15 novembre 2019  |  a cura di Mauro Braga  |  condividi con

Quali lavori rientrano nelle riqualificazioni energetiche

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15 novembre 2019
Risparmio ed Efficienza energetica, Ristrutturazione, Normative e Agevolazioni fiscali

Fino al 31 dicembre 2019 privati cittadini, imprenditori individuali e titolari di aziende con redditi in forma associata possono usufruire dell'Ecobonus, un'agevolazione fiscale per le riqualificazioni energetiche che permette di recuperare più della metà della spesa sostenuta per interventi volti al miglioramento dell'efficienza della propria abitazione. Se stai pensando di sostituire la vecchia caldaia, installare il solare termico o fare il cappotto di casa, questo è il momento giusto. Vediamo insieme quali lavori ti permettono di beneficiare dell'incentivo e a quanto ammonta la percentuale di rimborso.

Migliorare l'efficienza energetica della casa ti conviene

L'agevolazione per le riqualificazioni energetiche consiste in una detrazione Irpef o Ires, di importo variabile in base al lavoro eseguito, ed è concessa quando si effettuano interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per:

  • La riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
  • Il miglioramento termico dell'edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi - schermature solari)
  • L'installazione di pannelli solari
  • La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con generatori a risparmio energetico (meglio se alimentati con fonti di energia rinnovabile)

Condizione indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50% e viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

  • Detrazione fiscale 50% per la sostituzione di finestre comprensive d’infissi, per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, per l’installazione di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione in classe A.
  • Detrazione fiscale 65% per interventi di miglioramento delle prestazioni termiche dell’involucro dell’edificio (cappotto termico, coibentazione, isolamento); acquisto e installazione di pompe di calore ad alta efficienza, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, scaldacqua a pompa di calore e dispositivi per il controllo remoto degli impianti di riscaldamento e ACS; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ibridi o microcogeneratori (fino a 50 kWel). 

 A seconda della miglioria apportata, ci sono tetti di spesa massima diversi da rispettare:

  • 30.000 € per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e per l’acquisto/installazione di caldaie a biomassa
  • 60.000 € per i pannelli solari termici e gli interventi sull’involucro, compresi gli infissi
  • 100.000 € per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti e installazione di microcogeneratori

Facciamo un paio di esempi.

Se devi sostituire la tua vecchia caldaia, oramai inefficiente o addirittura non più a norma, e scegli un modello a condensazione in classe energetica A puoi beneficiare della detrazione del 50%. Diversamente, se la classe è inferiore (B o più bassa), non hai diritto ad alcuna agevolazione.

Se invece opti per una caldaia moderna in classe A o superiore e dotata di sistema di termoregolazione evoluto, ti viene riconosciuta la detrazione più elevata, quella del 65%. La caldaia a condensazione a gas murale Vitodens 200-W, in abbinamento con il telecomando Vitotrol 200, rientra perfettamente in questi parametri e ti permette quindi di beneficiare della massima agevolazione.

Come sapere quando è il momento di cambiare caldaia? Leggi qui.

Prendiamo ora il caso delle energie rinnovabili. Potresti essere intenzionato a migliorare l'efficienza energetica del tuo immobile andando a sostituire l'impianto di climatizzazione invernale con un sistema ecologico e a basse emissioni, come la pompa di calore. In questo caso devi analizzare attentamente, e con l'aiuto di un tecnico qualificato, quali sono le tue esigenze e le caratteristiche della zona climatica in cui vivi, per poter scegliere il modello più adatto a te.

In questo articolo parliamo di pompe di calore ad alta efficienza e dei parametri da prendere in considerazione in fase di scelta.

Sappi che passare a un sistema di questo tipo ti permette di beneficiare dell'agevolazione fiscale del 65%, con un limite di spesa pari a 30.000 euro.

Riqualificazione energetica anche per gli edifici condominiali

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o per le riqualificazioni energetiche che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio sono previste regole, tempi e misure diverse. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 è possibile usufruire di detrazioni più elevate (del 70% o del 75%) quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica. Esse vanno calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Inoltre, come si legge nel documento redatto dall'Agenzia delle Entrate, per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari a:

  • 80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore
  • 85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori

Anche per questi interventi la detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo ma si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Leggi il nostro approfondimento sulle detrazioni condominio.

Forme alternative di rimborso: cessione del credito o sconto in fattura?

Dal 2018 è possibile cedere il credito corrispondente alla detrazione anche per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari, non solo per quelli relativi alle parti comuni di edifici condominiali.

I contribuenti che nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa si trovano nella cosiddetta “no tax area” (cosiddetti “incapienti”) possono scegliere di cedere il credito ai fornitori o ad altri soggetti privati (compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari). Tutti gli altri contribuenti, diversi dagli incapienti, possono cedere il credito ai fornitori e ad altri soggetti privati, ma non alle banche o agli intermediari finanziari.

Qui trovi un approfondimento legato proprio alla cessione del credito per le riqualificazioni energetiche.

Con il Decreto Crescita di luglio 2019, invece, si è aggiunta un'ulteriore modalità di rimborso: lo sconto in fattura. I soggetti che beneficiano delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica possono optare, in alternativa al rimborso Irpef/Ires in 10 anni, per uno "sconto" immediato, pari all'ammontare della detrazione spettante. La somma viene, quindi, anticipata dal fornitore, che andrà poi a recuperarlo come credito d’imposta in cinque quote annuali di pari importo, oppure potrà a sua volta cederlo ai propri fornitori di beni e servizi.

Per un approfondimento sullo sconto in fattura puoi leggere l'articolo dedicato.

Il risparmio che puoi ottenere con le riqualificazioni energetiche non è solo legato alle detrazioni fiscali. Passare a generatori più efficienti o eseguire interventi per migliorare l'isolamento dell'edificio ti permettono di ridurre sensibilmente i consumi e le emissioni inquinanti. 

Scarica la nostra Guida Gratuita su come risparmiare in casa, grazie a un sistema di riscaldamento davvero efficiente.

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