Il riscaldamento a pavimento, se posato correttamente, aumenta il comfort in casa e permette di risparmiare sui consumi. Ma a volte può accadere che non riscaldi abbastanza.
Indice:
- Massimo comfort invernale con il riscaldamento a pavimento
- Come funziona il riscaldamento a pavimento
- Perché il riscaldamento a pavimento ti fa risparmiare
- Cosa succede se il riscaldamento a pavimento non scalda bene
- Cosa fare se il riscaldamento a pavimento non scalda per niente
- Cosa fare se il riscaldamento a pavimento non scalda abbastanza
- Il passo di posa delle serpentine nel riscaldamento a pavimento
- Rivestimento del pavimento troppo spesso
- Acqua dell’impianto sporca
Massimo comfort invernale con il riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento è sempre più utilizzato negli impianti degli edifici, sia in caso di ristrutturazione che di nuova costruzione, nelle abitazioni singole come nei condomini: a fronte di costi leggermente superiori rispetto ai radiatori, aumenta il benessere delle persone e, in più, permette di abbassare i consumi per il riscaldamento rispetto ai tradizionali termosifoni.
I vantaggi del riscaldamento a pavimento per il comfort domestico sono molti.
Prima di tutto il calore non si disperde verso l’alto, perché proviene dal basso grazie al fenomeno dell'irraggiamento, regalando una piacevole sensazione proprio dove si cammina, ci si siede o si dorme.
Inoltre, il calore è uniforme in tutta la casa, eliminando le zone fredde perché lontane dal termosifone o eccessivamente calde perché troppo vicine.
Infine, il riscaldamento a pavimento elimina l’ingombro dei radiatori, dando più libertà nel posizionamento dell’arredamento.
Qualche volta, però, il riscaldamento a pavimento non riesce a distribuire il calore in modo corretto e non scalda a sufficienza. Questo può dipendere da diverse cause e qui sotto vediamo le principali.
Come funziona il riscaldamento a pavimento
Un impianto di riscaldamento a pavimento, chiamato anche pavimento radiante, funziona grazie a dei pannelli isolanti che vengono installati sotto il massetto.
Nei pannelli poi vengono ancorate delle tubazioni posate a serpentina in cui circola acqua calda.
A riscaldare l’acqua delle serpentine può essere a una pompa di calore idronica oppure a una caldaia a condensazione, esattamente come succede con i termosifoni, ma con una differenza sostanziale: con il riscaldamento a pavimento, la superficie radiante è l’intero pavimento dell'abitazione! Questo permette di utilizzare temperature dell’acqua di impianto molto più basse a parità di comfort termico (circa 30-35°C rispetto ai 70°C e oltre dei termosifoni), così il generatore di calore consuma meno energia per riscaldarla.
Perché il riscaldamento a pavimento ti fa risparmiare
Grazie all'utilizzo di generatori a bassa temperatura, il risparmio sui consumi può arrivare fino al 30%, soprattutto se l'edificio è dotato di un buon isolamento termico e se si gestisce al meglio il funzionamento dell’impianto, ad esempio mantenendo una temperatura ambiente il più possibile costante evitando continui accensione/spegnimenti.
Se si utilizza una pompa di calore, con i pannelli radianti a pavimento è anche possibile raffrescare casa in estate, perché invertendo il ciclo di funzionamento la macchina può produrre acqua refrigerata.
Come funziona il raffrescamento a pavimento? > Leggi l'approfondimento
Nel caso si utilizzi questo sistema di distribuzione del calore anche per la climatizzazione estiva, devono essere correttamente installate delle apposite apparecchiature (deumidificatori o unità trattamento aria e centraline per la termoregolazione d'ambiente) per gestire e controllare la formazione di umidità nelle superfici degli ambienti.
Cosa succede se il riscaldamento a pavimento non scalda bene
Il primo inconveniente causato da un riscaldamento a pavimento inefficace è la penalizzazione del comfort: nell'abitazione difficilmente si riuscirà a raggiungere la temperatura ideale, soprattutto in una stanza esposta a nord o con presenza di ampie finestre, oppure potrebbe succedere che intere zone o una stanza restino fredde.
L’inefficacia è direttamente collegata all'inefficienza, perché, se il pavimento non riscalda in modo adeguato, il generatore di calore funzionerà in continuazione cercando di raggiungere i gradi impostati al termostato e consumerà di più, causando un aumento delle spese per il riscaldamento. A lungo andare, si possono determinare danni all'impianto, alla caldaia o alla pompa di calore.
I motivi più comuni di un sistema di riscaldamento a pavimento che non funziona bene sono da ricercare in una installazione non corretta oppure in una scarsa manutenzione dell'impianto.
Cosa fare se il riscaldamento a pavimento non scalda per niente
Quando il riscaldamento a pavimento non riscalda assolutamente il problema potrebbe essere “a monte”. Ad esempio, il generatore di calore o la caldaia potrebbe non funzionare e non produrre acqua calda.
Controlla, quindi, che il sistema sia alimentato correttamente (da energia elettrica e gas) e che la pressione dell’acqua sia nell'intervallo di valori corretto.
Potrebbe anche esserci un problema con la pompa di circolazione che "spinge" l'acqua nelle tubature, oppure potrebbe trattarsi di qualche valvola o collettore difettoso o chiuso.
Devi anche verificare quale temperatura è impostata al termostato, perché se è inferiore alla temperatura che c’è in quel momento all'interno dell'abitazione (ad esempio con la funzione “antigelo” che si imposta quando si è assenti da casa) il generatore di calore non si accende.
Cosa fare se il riscaldamento a pavimento non scalda abbastanza
Se ti sembra che il tuo riscaldamento a pavimento non scaldi abbastanza, devi controllare in quali zone il pavimento resta freddo. Ma devi farlo solo dopo qualche ora dall'accensione del riscaldamento.
Bisogna sapere, infatti, che il riscaldamento a pavimento è caratterizzato da una maggiore inerzia termica rispetto ai termosifoni. In pratica, ci mette più tempo a riscaldare un edificio, ma poi trattiene il calore più a lungo.
Quindi, quando accendi l’impianto di riscaldamento non devi preoccuparti se la casa dopo un quarto d’ora o mezzora non è ancora calda, perché per raggiungere la temperatura desiderata ci vogliono dalle 2 alle 4 ore.
Se anche dopo un lasso di tempo ragionevole la casa non è ancora calda, oppure se c’è una specifica stanza che non si scalda, allora bisogna analizzare più a fondo la natura del problema.
La causa potrebbe essere, ad esempio, un montaggio dei pannelli e delle serpentine non fatto a regola d’arte, oppure un tipo di rivestimento del pavimento non ideale, come spieghiamo nel prossimo punto.
Il passo di posa delle serpentine nel riscaldamento a pavimento
Per riscaldare a sufficienza, le serpentine alloggiate nei pannelli sotto il pavimento devono avere una certa distanza l’una dall'altra: se la posa è troppo distanziata, gli ambienti non ricevono abbastanza calore.
La distanza tra una serpentina e l’altra si chiama “passo di posa”, un valore che deve essere deciso in fase di progetto a seconda delle caratteristiche dell’edificio, delle dimensioni degli ambienti e dell’incidenza delle superfici disperdenti.
Nei bagni e vicino a finestre di grandi dimensioni si utilizzano generalmente passi di posa più stretti, perché in queste zone è necessario un maggiore apporto di calore.
Le geometrie di posa più utilizzate sono a “chiocciola” o a “serpentina”. La disposizione a chiocciola è più consigliata in edifici con maggiori dispersioni, perché il calore viene distribuito in modo più uniforme.
Rivestimento del pavimento troppo spesso
Una delle cause più comuni di un sistema di riscaldamento a pavimento che non scalda abbastanza è il tipo di rivestimento che è stato posato.
In linea generale, un impianto a pavimento può essere utilizzato con qualsiasi tipo di pavimentazione (dal parquet al gres). Esistono, però, materiali che sono più o meno adatti, a seconda di quanto sono isolanti e, quindi, di quanto calore lasciano passare.
Ogni copertura sul pavimento può limitare il riscaldamento sprigionato dai pannelli radianti, sebbene solo parte, ma chiaramente un parquet in massello molto spesso, oppure una pavimentazione in marmo o pietra con un elevato spessore, non sono l’ideale.
Anche la moquette o i tappeti di grandi dimensioni possono ostacolare la buona trasmissione dell'energia termica. Lo stesso discorso vale nel caso del raffrescamento estivo, perché i materiali isolanti ostacolano anche il passaggio del freddo.
Un buon consiglio, quindi, è verificare la resistenza termica della pavimentazione che si vuole posare prima di scegliere i rivestimenti, se si vuole installare il riscaldamento a pavimento nella propria abitazione.
Acqua dell’impianto sporca
L’acqua tecnica che circola nell'impianto di riscaldamento, quindi all'interno delle serpentine, non viene generalmente mai sostituita dopo che è stata caricata al primo avviamento.
Se il dosaggio degli additivi protettivi (detti inibitori) nell'acqua non è stato effettuato correttamente, oppure se sono stati effettuati diversi “rabbocchi” con acqua di acquedotto non demineralizzata, può crearsi lungo e pareti delle tubazioni uno strato di incrostazioni, alghe e sporcizia che ostacola il passaggio dell’acqua e il riscaldamento degli ambienti.
La temperatura tiepida (attorno ai 30-35°C) e la bassa velocità di scorrimento dell’acqua nelle serpentine sono un ambiente ideale per lo sviluppo di "alghe" che possono causare una notevole diminuzione delle prestazioni dell’impianto, penalizzando sia il comfort che l’efficienza energetica. Rispetto ai comuni radiatori, nel riscaldamento a pavimento questo inconveniente è più frequente, data la maggiore quantità di acqua in circolazione.
Se noti che da un po’ di tempo il tuo pavimento radiante non scalda più abbastanza, potrebbe essere questa la causa del problema e a questo punto dovrai chiamare tecnici specializzati per sostituire l’acqua dell’impianto ed effettuare un lavaggio completo (esistono diverse tecniche, come l’utilizzo di prodotti specifici defangatori o il lavaggio ad aria).
Una manutenzione periodica completa di un impianto di riscaldamento con i pannelli radianti è in grado di tutelare il tuo impianto di riscaldamento a pavimento, garantendo prestazioni ed efficienza nel tempo.