Istituito con il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012, il Conto Termico è un pacchetto di incentivi e agevolazioni statali, erogati dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) volto a promuovere interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica su edifici già esistenti e a incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Con Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016 è stato sostituito dal nuovo Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, che mette a disposizione di privati, imprese e amministrazioni pubbliche 900 milioni di euro annui.
Vediamo per quali interventi è possibile usufruire delle agevolazioni del Conto Termico e chi può farne richiesta. In questo articolo analizziamo anche un caso reale, per capire quanto queste misure finanziarie sono uno strumento estremamente utile per aiutarti a risparmiare.
Diversamente dalle detrazioni fiscali 50% e 65%, che prevedono un rimborso dilazionato in 10 anni tramite IRPEF (o IRES), gli incentivi del Conto Termico vanno dal 40% al 65% della spesa sostenuta e sono erogati direttamente sul conto corrente del beneficiario. I tempi di rimborso sono decisamente più rapidi: 2 anni per impianti info a 35 kW, 5 anni nel caso di impianti più potenti. Qualora, poi, l’importo dovuto fosse inferiore ai 5.000 euro, il rimborso avviene addirittura in un’unica rata.
Per quali acquisti puoi usufruire del Conto Termico 2.0?
I soggetti privati possono usufruire delle agevolazioni del Conto Termico per l’installazione di impianti termici volti a incrementare il livello di efficienza energetica dell’edificio. Nello specifico:
- Sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale esistente con generatori alimentati a fonti rinnovabili:
- Caldaia a biomassa (a legna, pellet o cippato)
- Pompa di calore, anche combinata per la produzione di ACS
- Sistemi ibridi a pompa di calore
Nel caso di pompe di calore e caldaie a biomassa con potenza termica utile superiore ai 200 kW (ad esempio per il riscaldamento centralizzato di un condominio) è obbligatoria l’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore, per poter beneficiare degli incentivi.
Inoltre, è possibile richiedere gli incentivi per:
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
- Installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e/o a integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale.
Per tutti questi interventi è previsto un rimborso fino al 65% della somma spesa.
Il Conto Termico 2.0 è dotato di un elenco di apparecchi domestici di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) prequalificati. Questo significa che tali soluzioni tecnologiche per la produzione di energia termica hanno caratteristiche già approvate e certificate, che consentono di velocizzare l’iter e usufruire di una procedura semplificata.
L’elenco (in continuo aggiornamento) è visionabile direttamente sul portale del GSE, nella sezione “Catalogo”.
Gli interventi a cui è possibile accedere sono differenziati per le pubbliche amministrazioni e imprese/privati.
Per le prime, ad esempio, abbiamo interventi di efficientamento sull’involucro (coibentazione delle pareti e delle coperture, sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti), l’installazione di schermature solari, la sostituzione dei corpi illuminanti e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a più alta efficienza, tra cui rientrano anche le caldaie a condensazione.
Chi ha accesso agli incentivi?
Possono beneficiare degli incentivi del Conto Termico 2.0:
- Soggetti privati (persone fisiche, condòmini)
- Imprese e ditte individuali
- Pubbliche Amministrazioni
La richiesta deve essere presentata esclusivamente per via telematica, collegandosi al PortalTermico del GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Qui sarà possibile compilare la scheda-domanda online e allegare tutta la documentazione necessaria.
La domanda di incentivo può essere inoltrata da chi ha sostenuto le spese dell’intervento o da una ESCo, con la quale si sarà stipulato un contratto di servizio energia o di prestazione energetica.
Esempio
Prendiamo il caso di un’abitazione in cui è presente una caldaia a gas. L'obiettivo è migliorare le performance energetiche del sistema di riscaldamento e abbassare le spese in bolletta.
Situazione iniziale
- Abitazione 130 mq
- Località: Pescantina (VR) - Zona climatica E
- Tipologia di generatore: caldaia tradizionale da 35 kW
- Spesa per il gas (annua) 3.290 €
- Tipologia di impianto: riscaldamento a radiatori
- Necessità ACS: nucleo di 3 persone
Per riqualificare l’impianto esistente e risparmiare sulla bolletta del riscaldamento si è provveduto a sostituire la caldaia con una pompa di calore ibrida Vitocaldens 222-F di Viessmann.
Questo prodotto è composto da due generatori, una pompa di calore a fonte di energia rinnovabile e una caldaia a condensazione a fonte di energia fossile, e da un accumulo integrato di 130 litri per l’acqua calda sanitaria.
Si tratta di un modello innovativo e tecnologicamente avanzato, che rende possibile il raggiungimento di un elevato comfort sanitario e in ambiente, una riduzione nei consumi, ma soprattutto, consente di dare una mano all’ambiente abbassando le emissioni inquinanti.
Grazie alla regolazione intelligente brevettata Hybrid Pro Control, il sistema attiva di volta in volta il generatore più conveniente in funzione della temperatura esterna, del fabbisogno dell’impianto e delle tariffe correnti di gas ed energia elettrica.
Oltre all’indiscutibile efficienza dal punto di vista ambientale e di risparmio, va sottolineata la comodità nel disporre di un solo sistema per l’inverno e l’estate. La pompa di calore ibrida reversibile Vitocaldens 222-F può essere utilizzata anche per il raffrescamento, invertendo il ciclo di funzionamento, trasferendo all'esterno il calore accumulato nell'abitazione.
Qui ti spieghiamo perché questa soluzione tecnologica è sempre più richiesta.
Nel caso specifico preso in esame, grazie alla sostituzione la spesa energetica annua si è quasi dimezzata, passando da 3.290 € (con la sola caldaia) a 1.984 € del sistema ibrido: un risparmio energetico del 39% all'anno.
A questo valore si aggiungono anche i vantaggi fiscali ottenuti grazie al Conto Termico, un incentivo totale del valore di 2.617,65 €. Essendo, poi, l'ammontare complessivo dell'incentivo non superiore ai € 5.000, l'erogazione del rimborso è avvenuta in un'unica rata.
Risparmio
- -39% sulle bollette energetiche annue per il riscaldamento
- 2.617,65 € di rimborso, grazie agli incentivi del Conto Termico 2.0
RICORDA: l’ammontare dell’incentivo spettante varia in base a diversi parametri: il coefficiente di prestazione dell’apparecchio, la zona climatica di installazione e la quantità di energia termica prodotta in un anno. Si tratta del risultato di una formula matematica.
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