10 ottobre 2018  |  a cura di Marcello Caceffo  |  condividi con

Ultima occasione per sfruttare le agevolazioni fiscali

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10 ottobre 2018
Normative e Agevolazioni fiscali

Il Governo ha dichiarato che si impegnerà «ad avere, al 2050, un sistema energetico totalmente basato su fonti rinnovabili e sostenibili». Lo ha detto in questi giorni il vicepremier Luigi Di Maio, sostenendo che «il primo passo è procedere con un Piano Energia e Clima che passi attraverso la mobilità sostenibile, lo sblocco del mercato delle fonti rinnovabili e la lotta alla povertà energetica». Un ottimo punto di partenza, verso la decarbonizzazione immobiliare e la completa riqualificazione energetica degli edifici, obiettivo della nuova Direttiva Europea UE 2018/844.

E i cittadini, cosa possono fare? Quali strumenti hanno a disposizione? Non è ancora chiaro cosa succederà nei prossimi anni e se la Legge di Bilancio 2019 confermerà o meno i meccanismi introdotti negli ultimi anni. L'unica sicurezza è rappresentata dal fatto che almeno fino alla fine dell'anno c'è la possibilità di sfruttare diverse forme di agevolazioni fiscali 2018. Per non vedere svanire questa possibilità senza averne potuto beneficiare andiamo a scoprirne i dettagli.

Sono molte le famiglie che non hanno perso tempo e che si sono mosse in maniera intelligente attuando interventi di efficientamento energetico sia sull’involucro delle abitazioni (cappotto termico) sia per quanto riguarda l’installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili. Lo dimostrano, ad esempio, i dati del Contatore del Conto Termico del GSE che, dalla sua partenza al 1° settembre 2018, ha ricevuto oltre 130 mila domande, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi erogati pari a 384 milioni di euro.

A usufruire degli incentivi del Conto Termico sono privati, imprese e pubbliche amministrazioni, che decidono di incrementare l’efficienza energetica e produrre energia termica con fonti rinnovabili, grazie a pompe di calore, sistemi ibridi, impianti solari termici e caldaie a biomassa.

L’impegno di spesa per i privati, per il solo 2018, è di 119 milioni di incentivi, a fronte di un limite di spesa annua di 700 milioni di euro. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, invece, gli incentivi erogati ammontano a 46 milioni e quelli prenotati 28 milioni, valori ben al di sotto dei limiti di spesa su base annua (200 milioni, di cui 100 milioni mediante prenotazione).

E cosa succederà il prossimo anno?

In questi giorni si parla di una possibile modifica ai rimborsi per i lavori di riqualificazione ed efficientamento. Nella bozza di decreto preparata dal Ministero per lo Sviluppo Economico si è ipotizzato di ridurre ulteriormente i limiti delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus e introdurre dei massimali specifici di costo, cioè una spesa specifica ammissibile in base alla tipologia di intervento, che verrà calcolata in base ai metri quadri e alla potenza dell’impianto.

Già con la Legge di Bilancio 2018 si era passati dal 65% al 50% di detrazione IRPEF per l’installazione di:

  • Finestre comprensive di infissi
  • Schermature solari
  • Impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati a biomassa

Questa riduzione ha coinvolto anche gli interventi di sostituzione con una caldaia a condensazione. Questa, che deve essere almeno in classe energetica A, beneficia ora della detrazione al 50%, e rimane al 65% solo se abbinata a sistemi di temoregolazione evoluti. Puoi leggere qui il nostro approfondimento sulle detrazioni fiscali 2018. 

A partire dal 1° gennaio 2019 le cose potrebbero cambiare ancora.

Come si legge nella bozza del documento al vaglio del Governo:

  • Per l’installazione di pompe di calore con potenza termica inferiore a 35 kW, sarà ammessa alla detrazione una spesa fino a 650 euro/kW.
  • Per l’installazione di pompe di calore con potenza termica superiore a 35 kW, si potrà mandare in detrazione una spesa massima di 750 euro/kW.
  • In caso di installazione di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili sarà ammessa alla detrazione una spesa fino a 450 euro/kW.

I costi qui presentati sono da intendersi comprensivi di IVA, prestazioni professionali e opere complementari per l’installazione e la messa in opera.

Il rischio che si potrebbe correre è che, aspettando a lungo, si perda l'occasione di efficientare il proprio impianto (e risparmiare sui consumi energetici) facendosi anche rimborsare fino al 65% delle somma spesa, rimanendo con meccanismi di incentivo ridotti o dimezzati rispetto alla situazione attuale.

Il Conto Termico

Le informazioni e i dettagli che finora abbiamo elencato riguardano le detrazioni fiscali. Per quanto riguarda, invece, il Conto Termico, nessuno si è espresso in merito a possibili cambiamenti contenitivi. Va ricordato, infatti, come, diversamente dalle agevolazioni precedenti, il Conto Termico è un meccanismo che non prevede scadenza, per cui potrebbe rimanere invariato per i prossimi anni.

Questo strumento incentiva i privati a installare impianti con pannelli solari termici, pompe di calore o generatori a biomassa.

A luglio il Catalogo degli apparecchi domestici incentivabili tramite questo strumento ha subito anche un aggiornamento. Questo ha comportato che, per i generatori fino a 35 kW e gli impianti solari fino a 50 mq, c'è ora la possibilità di accedere all'incentivo in modo semplificato.

Nonostante l'aggiornamento, il Conto Termico risulta ancora poco sfruttato perché non è immediato determinare l'importo dell'incentivo. Al 1° settembre 2018, infatti, erano ancora disponibili circa 516 milioni di euro.

Proprio per questo Viessmann, al fine di poter offrire a famiglie e privati uno strumento per quantificare l’incentivo in modo rapido e facile, ha messo a disposizione un tool online. Ti basta selezionare uno dei prodotti dell'azienda che beneficiano di questo meccanismo e calcolare subito la quota di rimborso che puoi ottenere: PROVALO QUI.

Facciamo anche un esempio concreto.

Ipotizziamo che tu abbia deciso di installare un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, capace di funzionare anche come integrazione all’impianto di riscaldamento esistente.

Installando 4 pannelli solari Vitosol 300-TM di Viessmann (per una superficie totale sul tetto di circa 9,5 mq), puoi ottenere un incentivo totale di 2.961 euro.

Secondo le disposizioni del nuovo Conto Termico, il rimborso viene effettuato direttamente sul tuo conto corrente tramite bonifico bancario. E, poiché l’ammontare complessivo non supera i 5.000 euro, l’erogazione dell'incentivo avviene in un’unica rata.

Perché non sfruttare questi contributi? Contatta subito un installatore Partner per l’Efficienza Energetica Viessmann e richiedi un sopralluogo gratuito per riqualificare la tua abitazione e usufruire dei rimborsi previsti finché ancora disponibili.

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