Ci sono tanti modi per abbassare le bollette e ridurre i consumi di elettricità: ecco cosa puoi fare con elettrodomestici, climatizzatore, dispositivi elettronici, illuminazione.
AGGIORNAMENTO 26 OTTOBRE 2023
Indice:
- Come tagliare i costi delle bollette di luce
- Gli orari in cui l’energia elettrica costa meno
- Tariffa elettrica monoraria e bioraria
- Gli elettrodomestici che consumano di più in casa
- Come risparmiare energia elettrica con piccoli trucchi
- Scegli elettrodomestici efficienti
- Scegli climatizzatori evoluti
- Scegli uno scaldabagno a pompa di calore
- Elimina gli stand-by dei dispositivi
- Autoproduci la tua energia con il fotovoltaico
Come tagliare i costi delle bollette di luce
L’energia elettrica è uno dei costi fissi di casa più importanti e arriva a rappresentare la metà delle spese energetiche di una famiglia, l’altra metà è per il gas metano.
Per contenere i costi non possiamo certo evitare di accendere la luce quando è buio, o smettere di utilizzare la lavatrice o il condizionatore.
Quindi, come risparmiare energia elettrica?
Se si punta solo a pagare meno in bolletta bisogna selezionare con attenzione la giusta offerta tra i fornitori, operazione che oggi è molto semplice grazie alla presenza di diversi comparatori di offerte. Se, invece, vogliamo anche abbassare i consumi di energia, allora dobbiamo cambiare il modo di consumare l’elettricità in casa, scegliendo le tecnologie più efficienti e adottando semplici buone prassi.
Come avere una casa ad alta efficienza energetica? > Leggi il nostro approfondimento
Gli orari in cui l’energia elettrica costa meno
Esistono degli orari in cui i kilowattora di energia consumati costano meno, per cui se fai funzionare gli elettrodomestici in queste ore risparmi (a patto che nel tuo contratto sia prevista una fornitura bioraria, come specifichiamo nel paragrafo seguente. Se, invece, è monoraria non cambia nulla).
Forse sai che esistono tre fasce orarie (F1, F2, F3), ma la seconda e la terza sono state accorpate dal punto di vista tariffario e per questo si parla di bioraria:
- la prima fascia, che costa di più, va dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19;
- la F2 e la F3, che costano meno, comprendono i fine settimana e l’intervallo dalle 19 di sera alle 8 di mattina di tutti gli altri giorni.
Tariffa elettrica monoraria e bioraria
Per poter sfruttare il vantaggio delle diverse fasce di costo, devi aver sottoscritto un contratto luce con tariffa bioraria, oppure devi essere nel Servizio di maggior tutela dell’Autorità per l’energia, che applica come standard una tariffa bioraria.
Se, invece, hai un contratto con tariffa monoraria, spendi esattamente la stessa cifra per tutta l’elettricità consumata durante le 24 ore.
Usando gli elettrodomestici di sera o durante il weekend ti converrà optare per una tariffa bioraria, mentre se gli apparecchi vengono accesi per lo più durante il giorno, allora ti converrà la monoraria che, come costo, si posiziona a metà strada tra la fascia più costosa e quelle più convenienti.
Gli elettrodomestici che consumano di più in casa
Il consumo di energia un apparecchio dipende da quanto e da come lo si utilizza. Certamente, però, ci sono alcuni elettrodomestici che sono più energivori di altri. Significa che quando vengono accesi assorbono una potenza consistente, quindi anche se entrano in funzione per poco tempo possono incidere molto in bolletta.
Per capire quanta energia elettrica consuma un elettrodomestico bisogna tener conto della potenza di picco in watt assorbita, che generalmente è indicata nelle istruzioni, e del numero di ore in cui è utilizzato in un giorno.
Così si ottiene un una stima dei consumi di energia giornalieri in kWh, che però è molto variabile perché l’apparecchio non lavora sempre a pieno regime.
A livello generale, gli elettrodomestici che impattano di più sulla bolletta della luce sono: il climatizzatore (in estate e se usato per più ore al giorno), il frigorifero (perché è in funzione 365 giorni l’anno), lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, forno elettrico (se utilizzato non più di un paio di volte la settimana) e poi l’illuminazione.
Non va poi dimenticata la cucina con piano cottura a induzione, che ormai è molto frequente e ha potenze importanti (fino a 8 kW di potenza massima) e che, spesso, vengono limitate per non "far saltare" il contatore.
Una curiosità: sai qual è l’elettrodomestico che assorbe più potenza istantanea? Il phon, che per fortuna si utilizza per pochi minuti!
Come risparmiare energia elettrica con piccoli trucchi
Abbiamo detto che per diminuire i consumi di energia elettrica conta anche come si utilizzano gli elettrodomestici. Gli apparecchi come lavatrice e lavastoviglie sono dotati di programmi eco che fanno risparmiare energia.
Inoltre, dovresti utilizzarli sempre solo a pieno carico, così riduci il numero di lavaggi, e il prelavaggio va usato solo se strettamente necessario.
Anche l’utilizzo dell’asciugatrice non è sempre indispensabile, soprattutto in estate quando i capi stesi al sole asciugano in un attimo.
Il frigorifero può pesare per oltre il 20% dei consumi elettrici di una casa.
Alcuni semplici accorgimenti, come evitare di riporvi alimenti caldi, aiutano a limitare gli sprechi. Fra i consigli da seguire c’è quello di sbrinare frigo e congelatore, perché l’accumulo di ghiaccio diminuisce l’efficienza dello scambio termico. Inoltre, se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma energia fino al 10% in più.
Il forno elettrico ha un consumo di picco tra i più elevati (il microonde consuma la metà), ma quelli moderni ad alta efficienza arrivano alla temperatura impostata in poco tempo. A 200°C, comunque, un forno vuoto ci fa sprecare circa 0,2 kWh di energia ogni 10 minuti.
La funzione “ventilazione” fa risparmiare circa un terzo dell’energia rispetto al forno statico. Un altro dei buoni consigli è quello di spegnere il forno 15 minuti prima del termine della cottura prevista.
Scegli elettrodomestici efficienti
Secondo l’ENEA i consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici, quindi, se sostituisci quelli vecchi con modelli più efficienti potrai ottenere un sensibile risparmio.
In Europa tutti gli apparecchi sono dotati di un’etichetta energetica che indica il loro livello di consumo.
La nuova etichetta introdotta nel marzo 2021 ha eliminato la classe A+++ introducendo una scala che va dalla A (massima efficienza) alla G (efficienza più bassa).
L’investimento iniziale più alto richiesto dagli apparecchi più efficienti viene ripagato dal risparmio che ottieni sui consumi di casa!
Sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A, per esempio, potrai ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%, mentre sostituendo un frigorifero si può arrivare al 40%.
Scegli climatizzatori evoluti
Il climatizzatore estivo è una delle fonti di consumo più significative durante i mesi caldi. Installare un apparecchio della migliore classe di efficienza significa consumare meno elettricità a parità di comfort, con un risparmio economico e un beneficio ambientale.
Non dimenticare che ci sono incentivi e agevolazioni fiscali in corso di validità da poter sfruttare per il tuo nuovo impianto.
Un climatizzatore classe A+++, come Vitoclima 230-S Dymnamic di Viessmann, ad esempio, è un modello monosplit auto-adattivo che assicura un notevole risparmio energetico perché adatta automaticamente il suo funzionamento in base alle caratteristiche ambientali.
I climatizzatori evoluti, inoltre, sono dotati della funzione “deumidificatore” che può bastare da sola ad abbassare la temperatura percepita in casa. In alcuni modelli sono poi presenti sensori che verificano la presenza di persone nell’ambiente, adeguando di conseguenza il funzionamento.
Per quanto riguarda i consigli sulle buone prassi, per mantenere bassa la tua bolletta devi badare alla temperatura che imposti: la normativa prevede che la temperatura interna in estate sia di 26°C (con 2°C di tolleranza), ma bisognerebbe mantenere una differenza tra interno ed esterno di non più di 5-7°C per evitare eccessivi sbalzi termici.
Scegli uno scaldabagno a pompa di calore
Quando non c’è un unico generatore di calore che si occupa del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria, nelle abitazioni sono spesso installati scaldabagno elettrici.
Si tratta di apparecchi abbastanza economici da acquistare, ma con consumi energetici estremamente elevati: un modello da 1000 watt di potenza acceso per 6 ore al giorno può consumare circa 1500-2.000 kWh annui, più di metà di una bolletta.
Un’alternativa decisamente più conveniente ed ecologica (perché sfrutta una fonte rinnovabile) sono gli scaldacqua a pompa di calore, composti da una pompa di calore specifica, in grado di produrre acqua ad alta temperatura, e da un serbatoio di acqua sanitaria isolato termicamente.
Gli scaldacqua a pompa di calore Viessmann Vitocal 262-A e Vitocal 060-A, ad esempio, hanno una capacità del serbatoio, rispettivamente, di 300 e 250 o 180 litri, adatti quindi per famiglie da 2 a 6 persone.
Lo sapevi? Rispetto a uno scaldabagno elettrico, lo scaldacqua a pompa di calore ha una resa media 3 volte superiore. > Leggi il nostro approfodnimento
Scegli lampadine a risparmio energetico
Cerca di sfruttare il più possibile la luce naturale, ma, se proprio devi premere il pulsante, utilizza lampadine a LED che, a parità di potenza assorbita, producono una luce 5 volte superiore rispetto alle lampadine ad incandescenza e alogene.
Questo significa che è possibile ottenere un risparmio in bolletta per l’illuminazione di circa l’85%. Il costo di acquisto di una lampadina a LED è superiore, ma lo è anche la sua vita utile: può superare tranquillamente le 15.000 ore di luce rispetto alle 7.500 ore di esercizio di un bulbo fluorescente.
Elimina gli stand-by dei dispositivi
Nessuno ci pensa, ma gli stand-by dei dispositivi elettronici di casa (TV, consolle, lettori DVD, decoder, PC, router) consumano costantemente, tanto che possono pesare fino al 10% sulla bolletta elettrica.
Mediamente una apparecchiatura elettronica con la luce rossa accesa assorbe una potenza da 1 a 4 Watt. Moltiplicato per l’intero anno, significa un consumo tra gli 8,8 kWh e i 35 kWh per dispositivo completamente inutile.
Come risparmiare energia elettrica evitando questi sprechi? Puoi utilizzare prese multiple con interruttore alle quali collegare tutte le spine degli apparecchi che sono vicini, in modo da poterli spegnere tutti con un unico gesto.
Inoltre, è bene evitare di lasciare collegati alla presa i cavi dei telefonini. Secondo Altroconsumo, lasciare il cavo di ricarica vuoto nella presa per 24 ore significa consumare circa 20 Wh al giorno, ossia quanto una ricarica del telefono.
Autoproduci la tua energia con il fotovoltaico
Oltre alla scelta delle tecnologie più efficienti e all’adozione di buone prassi, c’è un altro importante modo per risparmiare energia elettrica e ridurre le tue bollette: è l’installazione di un impianto fotovoltaico con cui puoi produrre gratuitamente la tua energia pulita.
Dalla manutenzione all'esposizione dei pannelli, dalla taglia del contatore alla durata delle garanzie. Facciamo un po’ di chiarezza sull'installazione dei pannelli fotovoltaici. > Leggi l'approfondimento
Se si dimensiona l’impianto in maniera corretta e si installa anche un sistema di accumulo, puoi arrivare ad essere “autonomo” per il 70-80% dei consumi della tua abitazione. L’abbandono del gas e il progressivo spostamento dei consumi verso il vettore elettrico renderà gli impianti fotovoltaici degli alleati sempre più preziosi per risparmiare elettricità.