzate solo a pieno carico per ridurre il numero dei cicli di funzionamento. Ogni volta che è possibile, inoltre, è bene privilegiare l’uso di programmi “eco” che funzionano a temperature più basse.
Una terza mossa riguarda il climatizzatore estivo: dovresti evitare di impostare una temperatura troppo bassa, perché aumenti i consumi e non è affatto salutare. Avere 26°C in estate in casa (come dice la normativa di riferimento) è più che sufficiente per stare bene. Inoltre, spesso ti basterà impostare la funzione di deumidificazione invece del raffrescamento che consuma più energia.
Infine, ecco un ultimo consiglio, più importante di quanto si possa immaginare: riduci i consumi dello stand-by dei dispositivi elettronici ed elettrodomestici, per esempio utilizzando prese con interruttore. Queste apparecchiature in modalità di “riposo” assorbono generalmente meno di un watt, ma considerato complessivamente, il consumo in stand by può arrivare al 10% di quello totale.
Risparmia energia elettrica scegliendo elettrodomestici con una classe energetica efficiente
L’azione più efficace per ridurre il consumo di energia elettrica a casa è senza dubbio la sostituzione di vecchi apparecchi ed elettrodomestici con nuovi modelli nella più alte classi energetiche: climatizzatore, lavatrice, lavastogiglie, forno e frigorifero dovrebbero essere in classe A.
Vediamo quanto si può risparmiare caso per caso secondo i calcoli dall’Enea, con una simulazione del risparmio economico effettuata dal Sole 24 Ore:
- Lavastoviglie: sostituendo una vecchia lavastoviglie da 12 coperti in classe G con una in classe A, il risparmio è quasi del 48% (si passa da 237 kWh/anno a 124). Una lavastoviglie in classe A+++ che viene utilizzata per 15 volte al mese costa, con i prezzi dell’elettricità attuali, 8,4 euro l’anno, mentre con un modello in classe B spendi il doppio (16,7 euro).
- Lavatrice e asciugatrice: cambiando una vecchia lavatrice da 8 kg in classe G con una in classe A, si può passare - considerando un ciclo di lavaggio al giorno - da consumi pari a 335,8 kWh/anno a 171. Dal punto di vista economico, per 15 lavaggi al mese a 60°C con un modello in classe A+++ oggi spendi 12,5 euro l’anno, mentre con una classe B la spesa sale a 23 euro. Ancora più marcata la differenza di costi nel caso di due asciugatrici in diverse classi energetiche: con un modello A+++ spendi 14,6 euro l’anno mente una classe B ti costa quasi 44 euro di elettricità.
- Frigorifero: questo elettrodomestico non ha un consumo elettrico istantaneo particolarmente alto (ossia, non assorbe molta potenza), ma restando sempre acceso ha comunque un suo “peso” sulla bolletta. Un prodotto in classe A+++ da 270 litri ti fa spendere 14 euro annui, con la classe A++ si sale già a 20 euro, mentre una classe C costa ben 60 euro l’anno di elettricità.
- Forno: la differenza sui consumi in funzione della classe energetica anche in questo caso è alta. Un forno nuovo da 100 litri in classe A+++ può consumare il 71,7% in meno rispetto a un vecchio modello in classe G. Utilizzando un forno in classe A per 10 ore al mese spendi 11 euro l’anno, mentre con lo stesso utilizzo di un forno in classe D ne spendi 21.
- Climatizzatore: il climatizzatore è la principale fonte di consumo elettrico in estate (o nelle mezze stagioni se in pompa di calore) quindi è consigliabile utilizzarlo con intelligenza. I consumi effettivi e i conseguenti costi in bolletta dipendono anche da questo. Ma la classe di efficienza energetica fa la differenza.
Passando da un modello da 3,5 kW (circa 12.000 Btu/h) in classe C alla A+++ dei migliori climatizzatori, come Vitoclima 232-S di Viessmann, il consumo medio secondo i dati da etichetta passa da circa 260 kWh l’anno a soli 144 kWh.
In termici economici questo significa (partendo da un costo dell'energia elettrica di 0,12 €/kWh e un utilizzo del climatizzatore di circa 6 ore al giorno) passare da a 16 euro mensili, contro i 31 euro/mese della classe C.