18 agosto 2025  |  a cura di Giovanni Finarelli  |  condividi con

Pompa di calore in blocco: perché succede?

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18 agosto 2025
Pompe di Calore

Le pompe di calore sono sistemi sempre più diffusi in Italia per riscaldare e raffrescare gli edifici, grazie alla loro efficienza energetica e alla possibilità di sfruttare energie rinnovabili. A volte, soprattutto leggendo informazioni online, si ha l’impressione che possano andare facilmente in blocco o consumare troppo: nella realtà, se una pompa di calore è progettata, installata e regolata correttamente, questi problemi sono rari.

Indice:

  1. Perché una pompa di calore può sembrare “in blocco”
  2. Il ruolo dello sbrinamento: come funziona e perché è fondamentale
  3. Quando preoccuparsi: differenza tra normale sbrinamento e problemi reali
  4. Come garantire efficienza e affidabilità alla pompa di calore
  5. Temperature basse in Italia: mito e realtà
  6. Consumi elettrici: come mantenerli bassi anche in inverno
  7. Vantaggi ambientali ed economici
  8. I problemi più comuni delle pompe di calore e come risolverli
  9. Le soluzioni Viessmann per evitare blocchi e garantire affidabilità
  10. Conclusioni: la pompa di calore non si ferma, se è installata correttamente

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Perché una pompa di calore può sembrare “in blocco”

Una pompa di calore aria-acqua o aria-aria estrae calore dall’aria esterna per riscaldare l’acqua dell’impianto o direttamente l’aria degli ambienti interni.

Durante l’inverno, soprattutto quando l'aria esterna ha temperatura bassa e umidità relativa alta, tipicamente tra i 2°C e 7°C, può formarsi del ghiaccio sulla batteria alettata dello scambiatore di calore dell'unità esterna.

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Questo ghiaccio ostacola il passaggio dell’aria, riduce la capacità di estrarre calore e può far sembrare che l’impianto si sia fermato.

In realtà, nella maggior parte dei casi la pompa di calore sta semplicemente per avviare un ciclo di sbrinamento, durante il quale smette temporaneamente di fornire calore all’impianto per liberare la batteria dal ghiaccio.

Importante: questi cicli sono normali e previsti dai costruttori. Le normative tecniche impongono ai costruttori di pompe di calore che nei dati di resa termica ed efficienza dichiarati vengano tenuti in considerazione anche i consumi legati allo sbrinamento.

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Il ruolo dello sbrinamento: come funziona e perché è fondamentale

Quando la batteria dell’unità esterna ghiaccia, la pompa di calore avvia un ciclo di sbrinamento automatico.

In pratica, il sistema inverte il ciclo termodinamico: il calore che normalmente viene inviato ai termosifoni o al pavimento radiante viene momentaneamente convogliato verso l’unità esterna per sciogliere il ghiaccio.

In questi frangenti è normale osservare una "nube" di vapore che fuoriesce dall'unità esterna: nessun timore! Si tratta del ghiaccio che sta fondendo (e in parte evaporando) per poi defluire verso lo scarico.

Il ciclo di sbrinamento dura in genere pochi minuti e si attiva solo quando necessario, minimizzando il consumo energetico.

Al termine, la pompa di calore riprende a scaldare normalmente. Nei modelli più evoluti, l’elettronica ottimizza gli sbrinamenti in modo da ridurre al minimo l’impatto sul comfort interno.

In sintesi: lo sbrinamento non è un difetto, ma un meccanismo di protezione e mantenimento dell’efficienza.

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Quando preoccuparsi: differenza tra normale sbrinamento e problemi reali

Se la pompa di calore entra in sbrinamento alcune volte al giorno durante le ore più fredde, è tutto normale.

Diventa, invece, sospetto se:

  • la pompa di calore resta ferma a lungo e non riparte nemmeno dopo lo sbrinamento;

  • si osserva ghiaccio persistente sull’unità esterna;

  • i consumi elettrici sono molto più alti del normale senza adeguato comfort;

  • il blocco avviene anche con temperature miti, non solo in pieno inverno.

In questi casi, è consigliabile contattare un tecnico qualificato, che verifichi:

  1. Corretto dimensionamento e posa dell’impianto;

  2. Pulizia e stato delle batterie alettate;

  3. Quantità di refrigerante e assenza di perdite;

  4. Funzionamento della sonda esterna e dell’elettronica di controllo.

Nella stragrande maggioranza dei casi, blocchi e consumi anomali derivano da progettazione o installazione errata, non dal ciclo di sbrinamento in sé.

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Come garantire efficienza e affidabilità alla pompa di calore

Per godere di un sistema efficiente e senza sorprese, ecco alcune buone pratiche:

  • Progettazione corretta
    - La pompa di calore deve essere dimensionata sul fabbisogno reale dell’edificio, considerando coibentazione, zona climatica e tipologia di impianto;
    - Un dimensionamento errato (troppo piccolo o troppo grande) può portare a blocchi frequenti e consumi elevati.

  • Installazione professionale
    - Lunità esterna va posizionata in un punto ben ventilato e riparato da accumuli di neve o foglie;
    - Il deflusso dell’acqua di condensa deve essere garantito: ristagni possono trasformarsi in blocchi di ghiaccio.

  • Manutenzione periodica
    - Pulizia delle batterie esterne e verifica del corretto funzionamento delle ventole;
    - Controllo pressioni e quantità di refrigerante;

Per pompe di calore ≥12 kW, verifica di efficienza energetica obbligatoria ogni 4 anni.

Una pompa di calore ben progettata, installata e mantenuta non va quasi mai in blocco, e i cicli di sbrinamento diventano solo una curiosità tecnica, non un problema.

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Temperature basse in Italia: mito e realtà

Molti temono che le pompe di calore non siano adatte al nostro clima invernale, ma nella maggior parte delle zone d’Italia le temperature operative critiche si raggiungono raramente.

In Pianura Padana, anche in inverno le minime oscillano spesso tra -2°C e 2°C: condizioni che non destano alcuna preoccupazione per una PdC aria-acqua moderna (che può funzionare regolarmente fino a -20°C e oltre: vengono utilizzate anche nei Paesi nordici per scaldarsi!)

In centro e sud Italia, le pompe di calore lavorano quasi sempre in regime ottimale, con COP elevati.

Solo in caso di fabbisogni termici molto elevati e/o zone climatiche estremamente fredde, può essere utile valutare sistemi ibridi o pompe di calore con tecnologia specifica per climi rigidi.

La maggior parte dei problemi riportati online riguarda impianti non dimensionati correttamente o installazioni improvvisate, non un reale limite tecnologico della pompa di calore.

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Consumi elettrici: come mantenerli bassi anche in inverno

Una pompa di calore è efficiente, ma la sua resa dipende dalle condizioni d’uso. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Mantieni una temperatura costante in casa: continui on/off peggiorano l’efficienza e aumentano gli sbrinamenti.

  • Lavora a bassa temperatura: impianti radianti o ventilconvettori permettono di mantenere alta l’efficienza anche in inverno.

  • Sfrutta le ore più miti: programmare il maggior carico termico durante il giorno riduce cicli di sbrinamento e consumi.

  • Abbina un accumulo termico: un puffer o boiler dedicato permette di assorbire meglio le pause per sbrinamento.

  • Verifica la coibentazione dell’edificio: meno dispersioni significano meno lavoro per la PdC.

Vantaggi ambientali ed economici

Scegliere una pompa di calore non significa solo ridurre le bollette: è una scelta green e orientata al futuro.

  • Riduzione delle emissioni: usando energia rinnovabile o fotovoltaico, le emissioni di CO₂ crollano;

  • Incentivi fiscali e detrazioni: in Italia Ecobonus, Bonus Casa e Conto Termico possono coprire buona parte dell’investimento iniziale;

  • Indipendenza dai combustibili fossili: meno dipendenza da gas e oscillazioni di prezzo.

Una volta superati i timori infondati sui blocchi invernali, diventa evidente perché le pompe di calore sono al centro della transizione energetica europea.

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I problemi più comuni delle pompe di calore e come risolverli

Le pompe di calore possono talvolta mostrare piccoli inconvenienti o comportamenti insoliti. Sapere quali sono i problemi più frequenti e come intervenire aiuta a mantenerle efficienti e funzionanti nel tempo:

  • Pompa di calore in blocco con errore → Controllare alimentazione elettrica e riavviare; se persiste chiamare assistenza.
  • Consumi elevati → Spesso dovuti a cattiva regolazione climatica o temperature mandate troppo alte.

  • Rumori anomali → Possono indicare ventole bloccate da ghiaccio o ostruzioni; spegnere e verificare.

  • Scarsa resa termica → Pulire filtri e unità esterna, controllare che non sia ostruita da foglie o neve.

  • Cicli di accensione e spegnimento frequenti → Spesso legati a un errato dimensionamento o taratura.

  • Formazione eccessiva di ghiaccio → Controllare scarico condensa e corretto deflusso dell’acqua di sbrinamento.

Con una corretta installazione e manutenzione questi problemi sono facilmente prevenibili.

Se la pompa di calore va in blocco:

  1. Spegnere e riaccendere: a volte un semplice reset elettrico risolve.

  2. Controllare l’unità esterna: rimuovere eventuale ghiaccio o neve che ostruisce le griglie (senza usare oggetti metallici).

  3. Verificare lo scarico condensa: l’acqua di sbrinamento deve defluire correttamente.

  4. Controllare il display: molti modelli mostrano un codice errore utile al tecnico.

  5. Evitare riavvii continui: se il blocco si ripete, chiamare il centro assistenza per una verifica professionale.

Seguendo queste indicazioni, si riducono i rischi di fermo prolungato e si tutela la macchina.

Se la pompa di calore si blocca spesso o consuma troppo, serve un intervento tecnico. La manutenzione periodica, obbligatoria per legge, garantisce efficienza, sicurezza e basse bollette.

Con un impianto ben progettato, una pompa di calore moderna come quelle Viessmann funziona in modo affidabile tutto l’anno, con minimi rischi di blocco.

Le soluzioni Viessmann per evitare blocchi e garantire affidabilità

Tra i principali produttori di pompe di calore, Viessmann offre una gamma di soluzioni progettate per massimizzare efficienza e affidabilità, anche nelle condizioni più difficili.

Le pompe di calore aria-acqua Viessmann Vitocal sono dotate di:

  • Elettronica di gestione intelligente: ottimizza i cicli di sbrinamento per ridurre al minimo i tempi di inattività.

  • Ventilatori e scambiatori ad alta efficienza: progettati per prevenire la formazione eccessiva di ghiaccio sulla batteria esterna.

  • Tecnologia inverter: regola la potenza in tempo reale, evitando continui on/off e consumi inutili.

  • Compatibilità con sistemi ibridi: nei climi molto freddi, la pompa di calore può essere abbinata a una caldaia a condensazione Viessmann, garantendo comfort costante e consumi ottimizzati.

Inoltre, Viessmann propone soluzioni integrate con fotovoltaico e sistemi di accumulo, così da sfruttare al massimo l’energia rinnovabile autoprodotta e ridurre ulteriormente i costi di esercizio.

Grazie a queste tecnologie, i blocchi invernali diventano estremamente rari e la gestione dei cicli di sbrinamento avviene in modo completamente automatico, senza interventi da parte dell’utente.

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Conclusioni: la pompa di calore non si ferma, se è installata correttamente

Le pompe di calore moderne sono sistemi affidabili, sicuri ed efficienti.

I brevi cicli di sbrinamento non sono guasti, ma funzioni automatiche di protezione che permettono all’impianto di durare a lungo e lavorare bene anche nelle giornate più fredde.

I blocchi veri e propri o i consumi anomali compaiono solo in caso di:

  • progettazione scorretta

  • installazione non professionale

  • mancata manutenzione

Per tutti gli altri casi, la pompa di calore rappresenta una delle soluzioni più intelligenti per riscaldare casa, risparmiare e ridurre l’impatto ambientale, senza paura del gelo invernale.

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