Reddito Energetico: un contributo economico per agevolare le famiglie in condizioni di disagio economico nell’installazione di impianti fotovoltaici.
Indice:
- Gli obiettivi del Reddito energetico: sociale ed ecologico
- Il Fondo nazionale Reddito energetico: una spinta economica per le famiglie in difficoltà
- A quanto ammonta il contributo del Reddito Energetico?
- Cosa comprende il Reddito energetico e chi può beneficiarne
- Da quando si può accedere al reddito energetico?
- I requisiti degli impianti fotovoltaici per ottenere il sostegno del Reddito energetico
- I benefici dei pannelli fotovoltaici per la tua casa
- Quanto costa un impianto fotovoltaico?
- Perché scegliere Viessmann con il Fondo Reddito Energetico
Gli obiettivi del Reddito energetico: sociale ed ecologico
Installare un impianto fotovoltaico per consumare la propria energia è una prospettiva allettante per tutti, perché consente un risparmio immediato in bolletta utilizzando in più energia pulita proveniente da fonti rinnovabili.
Tuttavia, realizzare questo sogno può rivelarsi difficile per le famiglie che non hanno una disponibilità economica sufficiente.
Con il Superbonus ormai fuorigioco, infatti, nel 2024 per il fotovoltaico resta disponibile solo la detrazione del 50% delle spese del Bonus ristrutturazioni, che consente di detrarre la cifra spettante in 10 anni.
Serve, quindi, anticipare una cifra che può aggirarsi attorno ai 10.000 euro per realizzare ad esempio un impianto residenziale da 6 kW (di più se si installa anche un sistema di accumulo), e poi attendere di recuperarla nel tempo dalle tasse.
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Per risolvere questo problema, dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è arrivato un apposito strumento: è il fondo nazionale Reddito energetico, pensato per agevolare l’accesso all’energia rinnovabile alle famiglie in condizione di disagio economico.
Come ha dichiarato il MASE, il nuovo fondo nazionale Reddito energetico ha un doppio fine: “quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile”. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il Fondo nazionale Reddito energetico: una spinta economica per le famiglie in difficoltà
Il fondo nazionale Reddito energetico è un’idea nata durante la Pandemia da Coronavirus ed è un meccanismo già sperimentato tra l’altro a livello locale (ad esempio in Sardegna).
Solo ora, però, è diventato realtà grazie al decreto firmato il 9 agosto scorso dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, poi trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione.
Il Decreto (Decreto 10 luglio 2023, n. 119), di fatto, mette nero su bianco quante saranno le risorse statali per le famiglie in condizione di disagio economico destinate espressamente alla realizzazione di impianti fotovoltaici residenziali in assetto di autoconsumo.
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Il Fondo Reddito Energetico sarà gestito dal Gestore Servizi Energetici (GSE) e sarà di natura rotativa.
Nella prima fase metterà a disposizione complessivamente 200 milioni di euro per il biennio 2024 -2025 (100 milioni per ogni anno). Gran parte di queste risorse (l’80%) saranno destinate al Sud Italia, in particolare alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
È previsto che il fondo possa essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.
I nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro possono beneficiare del Bonus Reddito Energetico. Gli interventi devono essere collegati a utenze di consumo intestate al Soggetto Beneficiario o a un membro del suo nucleo familiare. Ogni nucleo familiare può beneficiare dell'agevolazione una sola volta.
A quanto ammonta il contributo del Reddito Energetico?
Il contributo in conto capitale in misura pari ai costi sostenuti per la realizzazione degli interventi e alla fornitura dei servizi indicati nel seguito.
Il limite massimo di incentivo è suddiviso in due quote:
- Una quota fissa di 2.000 euro
- Una quota variabile di 1.500 €/kWe
Cosa comprende il Reddito energetico e chi può beneficiarne
Il sostegno che lo Stato elargirà con il Reddito energetico sarà in “conto capitale”. Non si tratta, quindi, di una detrazione fiscale, ma di un vero e proprio contributo economico che sarà elargito al destinatario dell’incentivo.
Gli impianti devono avere un contratto di fornitura di energia elettrica attivo.
I requisiti economici per accedere a questo sostegno sono stringenti! Potranno infatti accedere al Fondo energetico per realizzare un impianto fotovoltaico:
- i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro;
- i nuclei con almeno quattro figli a carico e ISEE fino a 30.000 euro.
A differenza delle detrazioni fiscali, dove l’erogazione del contributo sotto forma di riduzione del carico fiscale si materializza nell’arco di 10 anni, con un apprezzabile svalutazione del credito originario, in questo caso l’erogazione del contributo è molto rapida e avviene entro 30 giorni dall’accettazione della pratica (entro 3 mesi dalla fine lavori).
Da quando si può accedere al reddito energetico?
Il portale per le richieste apre alle ore 12:00 del 5 luglio 2024 e rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2024 salvo esaurimento fondi.
Le richieste infatti seguiranno la cosiddetta “procedura a sportello” per cui l’unico elemento di preferenza è la data di presentazione della domanda.
Il portale è gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) direttamente attraverso il sito web ufficiale. Il GSE gestisce diverse iniziative legate all'energia in Italia, inclusi incentivi e contributi per promuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti rinnovabili.
I requisiti degli impianti fotovoltaici per ottenere il sostegno del Reddito energetico
Gli impianti fotovoltaici agevolati con il Reddito energetico dovranno essere al servizio di abitazioni residenziali, dovranno essere dimensionati per l’autoconsumo e avere una potenza compresa tra 2 kW e 6 kW, in ogni caso non dovranno superare la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione alla rete pubblica.
I costi per l’installazione di un eventuale sistema di accumulo elettrico o di una colonnina di ricarica dell’auto elettrica non sono ammissibili al contributo, ma non precludono l’ottenimento dell’incentivo.
E’ quindi sempre possibile installare queste tecnologie assieme all’impianto fotovoltaico. Le spese relative saranno a carico dell’utente finale.
Gli impianti fotovoltaici dovranno essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il beneficiario dell’incentivo sia titolare oppure sui quali goda di un diritto reale (come il diritto di uso o di usufrutto). I titolari di un contratto di locazione o di comodato non sono ammessi.
Oltre ai requisiti tecnici sono obbligatori alcuni servizi accessori che l’installatore si impegna a erogare per 10 anni:
- Il Servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto
- Il Servizio di manutenzione ordinaria (minimo di tre interventi programmati)
- La polizza multi-rischi che assicuri l’impianto per almeno 10 anni dalla data di entrata in esercizio.
Inoltre, il soggetto realizzatore (l’installatore) dovrà essere in regola relativamente ai requisiti di formazione e di aggiornamento obbligatori per legge (Certificazione FER).
I benefici dei pannelli fotovoltaici per la tua casa
I pannelli fotovoltaici permettono di produrre energia elettrica gratuitamente sfruttando la radiazione solare.
Si risparmia così in bolletta e si diminuisce l’impatto ambientale della propria abitazione, grazie all’elettricità a zero emissioni.
Più si riesce ad autoconsumare la propria energia, più si risparmia, perché il prezzo con cui viene remunerata l’elettricità ceduta in reta (ossia tutta quella che non si riesce ad autoconsumare immediatamente) è minore rispetto a quello di acquisto.
Bisogna tenere presente che con un impianto fotovoltaico senza batteria di accumulo si riesce ad autoconsumare circa il 30% di tutta l’elettricità prodotta in un anno, mentre installando anche una batteria di accumulo correttamente dimensionata si può arrivare all’80% di autoconsumo.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Il costo di un impianto fotovoltaico Viessmann può variare notevolmente a seconda delle dimensioni del sistema, della potenza desiderata, delle caratteristiche specifiche dell'edificio e delle condizioni di installazione. Per fornire una stima più precisa, è consigliabile contattare direttamente un installatore autorizzato Viessmann. Solitamente, possono offrire preventivi personalizzati in base alle esigenze specifiche del progetto.
Per fornire un valore indicativo, il prezzo di un impianto fotovoltaico (espresso in costo per kilowatt di potenza) chiavi in mano senza batteria di accumulo è attorno ai 2.000 per kW di potenza, variabile a seconda dei fattori sopra citati.
Perché scegliere Viessmann con il Fondo Reddito Energetico?
Scegliere Viessmann con il supporto del Fondo Reddito Energetico può offrire diversi vantaggi, specialmente per chi cerca di migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione o del proprio edificio commerciale.
Ecco alcune ragioni principali:
- Tecnologia avanzata: Viessmann è nota per offrire soluzioni tecnologicamente avanzate nel settore delle energie rinnovabili e del riscaldamento. I nostri sistemi fotovoltaici, pompe di calore e caldaie ad alta efficienza possono aiutare a ridurre significativamente i consumi energetici, contribuendo così a risparmiare sulle bollette e a migliorare l'impatto ambientale.
- Supporto finanziario: Il Fondo Reddito Energetico potrebbe offrire incentivi finanziari o agevolazioni per l'installazione di impianti energetici efficienti. Questo può ridurre il costo iniziale dell'investimento in tecnologie Viessmann, rendendole più accessibili economicamente.
- Riduzione delle bollette energetiche: Grazie all'efficienza energetica dei prodotti Viessmann, è possibile ridurre le spese per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di energia elettrica, migliorando così la sostenibilità finanziaria a lungo termine.
- Sostenibilità ambientale: Investire in tecnologie Viessmann supportate dal Fondo Reddito Energetico può aiutare a ridurre l'impatto ambientale dell'edificio, contribuendo alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e riducendo le emissioni di CO2.
- Affidabilità e qualità: Viessmann è leader nel settore per la qualità dei prodotti e l'affidabilità dei propri sistemi. Scegliere Viessmann può significare avere la tranquillità di un sistema efficiente e duraturo nel tempo.
Prima di procedere con l'installazione di qualsiasi sistema energetico, è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato e verificare le condizioni specifiche del Fondo Reddito Energetico per assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti necessari e massimizzare i benefici disponibili.