6 aprile 2023  |  a cura di Stefania Brentaroli  |  condividi con

Crisi energetica, dalle cause alle soluzioni per uscirne

<span id="hs_cos_wrapper_name" class="hs_cos_wrapper hs_cos_wrapper_meta_field hs_cos_wrapper_type_text" style="" data-hs-cos-general-type="meta_field" data-hs-cos-type="text" >Crisi energetica, dalle cause alle soluzioni per uscirne</span>

6 aprile 2023
News, Risparmio ed Efficienza energetica

Per evitare una crisi energetica come nel 2022 è necessario passare alle rinnovabili e alle tecnologie più efficienti che consentono di sfruttarle.

Indice:

  1. Crisi energetica: di cosa si tratta
  2. Crisi energetica: le cause geopolitiche e l’esaurimento delle risorse e impatti sui mercati
  3. I cambiamenti climatici e la crisi energetica
  4. Energie rinnovabili e nuove tecnologie per vincere la sfida
  5. Le prassi quotidiane per affrontare la crisi energetica
  6. Migliorare il livello di efficienza energetica e contenere le bollette di casa: affidati a un professionista

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Crisi energetica: di cosa si tratta

Ormai tutti quanti (in Europa e non solo) abbiamo imparato a conoscere il significato di crisi energetica. La guerra in corso da un anno tra Russia e Ucraina ci ha privato di buona parte degli approvvigionamenti e importazioni di gas naturale, una risorsa fossile dalla quale l’Italia (e Unione Europea in generale) è dipendente per far fronte al proprio fabbisogno, costringendoci a pagare bollette salatissime e ad adottare misure straordinarie per il risparmio. La crisi energetica per famiglie ed imprese in Italia è stata ancora più gravosa rispetto ad altri paesi come gli Stati Uniti perché il nostro Paese fino allo scorso anno produceva circa il 40% dell’energia elettrica proprio con il gas.

Ma cosa si intende per crisi energetica?

È un evento che si verifica quando, per motivi diversi, una materia prima scarseggia o diventa troppo costosa per essere utilizzata, mettendo a rischio la copertura del fabbisogno delle abitazioni, delle industrie, delle attività commerciali e dei trasporti. La conseguenza è un’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche che a catena si riversa sull’intera economia innescando una spirale inflazionistica. Non è certo la prima volta che questo succede, ma forse questa ha trovato l'Unione Europea, e di conseguenza l'Italia, più impreparati ad affrontare queste sfide cruciali e impreviste.

Crisi energetica: le cause geopolitiche e l’esaurimento delle risorse e impatti sui mercati

Come abbiamo accennato, una crisi energetica può verificarsi per diversi motivi e la storia ne fornisce vari esempi. A cominciare dalla carenza di legname nell’Inghilterra del XVIII secolo, causata dall’eccessivo abbattimento delle foreste per la costruzione di navi, fino alle due crisi petrolifere all’inizio e alla fine degli anni '70 causate dal brusco rialzo dei prezzi del greggio.

In effetti, nei tempi più recenti le grandi crisi energetiche hanno riguardato principalmente il petrolio, ma la nostra dipendenza da approvvigionamenti da paesi esteri anche per il gas ha dimostrato quanto sia stretta la correlazione tra queste forniture e il prezzo dell’energia elettrica e di conseguenza l'aumento generalizzato dei costi per i cittadini e le imprese. Ma non sono solo motivazioni geopolitiche che possono determinare la scarsità di materia prima.

Quando si parla di fonti fossili, infatti, bisogna sempre ricordare che le riserve del pianeta Terra sono per definizione risorse scarse, destinate all'esaurimento. Non si sa con certezza quando questo accadrà (50, 100, 150 anni?), ma prima o poi accadrà.

Inoltre, i costi per l’estrazione di petrolio e gas naturale sono destinati ad aumentare inesorabilmente per il sempre più difficile accesso a nuovi giacimenti. Ci stiamo avvicinando al momento in cui la crisi energetica sarà “strutturale” a meno che il nostro modo di produrre e consumare energia non cambi radicalmente attraverso un processo di transizione energetica, ossia al progressivo abbandono delle fonti fossili a favore delle energie rinnovabili che sono gratuite, disponibili per tutti e virtualmente eterne.

guida-efficienza-energetica-casaI 40 membri del Business Europe’s Council (l’organismo che riunisce tutte le principali organizzazioni nazionali di rappresentanza dell’industria europea) hanno pubblicato una dichiarazione molto preoccupata, in cui si chiede alla Commissione Europea di adottare interventi urgenti per mitigare gli effetti degli elevati prezzi dell’energia: poiché molte imprese europee hanno contratti di fornitura energetica in scadenza nei prossimi mesi, se non verranno prese misure immediate, si rischiano chiusure di stabilimenti con gravi perdite di posti di lavoro e delocalizzazioni di intere filiere produttive in luoghi, come gli Stati Uniti, dove il costo dell’energia è più basso e l’approvvigionamento delle fonti più sicuro. In particolare, si sottolinea che il prezzo all’ingrosso del gas in Europa è fra 5 e 7 volte più alto che negli Stati Uniti. Secondo la dichiarazione, è a rischio la stessa sopravvivenza dell’industria europea e già oggi si vedono segnali di una tendenza alla delocalizzazione della produzione all’estero e in particolare negli Stati Uniti. (Fonte Repubblica dicembre 2022).

Il passaggio dalle fonti fossili alle fonti pulite rinnovabili è alla base della transizione energetica che ci consentirà di azzerare le emissioni e limitare l'inflazione. > Leggi articolo

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I cambiamenti climatici e la crisi energetica

Oltre a evitare una possibile ulteriore crisi energetica, il progressivo abbandono di gas, di petrolio e di idrocarburi a fronte dell’uso delle energie rinnovabili è un obiettivo degli Stati imposto dalla lotta al climate change.

La sfida contro i cambiamenti climatici va vinta! Viessmann illustra la propria strategia "LEAP to net Zero" per abbattere le emissioni. Non servono proclami ma strumenti concreti, obiettivi condivisi, sviluppo tecnologico e contaminazione costruttiva. > Leggi articolo

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Le emissioni di CO2 di origine antropica sono la causa principale del surriscaldamento terrestre e la produzione e l’utilizzo dell’energia hanno un impatto enorme sulla loro produzione.

In Europa, in particolare, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo (e dei costi energetici) e del 36% delle emissioni complessive di gas serra. La buona notizia è che proprio in questo settore c'è un grande potenziale di risparmio e di miglioramento e la chiave di tutto risiede proprio nella diffusione delle tecnologie che consentono di rendere gli edifici meno energivori e più efficienti e di alimentarli con le energie rinnovabili. In parallelo, con la produzione di energia da rinnovabili, in particolare quella elettrica, sta aumentando oggi molto velocemente, spinta proprio dall’urgenza causata dalla crisi energetica e dall'aumento progressivo dei costi dell'energia.

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Ancora la sensibilità e l'impatto che i nostri comportamenti hanno sull'ambiente non sono motore di cambiamenti nelle nostre abitudini di consumo e motore di atteggiamenti virtuosi. Soprattutto in Italia, rispetto ad altri stati dell' UE, i valori più sentiti non sono direttamente correlati a obiettivi rivolti al bene comune e alle generazioni future ma piuttosto all'impatto di breve termine sulla propria capacità di spesa di famiglie e imprese.

Rinnovabili e nuove tecnologie per vincere la sfida

Le energie rinnovabili hanno origini diverse e le compagnie energetiche possono sfruttarle contemporaneamente per supportare le loro forniture favorendo la transizione del sistema elettrico: prendiamo atto che eolico e fotovoltaico sono oggi una realtà concreta sempre più importante a livello mondiale, che si aggiungono alla produzione idroelettrica, già storicamente utilizzata nel nostro paese.

Quale contributo possono dare invece i singoli cittadini nella loro vita di tutti i giorni per ridurre il consumo record di energia?

Quello che ognuno di noi può fare è davvero molto; una serie di atteggiamenti virtuosi a sostegno del bilancio delle famiglie, delle aziende e dell'ambiente a partire dalle tecnologie efficienti da adottare quando si riqualificano le abitazioni o gli impianti produttivi attualmente disponibili sul mercato che possono ridurre la spesa energetica.

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Gli edifici residenziali, come quelli commerciali, industriali e della pubblica amministrazione, possono infatti sfruttare l’energia solare (luce e calore), l’energia geotermica (presente in acqua o terreno) e la biomassa legnosa (legna o pellet) per provvedere, almeno in parte, al proprio fabbisogno e ridurre l'impatto sui prezzi.

Una progressiva indipendenza energetica non comporta necessariamente autonomia totale: essere anche solo in parte autosufficienti significa risparmiare considerevolmente sui conti dell’energia. L’esempio di una PMI. > Leggi articolo

Questo avviene grazie a tecnologie efficienti, consolidate e in costante miglioramento, anche in tema prezzi:

  • Impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di energia elettrica;
  • Pompe di calore elettriche per la climatizzazione invernale ed estiva, così come per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • Pannelli solari termici per le esigenze di riscaldamento e di acqua sanitaria;
  • Caldaie a biomassa legnosa.

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Pompa di calore, sistema di ventilazione meccanica controllata, impianto fotovoltaico con accumulo elettrico e gestione intelligente. Perché un sistema integrato è la migliore soluzione per gli edifici a zero emissioni. > Leggi articolo

Le prassi quotidiane per affrontare la crisi energetica

Anche le buone abitudini quotidiane ci aiutano a consumare meno energia e a risparmiare.

Enea ha sintetizzato in un vademecum le principali azioni da poter mettere in pratica subito (le abbiamo riassunte qui Come risparmiare energia: le migliori azioni a costo zero).

In particolare, è possibile:

  1. Risparmiare sul riscaldamento in diversi modi, ad esempio riducendo la temperatura di 1°C al termostato (si stima una riduzione del 10,7 sui consumi di gas per un’abitazione tipo), e utilizzando sistemi di termoregolazione evoluti gestibili da remoto tramite App;
  2. Effettuare regolarmente la manutenzione della caldaia per garantire un funzionamento dell’apparecchio ai massimi livelli di efficienza;
  3. Utilizzare i climatizzatori con pompa di calore, come Vitoclima 232-S di Viessmann, per riscaldare gli ambienti nelle stagioni intermedie al posto della caldaia (se gli apparecchi sono “reversibili”), perché quando le temperature esterne non sono troppo rigide funzionano con un’efficienza superiore;
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  4. Risparmiare sull'utilizzo di gas per la produzione di acqua calda preferendo la doccia al bagno e riducendo il tempo di permanenza sotto il soffione (passando da 7 a 5 minuti si risparmia quasi il 30% del gas).

Migliorare la tua casa dal punto di vista di comfort ed efficienza energetica? La risposta è affidarsi a un professionista, come un Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann!

Hai una vecchia caldaia che ti fa lievitare le bollette del gas? Vuoi dare un taglio concreto alla spesa che ogni mese devi sostenere, ad esempio, per elettricità e riscaldamento? O, più semplicemente, vuoi ridurre la tua dipendenza dalle forniture di gas e luce?

Per raggiungere questi obiettivi devi realizzare degli interventi di efficientamento energetico, che non sempre sono semplici e accessori, ma per lo più sono complessi, realizzati su misura e che tengono in considerazione tanti aspetti che si legano sia alle caratteristiche della tua abitazione sia ai tuoi bisogni e abitudini. C'è, quindi, la necessità di fare valutazioni e prendere decisioni, che possono avere anche un costo rilevante.

Gli installatori Partner per l'Efficienza Energetica Viessmann sono i professionisti che fanno al caso tuo!

Grazie alla loro affidabilità, professionalità ed esperienza sulle tecnologie oggi più ricercate, come pompa di calore e impianti fotovoltaici, sono in grado di consigliarti sulle soluzioni che più si addicono alle tue esigenze e in grado di soddisfare i tuoi obiettivi.

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