Da ottobre le bollette sono aumentate. Per difenderci possiamo scegliere sistemi efficienti per la climatizzazione invernale ed estiva e autoprodurre l’energia.
Una vera e propria crisi energetica, che ha scatenato rincari non da poco nelle bollette di consumatori e imprese. Con l’inizio di ottobre, infatti, gas ed elettricità sono schizzati alle stelle, aggravando una tendenza che si era già manifestata nei mesi precedenti. Poteva essere peggio, perché il Governo è intervenuto con una “toppa”, destinando 3 miliardi di euro all’azzeramento o alla riduzione degli oneri generali di sistema (che pesano per circa il 20% sulla bolletta), ma per ora solo fino alla fine dell’anno. In particolare, il Governo ha stanziato 2 miliardi per l’abbattimento totale degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le piccolissime e piccole imprese (si tratta di circa 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese), mentre ha destinato 480 milioni alla riduzione degli oneri su gas. Sempre per il gas, l’IVA è stata ridotta al 5%.
Nonostante questa mossa, per una “famiglia tipo” (con consumi medi annuali di energia elettrica pari a 2.700 kWh e consumi di gas pari a 1.400 metri cubi) il rincaro delle bollette finali è comunque un discreto salasso al portafoglio: + 29,8% per l’elettricità e + 14,4% per il gas. E tutto questo è accaduto proprio quando stava per arrivare il momento di riaccendere le caldaie. Cosa si può fare per correre ai ripari? Qui vi diamo qualche consiglio.
Cosa ha scatenato l’impennata del costo dell’energia?
L’aumento delle nostre bollette è dovuto soprattutto a un fortissimo rincaro dei prezzi del gas sui mercati internazionali all’ingrosso. Per approvvigionarsi, i fornitori di gas e i produttori di energia elettrica (che utilizzano in larga parte centrali termoelettriche alimentate proprio a gas metano), in questi mesi si trovano costretti a pagare il gas a prezzi record: le quotazioni europee nel terzo trimestre del 2021 sono aumentate più dell’80% rispetto al trimestre precedente, superando anche i 70 euro/MWh nella seconda metà di settembre rispetto ai circa 20 euro /MWh di inizio anno. Oltre al gas, sono aumentati anche il petrolio e i suoi derivati, scatenando un amento anche per i rifornimenti di benzina, gasolio e GPL.
Ci sono vari fattori concomitanti che hanno causato questo fenomeno. Prima di tutto la ripresa dei consumi dopo i vari lockdown mondiali imposti dal Covid, poi un parallelo calo delle scorte di riserva da parte dei Paesi, Italia compresa, che ha messo in difficoltà soprattutto quelli fortemente dipendenti dalle forniture estere. Infine, c’è stata la riduzione delle forniture da parte di uno dei principali fornitori europei, ossia la Russia.
Le contromisure per difendersi dal caro energia: buone prassi ed efficienza
Sulle dinamiche dei prezzi internazionali ciascuno di noi può fare ben poco, se non sperare che le condizioni cambino il prima possibile. Certo non possiamo di punto in bianco evitare di utilizzare la lavatrice o, peggio, restare al freddo per risparmiare sul gas.
Cosa fare dunque? Oltre a spendere un po’ di tempo per verificare se sia il caso o meno di cambiare contratto per gas ed elettricità, comportamenti più virtuosi e consapevoli (che magari non abbiamo mai preso in considerazione), possono fare la differenza. Ad esempio, non lasciare gli elettrodomestici in stand-by e far funzionare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. O, ancora, non impostare una temperatura sopra i 20°C in casa in inverno (per sapere qual è la corretta temperatura in inverno e in estate leggi anche: Qual è la temperatura ideale da impostare in casa?).
Ma è l’adozione di tecnologie energeticamente più efficienti che alla lunga ci consente di difenderci dal caro energia. Perciò, se sei preoccupato per le prossime bollette del gas, potrebbe essere arrivato il momento di cambiare la vecchia caldaia con un modello evoluto a condensazione: puoi risparmiare fino al 30% sui consumi di gas! (Leggi i nostri consigli per scegliere la nuova caldaia). Tra l’altro, per fare questo investimento puoi sfruttare ben tre diversi incentivi a disposizione quest'anno (Ecobonus 65%, Bonus ristrutturazioni 50% e Superbonus 110%). Se, invece, stai ristrutturando la tua abitazione, allora puoi pensare di passare alle fonti rinnovabili con le pompe di calore o i sistemi ibridi che integrano caldaia a condensazione di e pompa di calore (leggi qui le ultime novità Viessmann sui sistemi ibridi). E per arrivare a dimenticare davvero la bolletta (a volte quasi azzerandola), puoi diventare auto-produttore di energia con un impianto fotovoltaico abbinato a un sistema di accumulo dell’elettricità, consumando sul posto l’elettricità green che producono i tuoi pannelli.