Dalla manutenzione all'esposizione dei pannelli, dalla taglia del contatore alla durata delle garanzie. Facciamo un po’ di chiarezza sull'installazione dei pannelli fotovoltaici.
Dopo aver chiarito i principali dubbi sulla convenienza economica di un impianto fotovoltaico (se sei interessato puoi leggere il nostro approfondimento "Il Fotovoltaico conviene?"), cerchiamo di rispondere a 7 tipiche domande che molti utenti si fanno sul tema "installazione pannelli fotovoltaici", forti della decennale esperienza Viessmann in centinaia di installazioni di grandi e piccole dimensioni. Non ti resta che proseguire con la lettura.
Indice:
- È possibile utilizzare l’impianto fotovoltaico condominiale per i propri consumi?
- Con un contatore residenziale da 3 kW posso installare un impianto da 5 kW o da 6 kW?
- I pannelli fotovoltaici hanno durata effettiva di 25 anni oppure le garanzie sono fittizie?
- Se l’esposizione dei pannelli fotovoltaici non è ottimale non producono energia? E d’inverno?
- La grandine o gli accumuli di neve possono rompere il vetro dei pannelli?
- Devo lavare i pannelli più volte l’anno altrimenti producono poco?
- Quando l’impianto fotovoltaico arriva a fine vita, quanto dovrò pagare per lo smaltimento dei pannelli?
È possibile utilizzare l’impianto fotovoltaico condominiale per i propri consumi?
Un impianto elettrico condominiale è collegato al contatore del condominio e serve solo l’utenza elettrica delle parti comuni, non può essere utilizzato dai singoli condòmini. È possibile, però, che i singoli condòmini utilizzino una porzione del tetto comune per l'installazione del proprio impianto fotovoltaico privato, quindi non condiviso. Si consiglia comunque di verificare il regolamento condominiale.
Vivi in condominio? Leggi la nostra guida gratuita "GUIDA ALL’EFFICIENZA ENERGETICA NEI CONDOMINI"
Con un contatore residenziale da 3 kW posso installare un impianto da 5 kW o da 6 kW?
Assolutamente sì, la potenza dell’impianto fotovoltaico impatta solamente sull'immissione in rete e non sulla potenza in prelevo contrattualmente impegnata (riportata in bolletta).
Con l’installazione dell’impianto fotovoltaico, il Distributore di Rete esegue una programmazione del contatore di energia elettrica configurandolo come bidirezionale per conteggiare anche le immissioni di energia in rete, e non solo i prelievi. È, quindi, possibile installare un impianto fotovoltaico da 5 kW o 6 kW mantenendo sempre la stessa potenza impegnata con il fornitore (ad es. 3 kW +10% in prelievo). Bisogna solo tenere presente che, per normative e regolamentazioni nazionali, la massima potenza monofase (salvo deroghe) è di 6 kW; oltre tale potenza risulta necessario passare ad una fornitura con contatore trifase.
Stai cercando informazioni utili per capire quale impianto fotovoltaico installare per la tua casa? Leggi "Come scegliere l'impianto fotovoltaico per la tua casa"
I pannelli fotovoltaici hanno durata effettiva di 25 anni oppure le garanzie sono fittizie?
I moduli fotovoltaici attualmente in commercio prevedono una garanzia di almeno 25 anni sul rendimento lineare (minimo 80%); per componenti elettroniche quali gli inverter, possiamo stimare una vita utile di una decina di anni (o poco più), a meno che si verifichino eventi eccezionali come guasti da fulminazione. Per assicurarsi queste coperture a garanzia dei prodotti acquistati è fondamentale affidarsi ad aziende solide presenti da tempo sul mercato, che possano quindi rispondere a tali impegni anche nel futuro meno prossimo.
Un componente fondamentale dell’impianto fotovoltaico è l’inverter. Ma sai come funziona? > Leggi il nostro approfondimento
Se l’esposizione dei pannelli fotovoltaici non è ottimale non producono energia? E d’inverno?
Molti pensano che i pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica debba essere necessariamente rivolto con esposizione sud. In realtà non è proprio così: sebbene l’orientamento verso sud permetta di ottenere la massima producibilità annua, risulta comunque più che buona anche la producibilità di impianti esposti verso est/ovest. Nel nostro emisfero risulta, invece, sconveniente l’installazione con esposizione a nord.
Leggi l'approfondimento "Pannelli fotovoltaici: configurazione e orientamento"
Per quanto riguarda la stagionalità, durante i mesi primaverili ed estivi possiamo contare su un maggior numero di “ore di luce” oltre a un favorevole angolo di irraggiamento solare; nei mesi autunnali e soprattutto invernali, invece, la produzione si riduce sensibilmente (fino a un terzo/un quarto rispetto ad un mese estivo), ma garantendo comunque la copertura quantomeno parziale del fabbisogno elettrico anche nei mesi più “bui”, come dicembre e gennaio.
Il tema di rendimento e produzioni in inverno sfruttando l'energia solare c'è anche per una seconda tecnologia, il solare termico. Ne abbiamo parlato qui > Rendimento solare termico anche in inverno? Ecco la risposta
La grandine o gli accumuli di neve possono rompere il vetro dei pannelli?
I moduli fotovoltaici sono certificati sulla base di norme di settore per resistere a sollecitazioni termiche e meccaniche, arrivando a sopportare pressioni esercitate ad esempio da cumuli di neve fino ad oltre 500 kg per metro quadro (praticamente più di un normale solaio!). Ovviamente, con eventi atmosferici eccezionali si possono generare danni sul vetro frontale o sulla cornice dei moduli; se la zona è particolarmente “a rischio”, si può comunque valutare un’assicurazione contro i danni atmosferici.
Devo lavare i pannelli più volte l’anno altrimenti producono poco?
Per impianti fotovoltaici residenziali, generalmente, un lavaggio ogni due o tre anni risulta più che sufficiente, salvo casi particolari in cui l’installazione risulta soggetta a consistenti depositi di polvere contenuta nell'aria, fuliggine, residui di foglie, guano, ecc.
Il lavaggio di un impianto domestico è una veloce operazione di manutenzione ordinaria che, però, deve essere eseguita con le dovute precauzioni di sicurezza essendo (molto spesso) in quota o sopra-tetto.
Quando l’impianto fotovoltaico arriva a fine vita, quanto dovrò pagare per lo smaltimento dei pannelli?
Oramai da quasi una decina di anni, con l’acquisto di nuovi moduli fotovoltaici nel prezzo risulta già incluso il cosiddetto “eco-contributo RAEE” per lo smaltimento a termine vita. Per impianti di potenza fino a 10 kW, lo smaltimento avviene come “rifiuto domestico” e i moduli possono essere portati e gestiti (gratuitamente) dalle isole ecologiche competenti di zona. Al cliente rimane solamente il costo dello smontaggio dei moduli.