Avere la muffa in casa comporta rischi per la salute. Ecco come puoi eliminarla ed evitarne la formazione. Se vuoi risolvere il problema alla radice, puoi installare un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata.
Indice:
- Perché si forma la muffa in casa?
- L’importanza del giusto livello di umidità
- Quali sono i pericoli della muffa per la salute
- Come prevenire la formazione di muffa in casa
- Come evitare definitivamente la formazione di muffa
- Non solo niente più muffa: gli altri vantaggi della VMC
- Cosa fare se si ha la muffa in casa? Alcuni consigli pratici
Perché si forma la muffa in casa?
La muffa è uno dei principali nemici del comfort domestico e non riguarda solo gli edifici vecchi, ma anche quelli nuovi dove può formarsi per eccesso di “isolamento” senza un’adeguata areazione.
La muffa in casa si forma per una causa precisa: l’umidità in eccesso.
Quando il livello di umidità è talmente alto da non essere più “tollerato dall’aria”, l’umidità stessa condensa trasformandosi in minuscole goccioline d’acqua e si deposita su pareti, finestre e tutte le altre superfici che incontra, bagnandole.
Questo rappresenta un problema, perché su queste superfici umide si creano le condizioni ideali per il proliferare delle muffe, che non sono altro che piccolissimi microrganismi funginei dotati di spore che possono liberarsi nell’aria.
La muffa forma antiestetiche macchie sulle pareti e negli angoli, spesso tra parete verticale e soffitto, ma il disagio più grande che può arrecare sono i problemi per la salute umana, in particolare alle vie respiratorie, oltre ai danni per l’edificio stesso.
È, quindi, molto importante adottare buone pratiche che consentano di eliminare la muffa e prevenirne la formazione, come una buona areazione degli ambienti e un adeguato riscaldamento in inverno.
Se, poi, vuoi eliminare il problema alla radice, esistono rimedi sicuri come la ventilazione meccanica controllata che, oltre a garantire aria sana e fresca negli ambienti domestici, permette di mantenere in casa il giusto livello di umidità.
L’importanza del giusto livello di umidità
In casa si forma sempre un certo livello di vapore acqueo, a causa della nostra stessa presenza e dalle attività che svolgiamo quotidianamente. Basti pensare ai panni bagnati stesi, alla cottura dei cibi o alle docce in bagno (non a caso, sono questi gli ambienti dove è più facile l’insorgenza di muffe).
Produciamo talmente tanta umidità che, secondo i calcoli ufficiali, una famiglia di tre o quattro persone rilascia nell'aria tra i sei e i dodici litri di vapore al giorno.
Ma qual è il “giusto” livello di umidità?
Il livello di umidità “giusto” affinché non si formi condensa, quindi muffa, non è però un valore assoluto, ma dipende dalla temperatura dell’aria.
A seconda della temperatura, infatti, l'aria può assorbire una quantità diversa di vapore acqueo e più la temperatura è alta, più l’aria è capace di contenere umidità, senza che si formi condensa.
Con temperature di 0°C, ad esempio, un metro cubo d'aria può assorbire di circa cinque grammi di acqua mentre a 20°C ne assorbe fino a 17. Per questo motivo, le condensa e le muffe si formano nei punti più freddi di una stanza (finestre, pareti esterne non isolate o sui cosiddetti ponti termici), perché lì l’aria ha una temperatura inferiore, quindi, a parità di umidità rispetto a quella che circola al centro della stanza, rilascia condensa.
Ciò che conta per non avere muffa in casa, in sostanza, è un giusto equilibrio tra temperatura e tasso di umidità.
Quali sono i pericoli della muffa per la salute
Le muffe sono microscopici funghi che proliferano quando incontrano un luogo umido e che durante la loro crescita producono piccolissime particelle di forma sferica (le spore) che si disperdono nell'aria.
Viaggiando nell’aria, le spore possono depositarsi su qualsiasi superficie (le portiamo anche sui nostri vestiti, magari dall’esterno) e incontrando altre superfici umide proliferano dando vita ad altre muffe.
L’esposizione alle microtossine e alle sostanze organiche volatili rilasciate dalle muffe, in particolare di alcuni tipi di muffe, causa generalmente naso chiuso e irritazione agli occhi; inoltre, viene ufficialmente associata a un aumento di sintomi ed effetti dannosi funzionali alle vie respiratorie.
In particolare, è stata confermata la relazione tra la muffa visibile e la comparsa di tosse costante nei bambini, a quella con l’asma e alla maggiore sensibilizzazione verso gli allergeni respiratori come polline o acari.
Possono verificarsi in rari casi anche polmoniti, rino-sinusiti croniche e allergiche. Le persone maggiormente a rischio sono ovviamente gli asmatici gli allergici e gli immunodepressi.
Come prevenire la formazione di muffa in casa
Per prevenire la formazione di muffe dobbiamo essenzialmente evitare il ristagno di umidità in casa: la ventilazione, quindi, è il primo e più importante alleato.
Aprendo le finestre, si fa entrare aria fresca che è meno carica di vapore acqueo rispetto a quella interna e riesce, quindi, a ridurre il livello di umidità.
Senza dimenticare che il ricambio d’aria disperde le sostanze inquinanti presenti, come sostanze chimiche volatili, virus e batteri. Più persone ci sono in casa, più bisogna arieggiare (meglio se più volte al giorno), con particolare attenzione ad ambienti come il bagno e la cucina.
Dopo aver fatto la doccia, ad esempio, è sempre bene aprire le finestre per qualche minuto e la stessa cosa va fatta mentre cuciniamo (in ogni caso è sempre utile accendere la cappa aspirante), e dopo aver dormito, perché durante il sonno produciamo CO2 e vapore acqueo).
Nei bagni ciechi è fondamentale la presenza di un buon aspiratore/ventilatore e anche l’utilizzo di un deumidificatore in casa può aiutare in inverno.
Durante in mesi più freddi, quando non è possibile tenere aperte le finestre a lungo, può essere utile creare delle correnti d’aria per qualche minuto o tenere aperta le finestre per più tempo in posizione vasistas.
Come abbiamo visto, inoltre, anche la temperatura influisce sulla formazione di muffa, quindi è bene mantenere almeno un po’ di riscaldamento in tutte le stanze di casa.
Come evitare definitivamente la formazione di muffa
Non sempre è possibile arieggiare naturalmente la casa nel modo più adeguato, oppure semplicemente ce ne dimentichiamo.
Se il ricambio d’aria non è sufficiente, o se l’edificio è particolarmente “predisposto” (ad esempio caratterizzato da molti ponti termici), il rischio della formazione di muffe d’inverno è dietro l’angolo.
La ventilazione meccanica controllata risolve il problema perché si occupa di areare la casa al posto nostro e lo fa continuativamente per 24 ore al giorno. In sostanza, possiamo dimenticarci di aprire le finestre e stare tranquilli.
Un sistema di Ventilazione meccanica controllata garantisce un ricambio d'aria costante e uniforme, portando all’esterno l’umidità in eccesso e mantenendo un livello di umidità ottimale in casa.
Non solo niente più muffa: gli altri vantaggi della Vmc
Oltre a risolvere il problema della condensa e della conseguente formazione di muffa, la VMC purifica l'aria domestica, perché prima di essere immessa all’interno dei locali l’aria esterna viene microfiltrata, eliminando le particelle inquinanti come il PM10 e pollini presenti all’esterno.
E i vantaggi della VMC non finiscono qui, perché questi sistemi permettono anche di risparmiare energia sul riscaldamento invernale, grazie al recupero del calore dell’aria interna con cui viene pre-riscaldata quella esterna in ingresso.
Cosa fare se si ha la muffa in casa? Alcuni consigli pratici
Se la muffa è già un coinquilino sgradito della tua casa, devi subito correre ai ripari. La prima cosa da fare è pulire le superfici dure coinvolte, ad esempio sanitari e lavandini, piastrelle, ma anche i muri e i mobili, preferibilmente utilizzando una mascherina protettiva per evitare di respirare particelle tossiche.
Puoi utilizzare acqua e normale sapone e poi sfregare bene, oppure candeggina (anche sui muri), aprendo le finestre durante e dopo il lavoro.
Esistono anche prodotti specifici per la muffa. Se le superfici non si possono pulire (carta da parati, tappeti, carte, legno, eccetera), bisognerà purtroppo eliminare questi materiali. Dopo aver “tamponato” il problema, è necessario mettere in atto la prevenzione.
Se, invece, noti che muri, angoli o porzioni di pavimento sono bagnate, magari un punto preciso, può darsi che ci siano perdite da tubazioni o infiltrazioni di acqua. E' necessario intervenire con personale specializzato per individuare il problema e risolverlo, oltre a far asciugare per bene tutto e in fretta, perché le spore della muffa sono sempre in agguato e, trovando terreno fertile per la loro proliferazione, possono approfittarne.
